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Come potevo divertirmi quando l'unico pensiero che alloggiava nella mia mente era quello di non perdere Sarah, non sarei mai riuscita a essere tranquilla e vivere una serata normale con lei nello stesso posto che non mi rivolgeva nemmeno la parola. Questo era tutto quello che mi dicevo mentre mi incamminavo verso la spiaggia. Il fuoco risaltava anche a parecchi metri di distanza però era oscurato dalla decina di persone che l'avevano circondato, una massa di kooks, turisti e i miei amici... i miei amici. Sarah era con loro e a me era stato richiesto espressamente di starle lontano, cme diavolo avrei fatto?

"Ce ne hai messo di tempo" disse JJ scoccandomi un bacio in guancia ma poi notò di colpo i miei occhi gonfi e il trucco sbavato che avevo tentato di correggere con scarsi risultati "Hey stai bene Al?" chiese e io mi limitai ad annuire, sentivo che anche solo parlare fosse impossibile, non sarei mai riuscita a dire ad alta voce "sto bene" senza scoppiare a piangere o non far tremare la voce.
Sentii lo sguardo di Sarah bruciarmi sulla pelle, dovevo allontanarmi da lei, era chiaro.
"Vado a bere" dissi sperando di andare da sola ma venni seguita da Kie mentre tutti gli altri rimasero a scherzare.

"Quest'outfit ti dona comunque" mi fece l'occhiolino la mia amica. La verità è che mi ero messa le prime cose che avevo trovato nell'armadio, i soliti shorts neri che prima o poi mi si sgretoleranno addosso per quanto li indosso, uns fascia nera e la giacca di pelle, i capelli che Sarah qualche ora prima si voleva impegnare a piastrarmi erano ora legati in un disordinato chignon, li dovetti legare perchè sentivo la testa sul punto di esplodere e se non l'avessi alleggerita nemmeno un po' probabilmente sarebbe successo.
Kie mi verso un liquido trasparente nel bicchiere rosso di plastica e io lo portai al naso per annusarlo, l'odore della vodka mi invase le narici e feci una smorfia di disgusto.
"Eddai non fare la pappamolle!" mi incintò la mia amica alzando il suo bicchiere, così presi il mio e buttai giù tutto d'un fiato l'acolico che una volta entarto nella mia bocca iniziò a bruciarmi la gola fino a scendere nello stomaco, il fastidio provocato da voska liscia probabilmente di scarsa qualità però alleviò un po' i miei pensieri.
"Wow siamo passate da 0 a 100" scherzo Kie che invece si era bevuto tutto il contenuto in due sorsate diverse.
"Non fare la pappamolle Kie" la presi in giro procurandomi un leggero schiaffo.

Usai tutti i mezzi a mia disposizione per non far tornare la mia amica dal gruppo e restare il più a lungo possibile lontana dalla bionda per darle del tempo, accettai persino di sentir parlare Kie per dieci minuti di fila delle tartarughe e dell'inquinamento.
"Torniamo dagli altri?" chiese dopo un po' ma io potevo ancora vedere benissimo Sarah che si divertiva e non avevo il diritto di rovinare tutto.
"Tu vai, io prendo un altro drink" la rassicurai.
"Non esagerare mi raccomando" tirò fuori il suo lato da mamma del gruppo suscitandomi un lieve sorriso. Comunque non avevo nessuna intenzione di ubriacarmi, considerando che l'ultima volta ero finita nel letto di Rafe non mi sembrava la scelta più conscia.

Rimasi per un po' di tempo a guardare i ragazzi ballare intorno alle fiamme che si alzavano e abbassavano a ritmo di musica, la quale era troppo alta e mi stava facendo pulsare la testa come se anche quella stesse ballando. Non so dire quanto rimasi ferma in quel punto ma il frastuono che percepivo era indescrivibile, milioni di suoni, rumori, pensiere e stress. Mi sarei dovuta appartare, giusto il tempo di fumarmi una sigaretta e liberarmi dal casino che mi stava circando, mi dissi.  Mi allontanai quanto bastava per sentire la musica ovattata e il giusto per rimanere alla festa, avevo trovaato il punto perfetto, a metà strada tra il vicino e il lontano. Mi guardai in giro, tutti erano troppo impegnati a divertirsi per fare caso a me, io pure avrei dovuto divertirmi ma date le circostanze non era esattamente quello che stavo facendo.

Sfilai una sigaretta dal mio pacchetto di Chesterfield e me la portai alle labbra, presi dalla tasca degli shorts l'accendino e l'accesi. Aspirai e sentii il sapore del tabacco nella bocca e il fumo farsi strada tra i miei polmoni pronto a danneggiarli per sempre. A ogni tiro che facevo mi sembrava di alleviare il mio dolore, come se fosse un antidolorifico, mi lasciai cullare daq uella sensazione mentre tenevo lo sguardo fisso sul mare che quella sera era particolarmente calmo, senza alcuna onda che lo turbava, l'esatto opposto di com'ero io ora.

"Che ci fai qui?" disse una voce alle mie spalle ma io non mi voltai nemmeno a guardare anche perchè sapevo benissimo a chi appartenesse.
"Che ci fai tu qui piuttosto" risposi e mi riportai alla bocca la sigaretta.
"Non è così divertente come lo fanno sembrare" si sedette accanto a me sebbene fosse la cosa più sbagliata che potesse fare in quel momento.
"Forse sei solo troppo lucido per dirlo" per la prima volta da quando era arrivato lo guardai e Dio quanto vorrei non averlo mai fatto, i suoi occhi blu cobalto erano puntati nei miei color cioccolato e cercavano di scrutarmi dentro intenti a trovare anche il lato più oscuro di me.
"E tu se lucida invece?" chiese non rompendo mai il contatto visivo che mi stava torturando lentamente.
"Se parliamo di alcol si, per il resto la mia mente è completamente offuscata.." abbassai lo sguardo rendendomi conto di quanto avevo abbassato le barriere con Rafe.
"Ch è successo?" sembrò seriamente interessato al mio malessere, la mia parte razionale che mi portava ad odiarlo dedusso che magari aveva intuito che stavp così per colpa sua e volva scoprire se potesse in qualche modo lavarsene le mani.
"Tua sorella, lei sa" ricacciai in dentro una lacrima che per poco non riusciva a fuggire, mi ero aperta fin troppo con Rafe e non avrei mai sopportato che mi vedesse debole al punto di piangere.
"Lo dirà in giro?" ed eccolo, il solito principino kook che si preoccupava soltanto della sua reputazione da tale, quest'osservazione seppur disprezzante e fastidiosa mi fece increspare le labbra in un sorriso saccente che confuse il ragazzo seduto al mio fianco.
"Non lo dirà, il tuo teatrino da kook perfetto è al sicuro tranquillo" risposi acida mentre apirai così tanto fumo insieme da finire la mia sigaretta sotto lo sguardo truce di Rafe.
"Ok" disse solamente e pensai che la conversazione fosse finita lì però poi mi posò una mano sulla coscia, non l'aveva fatto con intenzioni erotiche o cose del genere, nel suo tocco sentivo conforto,  e ne fui certa quando incontrai i suoi occhi che mi davano un non so che di rassicurante. Data la situazione sarebbe stato logico da parte mia strattonare via la mano del biondo e mandaro a fare in culo, dirgli che mi sarebbe dovuto stare lontano, che avevo chiuso con qualunque cosa lo riguardasse, ma non lo feci. Lasciai che quel contatto accadesse e pregai anche che durasse il più a lungo possibile, in quel momento non c'erano tradimenti, non c'erano faide tra tribù, nè vendette di mezzo, c'era solo lui che solo appoggiando la sua mano su di me era riuscito a dare una tregua al casino nella mia testa. Dopo quelle che parvero ore, ma che secondo me fu comunque troppo poco, interruppe quella connessione e se ne andò, rivolgendomi prima uno sguardo rassicurante.

Rimasi qualche altro minuto seduta lì dove mi aveva lasciata, sulla sabbia da sola a metabolizzare il tutto, poi mi alzai e tornai finalmente dal mio gruppo di amici.
"Hey hey" dissi sbucando alle spalle di Pope che si prese uno spavento.
"Dov'eri finita?"  mi chiese JJ dato che non mi ero fatta vedere per, non so nemmeno quanto tempo fosse passato.
"Già Alex, dov'eri finita?" ripetè Sarah seccata facendomi gelare il sangue nelle vene.
"A fumare" dissi solo con un mezzo sorriso.
"Capito, posso parlarti?" disse poi Sarah facendo cenno con la testa verso un angolino vuoto e più appartato, io annuii e la seguii.

Sperai che mi avrebbe detto che tra noi era tutto risolto, che mi aveva perdonata e che non le importava di quanto fossi stata cogliona. Le parole che uscirono dalla sua bocca però fuorno ben altre...
"Che ci facevi prima con Rafe?" disse come direbbe una madre alla propria figlia di averla beccata a saltare scuola, io ero stata beccata, per la seconda volta in un giorno.
"Stavamo solo parlando" risposi, ed era vero.
"Non voglio che tu ci parli"  disse  poi e la cosa mi infastidii un po' perchè si, era suo fratello, ma la vita era pur sempre la mia.
"Sarah non stavo facendo niente di male" mi giustificai ma qualcosa nel suo sguardo cambiò, passò da essere giudicatore a preoccupato.
"Alex io lo dico per te, Rafe è un tossico, ha problemi di rabbia ed è imprevedibile, non voglio che ti faccia del male" disse sincera e per quanto condividessi il suo pensiero mi infastidiva il modo in cui lo descriveva, io non conoscevo suo fratello chissà quanto, ma di una cosa ero sicura, lui non era questo.
"Non c'è nulla di cui essere preoccupati Sarah" cercai di rassicurarla.
"Non è vero! Vi ho visti Alex, provi qualcosa per lui l'ho capito e non ti sto dicendo che non voglio farti amare qualcuno, solo stai attenta con lui, ti supplico" La voce di Sarah era implorante, aveva paura che io mi potessi fare male e aveva paura che potessi fare male a lui, pensava che ci saremmo distrutti a vicenda e aveva ragione probabilmente. Io non risposi, mi limitai ad annuire anche se ero fissa su quello che aveva appena detto "provi qualcosa per lui".
Provavo davvero qualcosa per Rafe? Qualcosa ben distante dall'odio...

𝐛𝐚𝐝 𝐢𝐝𝐞𝐚 𝐫.𝐜.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora