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Passa una settimana, una settimana nella quale mi sono allenata con Tony e Stephen nell'aula bunker quattro ore al giorno tutti i giorni. Una settimana nella quale ho creato sfere di fuoco, ho fatto scoppiare poveri oggetti a caso e ho quasi incenerito il mantello della Levitazione di Strange, infatti non ha gradito il falò, il mantello ora cerca di farmi cadere ogni due per tre, ha capito che io e l'equilibrio non andiamo d'accordo e si sta vendicando. In tutto questo Stephen non prova nemmeno a fermarlo.

Il resto della settimana l'ho passato giocando con Morgan nella sala musica o nella mia camera, a quanto pare le piace stare con me e io amo passare il tempo con lei, il sorriso che fa ogni volta che mi vede è confortante e mi riscalda il cuore. Non credevo di riuscire a stare bene così facilmente dopo quello che è successo e devo tutto questo a una bambina di sei anni, le devo i sorrisi che faccio, i pranzi che mangio, le devo le passeggiate sulla terrazza all'aria aperta (sempre accompagnate da Steve o Tony per la mia sicurezza), le ore passate a guardare cartoni animati nella sala cinema, che ammetto, mi fanno ridere e anche tanto, le devo tutti i piccoli baci che mi lascia sulle guance, anche quelli appiccicosi che sanno di chupa chups. Ieri mi ha detto per la prima volta "ti voglio bene" e non mi sono sorpresa quando le ho detto "anche io ti voglio bene", è stato facile dirlo perché è facile amarla, ti innamori subito di lei, ha un'intelligenza stravolgente e una dolcezza unica, riesce a sorprenderti ogni giorno, è sempre curiosa, fa tante domande ed è socievole con tutti, è una bambina fantastica ed è l'unica che riesce a tenere testa a Tony, il che è tutto dire!

Oggi inizio un nuovo allenamento, per ora non abbiamo più bisogno di Stephen, deve fare un viaggio in Australia, precisamente a Daintree, una delle foreste pluviali più antiche del mondo, voci di corridoio (amici di Tony di un'altra Galassia) dicono che lì potrebbe esserci un'altra gemma, Stephen vuole recuperarla prima di Thanos, prima che si impossessi di altre gemme, ha già quella del tempo che ha rubato a Londra, non vogliamo che ne ottenga altre, non vogliamo che arrivi a me. Con Stephen sono andati Wanda e Visione, lo aiuteranno nelle ricerche della gemma, Vis ha quella della mente con sé e crede di riuscire a rintracciare le altre, Wanda invece è lì come supporto in caso di eventuali grane, quasi come una bomba da sganciare nel caso in qui qualche malcapitato voglia mettersi contro di loro, non so quanto convegna agli altri anche solo provarci, sembra piccola, dolce e indifesa, ma in realtà è tutto il contrario, ha un potere enorme che sa usare e anche divinamente.
Non vedo l'ora di iniziare il nuovo allenamento, Tony ha detto che cambieremo la tecnica, vuole che io usi le sfere di fuoco per difendermi da possibili attacchi, così posso proteggermi nel caso in cui dovessi essere da sola. Sono contenta di questo piano, vorrei davvero essere in grado di difendermi, così non sarò più un peso per gli altri e perché no, magari, anche attaccare eventuali nemici.

Un passo alla volta Katherine!

Si lo so, devo andarci piano, sono in grado solo di creare delle sfere di fuoco che si sollevano in aria e basta, Tony ha deciso di cambiare il mio soprannome, da "piccola sputafuoco" a "giocoliere in fiamme" visto che non faccio altro, lo utilizza quando vuole prendermi in giro, quando sono stanca e vuole spingermi al massimo con la speranza che riesca a fare altro, il problema è che non ci riesco, non faccio altro se non queste stupide sfere, è per questo che non posso aspettarmi niente dall'allenamento di oggi, non posso sperare in qualcosa di meglio per poi rimanere delusa, ho già sofferto abbastanza.

Quando arrivo nel bunker trovo Tony, inginocchiato a terra con un metro e una matita in mano, non si accorge di me, è perso nei suoi pensieri e nei suoi calcoli, disegna a terra delle linee distanti l'uno dall'altra di qualche metro.

Kat-Cosa stai facendo? – chiedo curiosa avvicinandomi a lui

Tony-Buongiorno anche a te Kat- dice continuando a guardare giù

In your arms I feel at home / LokiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora