|Capitolo 23 Non sei il mio tipo|

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Levi 's pov
Oggi i cadetti del 104° dovrò allenarli io ,ma come al solito T/N verrà per allenarsi con la mia squadra ,sono diventati molto affiatati. I Cadetti erano in formazione ma stavano spettegolando ,di sicuro di cose futili.
"CADETTI 100 GIRI DI CAPO E ALTRETTANTI ADDOMINALI" dissi alzando la voce. La mocciosa mi si avvicinò e guardò i cadetti.
"Che barba ,oggi i ragazzi dovevano andare a Trost" disse la mocciosa mettendosi le mani sulla nuca.
"Sei proprio una mocciosa" dissi freddo. Sembrava una bambina che si era stufata di giocare in casa .
"E tu sei proprio un nano mestruato" disse lei guardandomi.
"Cerchi rogne per caso?" Le chiesi.
"E se le cercassi?" Chiese lei curiosa.
"Pulisci il Quartier Generale estremamente da sola" dissi serio.
"Nooooo" disse lei sbuffando.
"T/N ,LEVIIII" urlò la quattrocchi.
"HANJI MI HAI ROTTO UN TIMPANO"disse la ragazza massaggiandosi l'orecchio destro.
"Concordo" dissi cercando di scostarmi quella scienziata maniacale
"DAIII" disse lei attirando la nostra attenzione. Maledizione ,questa quattrocchi mi vuole sordo. Tappo la bocca alla pazza sclerata.
"Arriva al punto ,cosa vuoi?" Dissi freddo.
"Erwin vuole avvegnarvi una missione interna" disse lei.
"Non può assegnarla a qualcun'altro?" Chiese la mocciosa. La mora scosse il capo.
"No ,mi dispiace." Disse la quattrocchi.
"Quando dovremmo andare nel suo studio?" Chiesi io guardando i cadetti.
"Dopo pranzo" mi rispose Hanji.
"Lo sapete che siete proprio una bella coppia" disse scappando.
"HANJI LA PROSSIMA VOLTA CHE TI VEDO TI DÒ IN PASTO A UN GIGANTE" dicemmo io ed T/N all'unisolo. I cadetti ci guardarono.
"Va bene per oggi avete finito."dissi io.
I cadetti se ne andarono ,ma vidi il biondino avvicinarsi ad T/N.
"T/N posso parlarti?" Le chiese.
"Ehm si" disse la c/c.

Io feci finta di allontanarmi e mi nascosi dietro a un albero ,dal quale avvrei potuto ascoltare la conversazione ,senza che mi vedessero.

"T/N è da tempo che volevo dirtelo, ma con quello che è successo non ce n'è stata occasione" disse il ragazzo dai capelli biondi.

"T/N tu ,ecco" disse incerto il ragazzo " tu mi piaci" a sentire quelle parole ,un buco mi comparve nel petto. Sapevo che prima o poi si sarebbe dichiarato ,ma sentirlo dire è tutta un 'altra cosa.

Perchè ogni volta che sta con qualcun' altro mi da fastidio, perchè ora provo questa sensazione.

Questa mocciosa mi sta cambiando da dentro. Quando siamo soli riesco ad aprirmi con lei come ho fatto solo con Isabel e Furlan. Mentre quando siamo in pubblico  siamo ugualmente distaccati.

"Mi dispiace Armin, ma io non ricambio ,non sei il mio tipo" disse lei schietta. Mi sentivo ..... sollevato?

"E' per il Caporale Levi ,vero?" chiese il cadetto. Davvero aveva pensato che io ed T/N potessimo stare insieme.

"Eh? No non è per lui" rispose lei incerta. Perché quelle parole mi arrecavano ancor più dolore di quelle del biondino? Ah maledizione, non ci capisco più nulla. Allora T/N ha un altro ragazzo al quale è innamorata?

Ma quali problemi mi faccio io? Non sono cazzi miei ,perché la sto spiando?!

Chissà per quale strano motivo

Che intendi ,spara

Bhe credo semplicemente ,che qualche sentimentuccio nei suoi confronti lo proviamo

No e poi no, non credo e non voglio ,vorrebbe dire avere un' altra persona da perdere.

Io un pensieruccio ce lo farei

Si ,come no

T/N se ne andò ,mentre il biondo la salutò avviandosi verso la mensa. Probabilmente doveva incontrare dei suoi amici. Entro anche io nella struttura e vado in infermeria. Probabilmente son malato.

"Hanji, vieni un attimo" dissi a voce alta.

" Si Levi" disse  lei.

" Devi farmi una visita medica" dissi io sedendomi su una brandina.

"Perchè?" chiese lei stranita.

"Sto male" dissi freddo ,come sempre.

"Ph Levi che sta male ,questa non me la dai a bere" disse lei ironica.

"Sto parlando serio ,sento un vuoto nel petto" dissi io guardandola.

"E dimmi per caso ,qualcosa ti ha dato fastidio? Qualche parola, di qualcuno in particolare ,magari una Caporale" disse lei mente le si illuminavano gli occhi. Maledizione.

"No" dissi io indifferente. Lei si deluse in volto e iniziò a farmi i soliti controlli.

"Levi sei in ottima forma , come sempre, mi dispiace ,ma questo non conta come controllo della legione quindi domani dovrai venire ugualmente, ora va da Erwin deve spiegarvi il vostro incarico" disse la quattrocchi. Io la salutai con un cenno della mano e andai verso lo studio del sopracciglione. Bussai.

"E' aperto" fu la risposta che ricevetti.

"Ce ne hai messo di tempo ,nano" disse ironica la mocciosa, seduta sulla poltrona. Io chiudo la porta ed emetto un sonoro  schiocco della lingua sul palato "Tch-"

"Non penso di dovervi spiegare il perchè abbia scelto voi due e nessun 'altro , questa è una missione di vitale importanza" disse Erwin sistemando delle carte.

"Un mercante che l'anno scorso ci ha fatto rifornimento ha fatto da copertura a un'infiltrato che è entrato a rubato alcuni riportati delle nostre missioni ed è tornato da quei malfattori, secondo diverse indagini condotte da me in persona ,quell'uomo avrebbe fabbricato dei documenti falsi che potrebbero incriminare la legione esplorativa e quindi far sciogliere il corpo, in questo modo i cittadini vivrebbero nella paura di essere assoggettati da quelli e ne morirebbero molti di più di quanti ne muoiono ora" disse il Comandante gesticolando.

"E sentiamo dove si troverebbe questo bastardo?" chiese T/N fredda.

"Nella città sotterranea, purtroppo" disse lui abbassando lo sguardo. Non avevo intenzione di tornare lì. Guardai la mocciosa che aveva sgranato gli occhi.

"So che il solo nome di quel posto arreca dolore a entrambi, ma voi siete gli unici a cui mi sento di affidare questo compito" disse il biondo.

"Bene allora trovati qualcun-" venni interrotto.

"Io accetto" disse la mocciosa alzandosi.

"Tu non sai com'è terribile quel posto , non andarci" dissi guardando la c/c davanti a me.

"E' un compito e non ho paura" mi rispose lei. Non l'avrei lasciata andare da sola lì e se le avessero fatto del male e se l'avessero rapita o stuprata. NO ,non se ne parla. Non andrà da sola, soprattutto lì sotto.

"H vengo anch'io allora ,ma se poi rimani traumatizzata da ciò che vedi o che sopporterai là sotto non venire da me a frignare" dissi aprendo la pota.

"Quando dobbiamo partire?" chiese la mocciosa.

"Domani mattina dopo il controllo medico" disse Erwin. Uscii e andai in mensa a cenare.

Dopo poco scesero anche T/N e Erwin. Feci cenno alla c/v di sedersi affianco a me. Dopo aver preso il suo piatto si sedette  alla mia destra.

Quando il tuo cuore si scioglierà io sarò qui (LevixReader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora