I due giorni successivi sono molto impegnativi, mi alleno dieci ore al giorno per tutto il giorno e mi vengono ripetutamente scagliate contro le frecce di Clint che fortunatamente riesco a scaraventare via. Abbiamo inserito nell'allenamento anche altri oggetti che devo allontanare da me o bruciare a mio piacimento, a Bruce è venuta la brillante idea di utilizzare anche un bazooka lancia palline da tennis, la prima pallina che mi è stata lanciata è arrivata così velocemente che non sono riuscita a schivarla e mi ha colpito su una gamba, il dolore che ho provato è stato...intenso ma sono riuscita a riprendermi subito, mi ha solo lasciato un odioso livido sulla gamba.
Abbiamo capito che la gemma non mi aiuta con i lividi così come fa invece con le ferite, quelli mi rimangono e sono anche dolorosi, maledizione.
Tony e Bruce hanno deciso di parlarmi chiaro, finalmente mi dicono tutto ciò che mi sta succedendo e sono sinceri con me, non mi nascondono più nulla e mi hanno confermato l'impossibilità di togliere la gemma, mi hanno confermato anche ciò che avevo già capito io, cioè, che la gemma non è più in un punto preciso ma è ovunque nel mio corpo, percepisco la sua essenza e il suo potere ma non riesco più a sentirla fisicamente, secondo loro ho assorbito tutto il potere che aveva e adesso si è fusa con me, è un po' inquietante se devo essere sincera, mi hanno spiegato tutto nei minimi dettagli e non è stato un bel racconto.
L'unica cosa che mi rincuora è che abbiamo capito che la gemma mi sta proteggendo e non mi sta più facendo del male, è come se il mio corpo si fosse abituato alla sua presenza e lei si fosse adattata al mio organismo, non sappiamo però se io fossi geneticamente predisposta a questo tipo di corpo estraneo o se la gemma si sarebbe semplicemente adattata con chiunque l'avesse toccata, è una domanda alla quale Bruce e Tony non hanno saputo rispondere, ma sinceramente non mi interessa saperlo, ormai è successo, ormai l'ho toccata e non posso più tornare indietro.
Sono entrata nel mood della rassegnazione, in realtà ci sono già da un po', avevo capito che qualcosa era cambiato, non riuscivo più a sentire la gemma come prima e avevo capito che il momento irreversibile era arrivato, mi ero rassegnata da tempo ad averla per sempre con me, la conferma di questi giorni mi sta solo aiutando ad accettare la mia situazione, ormai non più precaria ma definitiva, più velocemente del previsto.
Sono fortunata ad avere Loki con me, in questi due giorni è stato meraviglioso, mi è rimasto accanto in ogni momento, è stato amorevole, gentile, comprensivo, premuroso, attento in ogni mio momento no, è stato il mio consigliere e il mio psicologo, il mio punto fermo, è stato l'ancora che mi ha tenuto ferma in mezzo a quest'oceano di informazioni ed emozioni contrastanti che ricevevo e sentivo, è stato un angelo, è un angelo e non so come fa a non rendersene conto.
Il suo supporto in questi giorni è stato l'ago della bilancia, so per certo che non sarei riuscita a superare tutta questa tempesta senza di lui, non sarò mai in grado di restituire tutto il bene e il sostengo che mi ha dato, ma ci proverò per sempre, fino alla fine dei miei giorni.
Oggi è arrivato il giorno della sua partenza, deve andare ad Asgard per il matrimonio di Thor e Jane, sono un po' triste che vada via, so già che mi mancherà tanto, ma sono contenta che abbia deciso di andare, per Thor e soprattutto per se stesso, ha bisogno di trovare le risposte a tutte le domande che gli sono frullate per la testa in questi giorni, ci sono stati alcuni momenti in cui era pensieroso, l'ho sentito distante per qualche minuto e ho solo potuto immaginare a cosa stesse pensando, è molto interessato a capire perché suo padre abbia mandato suo cugino a New York a controllare la cerimonia di un matrimonio che era praticamente quasi concluso e vuole capire se ha a che fare con me, non so se affronterà direttamente suo padre o se cercherà di avere informazioni in altri modi, spero vivamente che non si faccia scoprire e che stia attento, so che lì ad Asgard non corre pericoli e so che suo padre lo ama, sono preoccupata solo di scoprire fino a che punto.Loki-Ehi- la sua voce mi richiama alla realtà -Hai dimenticato di levare il cuscino dalla faccia- dice accarezzandomi sulla guancia -Ti è caduto il biscotto nella tazza del latte- guardo la tazza sotto di me, metà del mio biscotto sta facendo il bagno nel latte, mentre l'altra metà è nelle mie mani.
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In your arms I feel at home / Loki
FanfictionKatherine Graves, 23 anni, iscritta al Master di ingegneria ambientale alla Columbia University di New York. La sua vita tutta casa e università cambia in un attimo, quando entra in contatto con una strana pietra che le da un potere mai visto, si tr...