7

3.3K 84 3
                                    

Quella notte dormii poco e niente, ormai stava diventando un abitudine per me, ma la verità è che stavolta ad annebbiarla era un altro pensiero, ben diverso dal solito. Rafe. Non ci pensavo perchè mi fossi magicamente infatuata di lui, anzi, lo odiavo anche più di prima. Quel gesto mi aveva incasinata, aveva fatto scoppiare una bomba di pura confusione nella mia testa. Non lo comprendevo, lo avevo letteralmente picchiato il giorno prima, le sue azioni non avevano senso ai miei occhi.

Pensai anche che si potesse trattare di una vendetta contorta, magari il suo intento era proprio quello di mandarmi in tilt e levarmi il sonno, in quel caso complimenti, ci stava pienamente riuscendo. Magari invece ero solo io una paranoica complottista. La verità è che volevo trovare una motivazione, mi stavo letteralmente struggendo per scoprire la sua tattica.

Per quanto ci provassi in realtà la mie teorie non erano altro che una giustificazione per me stessa. Mi biasimavo per non aver reagito, Rafe era un dio greco, vero, ma era un kook e si comportava come tale, questo mi bastava a schifarlo e a non considerarlo in quel modo.

E poi ci avrei davvero fatto sesso se non ci fosse stata Wheezie? Avrei davvero fatto sesso con il nemico? Con colui che aveva picchiato Pope, colui che era l'obiettivo della mia vendetta. La mia vendetta. mi era totalmente passata di mente con tutti i pensieri delle ultime ore. Con che coraggio avrei dovuto organizzare una vendetta per il ragazzo che mi stavo portando a letto. Per quanto la mia dignità ne avrebbe risentito in seguito, io ero determinata a prendermi la mia rivincita così da ricordare a me stessa i miei valori, chi ero e che non bastava un bel corpo ad influenzarmi.

A rassicurarmi però c'era la certezza che Rafe non avrebbe mai e poi mai detto a nessuno quanto accaduto, ero sicura ibfatti che se ne vergognava quasi quanto me. Per lui i pogues erano ratti, topi di fogna che si meritavano l'estinzione, non si sarebbe mai perdonato per averne quasi portato uno a letto. Questa garanzia non era solo un modo per dimenticare cos'era successo, ma anche un modo per non farlo scoprire a nessuno dei miei amici. Dio solo sa cosa avrebbero pensato di me. Non importava che John b stesse con Sarah, lei era tutt'altra storia, era una kook si ma non si comportava come una di loro, era diversa. Non si poteva dire lo stesso del fratello.

Al suono della sveglia mi alzai con rammarico dal letto sperando di essere pronta ad un nuovo giorno. Questa speranza si polverizzò quando davanti allo specchio vidi le prove. Sul mio collo infatti vi erano le prove inconfutabili dei miei errori. Due segni violacei sul mio collo mi fecero imprecare di prima mattina e diedero conferma della mia stupidità.

"No,no,no, levatevi" dissi ad alta voce mentre sfregavo un pezzo di carta bagnato nei punti in questione cercando di rimuoverli come se fossero i tatuaggi temporanei dei bambini. Alla fine mi feci solo del male, non solo i segni rimasero indelebili ma ora la mia pelle era diventata completamente rossa e dolorante.

Sbuffai portandomi le mani al viso, ero finita. Non sarebbe bastato tutto il correttore del mondo per coprirli, Rafe aveva succhiato via pure la mia anima. In un solo giorno era riuscito a levarmi il sonno, le mie certezze e la mia dignità.

Cercai di non pensarci più di quanto non avessi già fatto e così mi misi a sentire la musica nel mio tragitto casa-lavoro.
Feci partire "Snap out of it" degli arctic mokeys per ricordarmi che dovevo uscirne, no, che ne sarei uscita.
Canzone dopo canzone la mia mente si svuotava sempre di più, la musica era come un sedativo per tutti i pensieri che mi correvano in testa, riusciva a calmarmi, ero come un neonato che piange fino a che non prende il ciuccio. la musica era il mio ciuccio.

Arrivata al Wreck venni accolta dal sorriso caloroso di Kate che mi confermava l'inizio di un'altra faticosa giornata lavorativa. Tra tutti i vari clienti che di solito popolavano il ristorante ne notai cinque insoliti ai quali mi avvicinai riconoscendone i miei amici.

𝐛𝐚𝐝 𝐢𝐝𝐞𝐚 𝐫.𝐜.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora