DUELLO MORTALE

42 17 40
                                    

"Quanti nemici ci sono?" chiese Ankar intento a fissare Zet proprio davanti ai suoi occhi.

I due non si erano mossi molto dal luogo dell'imboscata e il lupo rosso osservava come il cadavere del simile appena ucciso veniva portato via da due cacciatori.

"Kaede ed Enena avevano un'amica molto legata, Boka e Sota hanno perso la madre quando il più piccolo respirò ma il padre è vivo, Masha ha un fratello con più anni sulle spalle e Roz ha una sorella."

Il lupo con la voglia iniziò a camminare mentre esponeva la risposta in un piccolo elenco assai colmo di odio e rabbia.

Il canide al suo fianco continuò a mettere un piede davanti all'altro in silenzio.

"Sono tutti?"

Fissò il simile.

"Sì." sussurrò mentre annuiva rapidamente due volte.

Ankar lo fissò e annuì a sua volta.

"Dobbiamo trovarli." disse con le pupille che facevano avanti e indietro ad ogni passo.

Poteva passare un piccolo istante prima di ricevere un altro attacco e il luogo giocava a favore degli assalitori.

Dai tetti, nei piccoli sentieri fra le case, persino dalle spalle una lancia, o qualsiasi altra arma, sarebbe stata facile da scagliare.

Era come avere un tapiro nel proprio confine e sapere che la sua vita era nelle proprie mani.

I pensieri del lupo vennero interrotti da Rohan che, dopo essersi fermato a pochi passi dal simile di classe come una statua irremovibile, lanciò qualcosa vicino ai piedi rossi.

Il canide la guardò, un dente di giaguaro bianco come il gesso.

"Prendila." sussurrò lo sciacallo senza perdere il contatto visivo con chi aveva davanti.

"Ankar, asp..."

Zet non riuscì a fermare il cacciatore, ormai il dente era stretto fra le dita della mano sinistra.

"Prendi la lancia... Ha inizio un duello mortale."

Rohan fece qualche passo indietro e strinse la propria lancia con entrambe le mani, mentre la teneva rivolta verso il cielo anche se leggermente obliqua per evitare che la pietra appuntita toccasse il mento violaceo.

Il lupo rosso fissava davanti a sè senza comprendere ciò che succedeva.

"La zanna di giaguaro è un rituale di combattimento..."

Il lupo con la voglia aveva fatto qualche passo e ora sussurrava al simile cosa aveva scatenato.

"... Lo chiamiamo duello mortale da prima che il padre di mio padre vedesse il cielo."

Ankar fissò l'interlocutore senza mostrare rabbia o preoccupazione.

"È giovane e inesperto, lo disarmo e andiamo."

"Ankar, il duello mortale deve finire con il sangue."

Il cacciatore coinvolto si fermò per poi voltarsi.

Doveva togliere la vita a un giovane sciacallo?

"Hai troppa paura?" chiese con superbia l'imminente avversario.

"Sì." sussurrò il canide rosso per poi stringere l'arma fra i palmi.

Rohan iniziò a camminare lentamente sul lato con la punta verso il lupo, quest'ultimo lo fissava in silenzio senza trovare una scappatoia dal dover usare mortalmente la lancia.

Lo sciacallo provò un affondo rapido e quando il bersaglio si spostò sul lato decise di ferirgli il petto, ma l'arma nemica rintracciò la sua e, per un istante, perse l'equilibrio ma si ricompose subito.

QUINTA ALBA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora