|Capitolo 32 Perché mi stai così incollato!?|

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T/N 's pov
Sono stata 'rimessa' se così si può dire ,dall'infermeria e ora sto per uscire dalla porta di essa. Apro la porta e mi ritrovo il nano davanti.
"Come stai? " Mi chiese lui togliendo le mani dalle tasche.
"Da quando ti interessa come sto?" Chiesi al corvino.
"Tch- la solita mocciosa" disse con un mezzo ghigno.
"Io vado in mensa " dissi io.
"Ma non c'è nessuno è fuori orario" mi informò il corvino.
"E quindi?ho un po' di fame" dissi sicura io ,avevo mangiato solo la pastina col brodo che mi portava spesso Historia ,odiavo quella pastina.
"Ti accompagno allora" disse seguendomi.
"Perché tutta questa voglia di starmi vicino?" Chiesi io seria.
"Non posso passare un po' di tempo insieme a un altro superiore?" Mi chiese freddo.
"Fa come vuoi" dissi camminando verso le scale. Iniziai a scenderle e non ostante la parte destra del corpo mi facesse un po' male ,le scesi come se nulla fosse. Entrai nella stanza piena di tavoli e mi diressi verso la cucina ,posta dalla parte opposta all'entrata. Entro nella piccola stanza e iniziò a prepararmi un panino con quel che trovo negli scaffali.
"Hhh" sospirai io.
"Cosa c'è?"chiese scocciato il corvino.
"Se sei così scocciato perché mi segui?" Gli chiesi mentre tiravo fuori dallo scaffale il pane.
"Non ti sto seguendo" disse serio.
"Allora che stai facendo?" Chiesi per metterlo in difficoltà.
"Sto e- facendo il tè " disse incerto tirando un bollitore da dentro uno degli scaffali più bassi.
"Tch-" dissi schioccando la lingua.
Mi feci il panino e uscii dalla mensa. Il corvino continuava a seguirmi senza un'apparente motivo ,stavo iniziando ad innervosirmi.
"Il tuo te, è andato a farsi una passeggiata a quel paese?!" Chiesi isterica.
"Eh ,sono finite le erbe" spiegò lui freddo.
"Mi lasci mangiare in pace?!" dissi allontanandomi con il panino in mano.
Sentii un'altra presenza su di me. Come se qualcuno mi stesse guardando. Mi giro e noto che Eren mi sta spiando da dietro la finestra e ha distolto subito lo sguardo per non farsi notare da me.
Uscii dall'edificio e mi sedetti all'ombra del vecchio ciliegio dove mi arrampico spesso.
"Ciao T/N" disse una voce squillante. Mi ero spaventata abbastanza e quindi mi girai di colpo.
"Ciao Petra" dissi svogliatamente.
Si sedette affianco a me sull'erba.
"Devi dirmi qualcosa in particolare?" Dissi io addentando il panino.
"Ehm no" disse lei pensandoci.
"Sembri preoccupata ,cosa ti affligge" dissi con la bocca piena.
"Niente ,non è niente" disse lei cercando di nascondere la preoccupazione. Per me però erano un libro aperto ,riuscivo a capire dagli occhi il loro stato d'animo. Tutti un libro aperto tranne lui ,era un mistero per me. Riuscivo a capire solo alcune delle emozioni nascoste sotto quel velo di ghiaccio che ricopriva il suo cuore da capo a piedi.
Io finii il mio panino e salutai la rossa che rimase seduta affianco all'albero. Ritornai nella struttura e mi trovai il corvino con una tazza di te.
"Non avevi detto che erano finite le erbe?" Gli chiesi in modo ovvio.
"Sono andato a prenderle" mi rispose freddo.
"Non dirmi cazzate sono stata al ciliegio e non ti ho visto uscire neanche per sbaglio" dissi scazzata. Lui mi guardò con i suoi occhi freddi che nascondevano le sue vere emozioni. Io lo guardai male per poi salire le scale furiosa. Incontrai nel corridoio Jean.
"T/N come stai?"mi chiese lui.
Io non risposi continuai a camminare per la mia strada ,verso la stanza dove alloggio. Il ragazzo dai capelli nocciola iniziò a seguirmi.
"Dove stai andando così di fretta?" Mi chiese curioso.
"Nella mia stanza ,voglio stare da sola" dissi entrando nella camera.
"Ma non puoi stare da sola" disse lui sull'uscio della porta.
"Sentiamo perché?" Chiesi alzando un sopracciglio.
"Beh" disse lui grattandosi la nuca.
"Come pensavo ,non hai un motivo plausibile ,ti sarei grata se ti andassi a fare una vacanza a quel paesino di campagna" dissi furiosa ,chiudendo la porta in faccia al ragazzo ,che iniziò a bussare con insistenza sulla porta.
Il bussare cessò e io mi sdraiai sul mio letto ,cercando di capire ,il perché oggi ,tutti mi stessero attorno. Dopo qualche minuto andai a farmi una doccia ,era da due giorni che non mi lavo ,perché poi secondo Hanji questo significava 'sforzarsi'. Come no.
Il bagno era insonorizzato ,quindi avrei potuto tranquillamente sfoggiare il mio più grande sogno ,cantare. Mi è sempre piaciuta l'idea di diventare una cantante di successo. Non mi è mai stato possibile però ,a Shiganshina non ci sono mai state gare di canto e poi ho deciso di arruolarmi al Corpo d'addestramento.

Levi 's pov
"Caporale Levi ,T/N se n'è andata nella sua stanza da sola e non mi risponde quando la chiamo" disse il ragazzo cavallo irrompendo nella mensa.
"Ci penso io" dissi alzandomi dal tavolo dove si trovavano Erwin e Hanji. Ancora non era ora di cena ,ma avevamo deciso di vederci lì per parlare degli esperimenti condotti su Eren. Iniziai a correre sulle scale per arrivare dalla mocciosa il prima possibile ,maledizione. Se l'avessero aggredita. Bussai e la chiamai per svariati minuti ,ma nessuna risposta. Diedi un calcio alla porta che si aprì ,nella stanza non c'era nessuno ,assolutamente nessuno. Apro la porta del bagno e mi ritrovo la mocciosi in accappatoio.
"CHE CAZZO FAI ,LEVI" urlò lei arrabbiata e come darle torto.
Chiudo la porta e l'aspetto fuori per scusarmi. Poco dopo esce con una maglia lunga fino alle ginocchia che si pettina i capelli.
"COSA CAZZO CI FAI IN CAMERA MIA!?" chiese lei tirandomi un calcio.
"Come prima cosa calmati e scusa e poi ero venuto a chiamarti è quasi ora di cena" inventai io sul momento.
"TU A ME CALMA NON ME LO DICI ,SEI ENTRATO MENTRE IO MI STAVO METTENDO L'ACCAPPATOIO IMMAGINA SE FOSSE STATO PRIMA" disse furiosa. Io mi bloccai a quell'immagine ,le sue forme ,i suoi occhi.
MALEDIZIONE MA A CHE CAZZO PENSO
A quanto sarebbe bella se davvero fossimo entrati prima.
Zitto pervertito.
Dico solo quello che pensi tu
Allora tappati quella boccaccia perché non è così.
"Perché mi stai così incollato?" Mi chiese fredda avvicinandosi. Vedevo nei suoi occhi e po' di rabbia che li rendeva pieni di fuoco.
"Non ti sto incollato" dissi cercando di mantenere la mia freddezza.
"E allora che fai ,mi mantieni la coda?! Non dirmi cazzate ,ti conosco più di quanto pensi." Disse fredda lei.
"Attenzione ,potrei sorprenderti" dissi uscendo dalla stanza come se nulla fosse successo.

Quando il tuo cuore si scioglierà io sarò qui (LevixReader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora