|Capitolo 34 Obbligo o verità|

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Levi 's pov.
Abbiamo finito la cena e la mocciosa è uscita prima dalla stanza ,dicendo di dover compilare altri moduli. Ho intenzione di trascorrere un po' di tempo con lei ,mi sento come più vivo quando sto con lei. Più ,ah non so neanche come spiegarlo so solo che vorrei passare più tempo con lei.
Busso alla porta ,ma nessuno mi apre.
"Mocciosa" dissi io per farmi sentire.
Nessuna risposta.
"T/N!" dissi io continuando a bussare.
Ancora nessuna risposta. Decisi quindi di aprire la porta con la forza.
Non c'era nessuno in stanza e questa volta non feci lo stesso errore. Bussai alla porta del bagno e nessuno mi rispose. Aprii anche quella stanza che risultò essere per la seconda volta vuota. Uscii dalla stanza della mocciosa e vidi il ragazzo pelato uscire sgattaiolando dalla sua stanza, decisi così di seguirlo. Lo seguii fino ai sotterranei dove poi bussò e Eren lo aprì. Dalla fessura aperta riuscivo a vedere che avevano allestito delle coperte e dei cuscini sul suolo ,con alcune bottiglie di vino e molte candele disseminate per la stanza ,vidi T/N sistemare un cuscino ,poi la porta si chiuse.
Senza avvertire diedi un calcio alla porta aprendola e facendo spaventare i cadetti all'interno della stanza.
"Levi" disse sottovoce la mocciosa.
"Ma prego ,continuate" dissi indifferente.
"Ecco no ,stavamo solo giocando" disse Eren un po' agitato.
"Con delle bottiglie di vino? Tch-" Chiesi freddo.
"Una versione alcolica di obbligo o verità" annunciò il ragazzo cavallo.
"Gioco anch'io vediamo cosa fate voi cadetti" dissi sedendomi affianco alla mocciosa.
"Sai da te non me lo aspettavo" disse la mocciosa. Erano tutti senza uniforme con vestiti cittadini.
"Cosa?" Chiesi freddo.
"Che accettassi" disse lei un po' imbarazzata.
"Perché ti imbarazzo?"chiesi sottovoce.
"Perché Eren mi ha stasera mi ha detto che sarebbe stato un obbligo o verità ,versione alcolico e che sarebbe stato piccante" disse lei a voce bassa.
Quindi la imbarazza il fatto che giochiamo anche noi eh.
Mh interessante
Una versione piccante ha detto eh.
Si ,direi che è una bella idea. Se non fosse che c'è anche quella testa d'uovo di Arlert.
"Cominciamo?" Chiese il moro davanti a me. Io annuii e il resto dei ragazzi finirono di sedersi in cerchio.
"Inizio io" disse la mocciosa.
"Mikasa obbligo o verità?" Chiese la c/c accanto a me.
"Verità" rispose la corvina.
"Ah DAII ,ehm.... Che posso chiederti?" Chiese la c/c.
"Già mi hai chiesto qualcosa quindi ,non devi chiedermi nient'altro" disse Mikasa.
"Ma non vale!!!" Disse esasperata la mocciosa mentre Eren se la rideva.
"Puoi fare una sola domanda T/N e già ti ha risposto" disse Jean.
"Uff" sbuffò la mocciosa.
"Allora ,Caporale obbligo o verità?"mi chiese la corvina.
"Obbligo" risposi senza indugio.
"Coraggioso il Caporale ,bene deve fare appassionare T/N o bere un bicchiere di vino" disse lei.
"EH?!" sospirò la mocciosa scioccata
"Appassionare di cosa?" Le chiesi.
"Bhe di lei ,deve sedurla" spiegò Mikasa. Qui il gioco si faceva interessante ,la mocciosa già era rossa come un pomodoro. Mi girai verso di lei e le presi il volto tra le mani , mi avvicinai a lei staccando una mano per metterla al suo fianco per poi torturarle il collo con la lingua. Sentivo i suoi respiri farsi più affannosi ,ma anche più leggiadri.
Le accarezzai il fianco con la mano e emise un "ah-" sottovoce. Mi ricordai che ci fossero gli altri cadetti e mi allontanai.
"Direi che possiamo continuare" dissi.
La mocciosa si alzò e prese dell'acqua.
Non mi guardava più in faccia e ogni volta che i nostri sguardi si incrociavano lei distoglieva il suo per non far notare l'imbarazzo che si vedeva distinto dentro i suoi occhi.
Il gioco continuò per alcuni giri senza intoppi certo qualche bicchiere di vino lo avevo bevuto anche io per non rispondere ad alcune domande o per aver fatto obblighi troppo cattivi ,forse ero un po' ubriaco ,ma nulla di che ,quando però il moro.
"T/N obbligo o verità?" Chiese lui.
"Obbligo ,sono temeraria io" disse ironica.
"Bene signorina ,scegli qualcuno con cui passare 2 turni in una cella a porte e sbarre chiuse. Anzi no, scelgo io. Il Caporale Levi" disse lui sfacciato.
"Maledizione ,Eren!?" Imprecò lei tutta rossa. Mi afferrò per mano e furiosa entrò nella cella , l'unica completamente chiusa. Era stretta ,direi molto stretta ,era più uno sgabuzzino.
"Bene ora restate lì e mi raccomando non voglio ancora nipoti" disse più sfacciato di prima.
"FOTTITI EREN" urlò la mocciosa.
"JEAGER QUANDO ESCO DI QUI TI ASPETTA. UNA PUNIZIONE" urlai arrabbiato. I nostri corpi si toccavano nettamente e non c'era l'ombra della luce provenire da fuori , c'era solo il calore di una piccola lampada a olio appesa al soffitto. I nostri sguardi si incontrarono.
"Non pensavo di dover davvero essere così vicina a te" rispose la mocciosa.
Le alzai un mento con 2 dita.
"Per caso ti da fastidio?"le chiesi. Lei non rispose e manteneva il contatto visivo. Solo allora mi resi conto di quanto i nostri volti fossero vicini.
La baciai così in quello sgabuzzino stretto nel quale a malapena entravamo noi. Le presi una mano spingendola verso il muro e misi l'altra sulla sua schiena rialzandola un po' e tenendole il fianco. L'obbligo di prima era praticamente una provocazione ,come se l'avvoltoio assaggiasse un pezzo di carne e lasci il resto a marcire al sole.
Le nostre lingue si toccarono e il fiato iniziò a cessare. Non ostante questo volevo sempre di più. La volevo ,la desideravo mia e di nessun'altro. Sarà stato il vino di prima ,non lo so. Mi sembrava però di volerla più vicina a me non ostante tra di noi ci fossero pochi centimetri e ci toccavano in alcuni punti.
(Immagine capitolo)

Quando il tuo cuore si scioglierà io sarò qui (LevixReader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora