|Capitolo 26 Città sotterranea|

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T/N 's pov
Io e Levi ci ritrovammo sulla ghiaia davanti la locanda con il signor Minko e la signora Miril sulla soglia a salutarci.
"Per voi saranno sempre aperte le porte della nostra locanda" disse l'uomo alzando la mano verso Levi.
"La ringrazio" disse il corvino stringendogli la mano in una stretta.
"Fa attenzione cara" mi dissi la signora Miril.
"Non si preoccupi signora" dissi io per rassicurarla ,anche se neanche io sapevo cosa mi avrebbe aspettata nella città sotterranea.
Slacciammo i nostri cavalli dai pali della locanda e riprendemmo a cavalcare fino ad arrivare a Trost.
Skip time
Siamo nella città sotterranea e abbiamo cambiato i mantelli ,da verdi a neri ,in modo che quell'uomo non capisca che siamo del corpo di ricerca. Mi aspettavo di peggio da questa città ,ma non è la città in se il problema ,ma la sua cittadinanza.
Sono tutti ladri o mercanti dei bassi fondi e le donne per la maggior parte sono prostitute ,che schifo. Stimo seguendo l'uomo furtivamente ,dalle descrizioni fornitoci da Erwin dovrebbe essere lui anche se non ne siamo sicuri ,indossa un cappuccio. Entra in una strana casa e Levi si ferma di soprassalto.
"Cosa c'è Levi?" Gli chiesi sottovoce.
"Questa è la casa dove abitavo con Isabel e Furlan" disse lui con un filo di voce ,gli avrebbe risvegliato diversi ricordi. Sapevo che era doloroso per lui.
"Levi ti capisco, aspettami qui tornerò appena avrò trovato i documenti" dissi io per rassicurarlo.
"Non se ne parla ,qui ci sono persone orribili non ti lascerò andare da sola" disse lui freddo.
"Va bene allora andiamo mio principe azzurro" dissi prendendolo in giro.
"Mio?" Mi chiese lui ironico. O cazzo.
Perché lo avevo chiamato mio ah.
"Era per scherzare" dissi cercando di fargliela bere ,lui mi guardò da quel centimetro di altezza che aveva in più di me ,maledizione non sono credibile
"Mh va bene" disse lui serio. Si avviò verso la casa e aprì la porta ,poi un cigolio si alzò furente nell'aria. La casa era spettrale. Si vede che nessuno la puliva da secoli. Levi sembrava un po' più malinconico del solito in quella casa ,probabilmente gli faceva ricordare i suoi amici ,mi dispiace davvero tanto per lui ,non deve essere facile perdere i suoi amici a quel tempo. Io ero al campo cadetti quando è successo ,ma credo di sapere cosa si provi a perdere qualcuno di caro quando si è da soli. Soprattutto in quell'età così difficile.
Entriamo in una piccola cucina con tavolo rettangolare e un misero angolo cottura ,il corvino striscia la mano sul tavolo togliendo un po' di polvere.
"Ti mancano?"gli chiesi io. Lui annuì in silenzio. Poi poco uscimmo dalla camera e mentre stavo aprendo la porta un uomo mi dà un calcio al fianco. Mi rialzai subito ,mentre il ragazzo che mi accompagnava e l'uomo stavano lottando. Levi lo stese senza troppi problemi e poi entrammo nella stanza ,una cassaforte si stagliava davanti a noi.
"Ora dobbiamo solo aprirla" dissi io cercando, nel cassetto della scrivania attaccata al muro ,tra carte e fogli bianchi ,una possibile combinazione.
Sentii una botta forte ,mi girai e vidi il corvino che aveva scassinato la cassaforte con un coltellino.
"wow" dissi sottovoce.
"cos' hai detto?" Chiese curioso il corvino.
"O no nulla" gli risposi cercando di mascherare il mio stupore.
"Bene bene ,bene ma chi si rivede ,sei cresciuta un po' ,non è vero T/C?" disse una voce alle mie spalle.
Mi girai per vedere chi fosse. Un uomo con il cappuccio rosso. L'uomo alzò le mani e abbassò il cappuccio.
Era il ragazzo che aveva legato i polsi a me e mia madre. Mi pietrificai.
"T/N che succede?" Mi chiese Levi.
"Lui è - il ragazzo che mi rapí" risposi con voce spezzata. Il ragazzo si avventò su di me ,tirando calci e pugni.
"LEVI CERCA I DOCUMENTI ,MUOVITI" dissi io cercando di atterrarlo.
"VEDO CHE SEI MIGLIORATA NEL COMBATTIMENTO" disse l'uomo.
"MI FAI RIBREZZO" dissi spingendolo.
L'uomo si ritrovò a terra e io sguainai la lama tendendo l'asta di ferro freddo verso il suo collo.
"Tu hai ucciso mia madre" dissi con un filo di voce.
"Ti correggo ,tu hai ucciso tua madre squartandole le vene ,come se niente fosse ,sei un mostro" sussurrò lui con un ghigno. Non mi mossi ,il pensiero di averla uccisa io mi pietrificó. Non mi resi conto che l'uomo si era alzato velocemente e mi aveva preso il collo in mezzo al braccio togliendomi la spada.
"Ti conviene girarti e lasciar perdere la missione o la tua amica farà una brutta fine" disse l'uomo portandomi un coltello alla gola. Levi si girò con una le mani sotto il mantello.
"Alza le mani" disse l'uomo . Lui non si mosse e la figura dietro di me strinse sempre di più il coltello vicino al mio collo ,fino a lacerarlo leggermente.
"Bene lo hai voluto tu" disse il corvino alzando velocemente le mani e tirando un coltellino dritto in fronte al mio aggressore che ora era atterra agonizzante. Io caddi in ginocchio ,con la gola che bruciava e l'animo in confusione.
"Stai bene?"mi chiese il corvino inginocchiandosi affianco a me.
Non risposi ,lui mi prese il volto tra le mani ,mi diede un bacio sulla fronte e mi alzò a modi sposa portandomi poi in una stanza con due letti e poggiandomi su uno di essi. Chiuse la porta e venne a sedersi davanti a me sull'altro letto. Mi prese le mani e disse.
"Tutto quello che ha detto quel bastardo ,scordalo ora" disse freddo.
Mi guardò e nei suoi occhi vidi la un po' di dispiacere nei miei confronti.
"Levi ,ha rag-" venni interrotta da lui.
"NO NON HA RAGIONE" disse lui alzando la voce.
"Nessuno di loro ha ragione" disse più piano.
"Grazie Levi" dissi abbassando lo sguardo. Mi asciugai le lacrime e mi alzai dal letto.
"Allora li prendiamo questi documenti o vuoi tornare a mani vuote da Erwin" gli chiesi tendendo la mano verso di lui.
"Questa è la T/N che chiamo mocciosa" disse afferrando la mia mano e alzandosi. Aprimmo la porta e vi ritrovammo 3 uomini davanti.
"Fatevi sotto" dissi mettendomi in posizione d'attacco. Levi andò nella stanza della cassaforte. Stesi il primo e gli altri due continuavano ad attaccarmi. Feci sbattere il pugni di uno di loro contro il muro e gli diedi un calcio dei fianchi e una botta sulla nuca per stenderlo. Stesi il terzo e quando iniziai ad avviarmi verso la stanza vidi Levi spintonato fuori. Una voce proveniva dalla stanza.
"Cerchi questi ,Levi?" Disse una voce roca. Vidi nella stanza un uomo dai capelli neri ,con un cappello basso e un sigaretta in bocca con in mano un rotolo di cuoio dove di solito si custodiscono documenti importanti.

Quando il tuo cuore si scioglierà io sarò qui (LevixReader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora