|Capitolo 28 Non posso più negarlo|

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T/N 's pov
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Stavamo tornando al Quartier Generale ,ma il buio ci ha preceduti e questa volta la locanda non ci avrebbe di sicuro aiutati visto che ormai l'avevamo sorpassa ta già da un pezzo. Decidemmo così di fermarci in una foresta. Usammo delle coperte che avevamo portato per costruire una tenda ,dato che non riuscivamo a costruirne due a causa dello spazio.
"Levi vai a cercare qualche pezzo di legna per il fuoco per favore" chiesi al corvino mentre sistemavo la tenda per farla mantenere al suolo.
Ci trovammo entrambi seduti su un tronco secco alla luce del fuoco. A quel punto tirai fuori dalla mia borsa la sacca di Gunter.
"Cos'è quella?" Mi chiese il corvino.
"Gunter pensava che non avrei mangiato così me l'ha data questa mattina ,mi ha detto che c'è del cibo " spiegai al corvino. Aprii la sacca e vi trovai del pane ,del formaggio e del prosciutto a fette. Preparai due fette di pane ,con sopra l'affettato e un pezzettino di formaggio e ne tesi uno al corvino. Mi misi affianco a lui in piedi ,mi sentii però tirata.
"Siediti" disse il corvino tirandomi sul tronco. Ci trovammo l'uno affianco all'altra. Il fuoco ardeva furente mentre i suoi rivoli si sparpagliavano nell'aria. Silenzio tombale s'imbatteva nella notte. Mi sono accorta di non provare solo amicizia per questo nano scorbutico ,credevo di odiarlo ,ma come dice il detto ,dove c'è odio c'è amore.
Allora non lo neghi più ora?
No non posso più negarlo.
Quindi?
Mi piace ,pur essendo così rompiscatole ,freddo ,cinico e schizzinoso è riuscito a trovare il modo di meritarsi un posto nel mio cuore. Non so se però lui ricambi.
So solo che di sicuro in un certo modo siamo amici ,ma non amici comuni ,amici intimi. Non lo avrei mai detto ,ma non mi sarei neanche mai aspettata di definirlo mai tale. O al meno non in così poco tempo. Ci conosciamo da a malapena 4 mesi eppure ,sento che di lui mi posso fidare , più di chiunque altro.
Lui mi ha curata quando mi sono ferita ,mi ha abbracciata quando ero avvilita e mi ha insultata quando ne avevo bisogno. Con i suoi modi avventati e freddi è riuscito in ogni caso a farmi innamorare.
"Sai  tengo a te più di quanto tu creda" dissi guardando il fuoco.
"Pensavo mi odiassi" rispose lui.
"Per questo dico" risposi io secca.
"Credo che sia ora di andare nella tenda" dissi sicura.
"Siamo certi che non mi vada addosso" disse lui.
" Certo che no. L'ho fatta io !"dissi fiera.
"Proprio per questo l'ho chiesto" disse lui freddo entrando nella tenda.
"EHI se non ti fidi dirmi fuori" dissi avvicinandomi all'agglomerato di coperte. Lui si affacciò alla fessura dalla quale era entrato e mi tirò.
"Sta zitta" disse lui facendomi accovacciare nella tenda. Era piccola e stavamo schiacciati. Provo ad allontanarmi dato che siamo troppo vicini e mi sento imbarazzo ,ma Levi mi afferra all'improvviso e mi avvicina al suo corpo facendo aderire il suo busto contro la mia schiena.
"Per caso ti da fastidio starmi vicino?" Mi chiese lui da dietro. Non risposi.
Lui mise la sua testa appoggiata alla mia spalla e mi guardò dal lato.
"Rispondi mocciosa. Ti da fastidio toccarmi?"mi richiese lui questa volta non potei fare altro che avvolgermi tra le coperte.
"N-no, ma" dissi balbettando.
"Ma?" Mi spronó a parlare il corvino.
"AH STA ZITTO" dissi provando a mettere da parte l'imbarazzo.

Levi 's pov
Non riesco a capire cosa davvero provo per questa mocciosa ,ma spero che non sia quello che sospetto.
Io invece penso proprio di sì
Cosa te lo fa pensare
A ,il fatto che ti ingelosisci quando qualche altro essere umano di sesso maschile le ronza attorno.
Non è vero che sono geloso.
Allora il fatto che non vuoi che le capiti nulla di male
Sono solo dati indifferenti. Non voglio che capiti nulla di male neanche a Hanji e Erwin.
Oppure ,ogni volta che siete da soli vorresti tenerla attaccata a te 24 ore su 24. E poi non volevi che ti stessero attaccati neanche Isabel e Furlan.
Questo non te lo so spiegare ,ma troverò la spiegazione anche a questo
Sogna e spera
In effetti dovrei cercare di dormire
Ma vatti a spará vai
Ti ricordo che siamo la stessa persona
Si solo quando ti fa comodo però
Esatto e ora sparisci.
Guardai la mocciosa dormiente e i suoi meravigliosi occhi leggeri chiusi. Uscii dalla tenda e mi sedetti un po' a guardare il cielo. Sentii un rumore affianco alla tenda. Presi una delle spade del movimento tridimensionale e me la misi in un fodero di cuoio che EMI ero portato appresso. Andai a controllare cercando di fare più silenzio possibile e di restare nella'oscuritá .Un uomo con un cappuccio affianco alla parte di dietro della tenda. Tira fuori un coltellino e lo tira verso la parte di dietro delle coperte. Lo blocco giusto in tempo.
"Chi sei tu?" Chiesi freddo.

Quando il tuo cuore si scioglierà io sarò qui (LevixReader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora