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Con le mani bagaiavo il più velocemente possibile mentre gli schizzi d'acqua salata mi arrivavano dritti in viso senza però distrarmi dal mio obbiettivo. JJ era poco davanti a me mentre Pope un po' più lento mi stava a qualche metro di distanza. Il sole caldo dell'estate mi picchiettava sulla pelle che non era appoggiata alla tavola. Guardai intensamente il biondo mentre mi avvicinavo sempre di più all'onda, quella che stavamo aspettando da più di un quarto d'ora dopo aver avuto uno scarso set di onde più scrause, finalmente era arrivata. Feci un ultimo scatto per assicurarmi di riuscire ad arrivare in tempo per cavalcara, e ce la feci, bagaiai ancora per assesstarmi con il ritmo del mare che mi stava trasportando e poi mi alzai in piedi per cavalcarla a pieno. Il mio corpo si sbilanciava per riuscire a non perdere mai l'equilibrio in preda alla potenza e riuscire a fare un perfetto slalom mentre il getto d'acqua mi chiudeva dentro di sè. Mi sentii libera, riuscire a controllare una cosa potente e maestosa come il mare ti faceva sentire invincibile, surfare non ti permetteva solo di riuscire a controllare una forza della natura ma ti fondeva insieme ad essa, diventavi un tutt'uno con l'acqua e ti sentivi parte di qualcosa.

L'energia dell'onda piano piano svanì ma non fu lo stesso per il sorriso stampato sul mio viso. Finita la magia mi rimisi seduta sulla tavola con ancora il luccichio negli occhi, in quel momento sembravo una bambina piccola al parco giochi.

"E' stato pazzesco" dissi euforica con un po' di fiatone.
"Si cazzo" rispose JJ con lo stesso tono divertito.
"Una vera gioia" rispose invece Pope amareggiato per non aver fatto in tempo a prendere l'onda e io e JJ scoppiammo a ridere.
"Mi è mancato surfare con voi ragazzi" sorrisi ai miei due migliori amici che ricambiarono.
"Tra il lavoro al Wreck e Rafe Cameron ti vediamo molto di meno" il tono di Pope divenne triste mentre il biondino fece un'aspressione amareggiata.
"Ma se sto tutte le sere con voi bugiardi!" li smentii.
"La sera non si può surfare però" continuò il moro.
"E questo chi lo dice?" rispondemmo all'unisono io e JJ.
"Non lo so, questa storia con Rafe ancora non mi convince" storse il naso JJ e io roteai gli occhi per tutte le volte che mi era capitato di sentire quella frase nell'ultima settimana e mezzo.
"JJ" lo ripresi ormai stanca di quel discorso "So che per voi è dura accettarlo ma io sto bene con lui, non è la merda che sembra, basta solo conoscerlo" dissi in tono più dolce mentre l'accenno di un sorriso si fece spazio al solo pensiero di Rafe.

Da quando ero stata a casa sua ci vedevamo tutti i giorni, alle volte a casa mia e altre invece da lui, stando però attenti a nin farci beccare insieme. I miei amici ovviamente lo sapevano, infatti mi ero promessa di non dire più segreti, dopo averli quasi persi per una stupida bugia non avrei mai ricommesso lo stesso errore. Ero anche sicura che Topper e Kelce sapessero di noi due, o perlomeno Topper dato che era il suo migliore amico e anche da prima era a conoscenza del suo interesse per me.

"Ora devo andare" dissi dopo che un'altra mezz'ora era passata sotto il sole cuocente delle outer banks.
"A dopo Alex" disse JJ mandandomi un bacio svolazzante.
"A dopo" seguì subito Pope.

Mi affrettai ad uscire dall'acqua e presi lo zaino tirando fuori una maglietta oversize. Scossi la testa per lasciare che tutte le gocce sui miei capelli cadessero sulla sabbia cuocente a causa del sole, mi sgrullai come uno yorkshire appena entrato in una pozzanghera e senza nemmeno rimettere gli shorts mi avviai verso casa.

Presi il telefono e vidi un messaggio di Rafe, lui era già arrivato e mi stava aspettando davanti al portico. Nei nostri incontri quotidiani, diciamo clandestini, mi sentivo bene. Alle volte guardavamo dei film. altre ci divertivamo in cucina, la maggior parte delle volte ci divertivamo a letto anche, però i moementi che mi piacevano di più erano quelli in cui condividavamo cose di noi stessi, ricordi, pensieri e emozioni. Eravamo liberi di poter dire qualunque cosa volessimo e dar voce a qualunque pensiero.

Inizialmente la teoria del "legame magico" del biondo mi sembrava una sorta di assurdità, non avrei mai potuto pensare di riuscire ad aggiustare un ragazzo talmente incasinato come Rafe Cameron, e di certo non avrei nemmeno mai pensato che uno come lui riuscisse a mettere in ordine il caos nella mia testa. Man mano però mi stavo abituando a questa cosa, avevo iniziato a crederci e questo solo perchè riuscivo a vedere quanto la presenza di uno facesse bene all'altro, quanto il suo sorriso mi faceva dimenticare la realtà in cui ero immersa fino al collo ogni giorno della mia vita.

Non potevo immaginare che solo tre giorni dopo mi avrebbe fatto cambiare idea su tutto, su di lui e soprattutto su di noi...

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// so che questo capitolo sembra non avere senso ma in realtà è importantissimo solo trust the process :)

𝐛𝐚𝐝 𝐢𝐝𝐞𝐚 𝐫.𝐜.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora