𝐛𝐚𝐝 𝐢𝐝𝐞𝐚 𝐫.𝐜.

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                                                                                                                                                                                                                                                                                        "you're too mean
                                                                                                                                                                                                                                                                                         i don't like you
                                                                                                                                                                                                                                                                                        fuck you, anyway"

In poco tempo la spiaggia divenne affollata e popolata da adolescenti ubriachi.

"Ecco la mia principessa" esclamai riconoscendo la chioma bionda di Sarah, chioma al quale mi aggrappai per stringerla in un abbraccio.
"Se non mi fai diventare pelata ti cedo il mio drink" mi mostrò un sorriso smagliante e nonostante avessi già un bicchiere di birra in mano accettai l'offerta.

Mi scolai il mio bicchiere tutto in un sorso così da poter prendere il suo e lei scoppiò a ridere mentre il suo ragazzo cagnolino mi guardava disapprovando malamente.

Mi guardai intorno e notai che tutti i miei amici  erano impegnati a tentare di rimorchiare qualche turista innocente. Rimasta da sola mi buttai in mezzo alla folla che ballava intorno al falò così inizi a ballare anche io.

La musica mi arrivava ovattata a causa dell'alcol che avevo in corpo. Mossi i fianchi e la testa a tempo e le mani viaggiavano verso l'alto ormai trasportate dalle note musicali.

Sentii un corpo premuto contro il mio. Le mani del ragazzo percorrevano e assecondavano i movimenti del mio bacino. Non mi curai dell'identità della persona alle mie spalle, in quel momento avevo solo un pensiero in testa, divertirmi.

Questo pensiero rimase per poco perché dopo nemmeno un minuto sentii uno sguardo bruciarmi addosso e poi di peso venne portato via quello che ormai era diventata la mia seconda ombra. Mi girai finalmente e vidi che la persona che ci provava era Kelce, per una frazione di secondo rimasi scioccata ma ero troppo poco lucida per capire e soprattutto per realizzare quello che stava per succedere.

Rafe Cameron aveva strattonato via Kelce e negli occhi gli esplodeva una rabbia intensa mista a delusione.
"Kelce che cazzo fai ci provi con una pogue?!" urlò rimproverando l'amico.
"Che sei sua madre, oddio ora lo metterai in punizione?" dissi con un tono acido e sarcastico. Questo stronzo cominciava veramente a darmi sui nervi.

"Sto solo preservando la sua dignità Alexandra"
"Gli dai lezioni dì dignità quando tu non ce l'hai nemmeno"
"Detto da una pogue" stavo per picchiarlo quando Kelce si mise in mezzo dopo esser stato tutto il tempo ammutolito.
"Rafe sei fatto smettila" cercò di farlo ragionare ma servì a poco.
"Ma non capisci amico mio ti sto aiutando va bene" gli effetti della droga erano chiaramente visibili sulle sue reazioni che in quel momento sembravano seriamente quelle di una madre iper protettiva.

"Cerco di evitare di farti fare la fine di mia sorella"
"La fine di Sarah?? Ma andiamo Rafe si sa che sei solo geloso di tua sorella perché lei è tutto quello che tu non potrai mai essere" sputai con cattiveria queste parole con tutto l'intento di ferirlo. Ad esse sembrò andare in tilt e iniziò ad agitarsi e a gesticolare come un matto.
"Non potrò mai essere un traditore quindi? Mia sorella se la fa con un pogue e io dovrei essere geloso?" in preda alla rabbia e all'effetto della droga  mi affondò le mani nelle spalle, stringendole. Strinse così forte da farmi male ma per fortuna, e per disgrazia, tutti ci stavano guardando ed erano concentrati su di noi e su quello che stava accadendo.

"Sarah che diavolo hai fatto?!" urlò Topper che sbuco tra la folla infuriato, alla sua entrata in scena Rafe finalmente allentò la presa e io mi strattonai via da lui.
"Senti Topper io posso spiegare" cercò di giustificarsi ma non c'erano tante cose da dire. Topper non era la persona giusta per lei e questo non sarebbe mai potuto cambiare.

"Non puoi spiegare un cazzo Sarah, sei una puttana è questa la verità!" gli urlò contro infuriato e John b si precipitò subito in sua difesa.

"Testa di cazzo, cosa le hai detto!" lo spinse e ora erano loro la principale attrazione della festa.

"Tu pogue di merda" Topper prese per il colletto della t-shirt il mio amico e gli diede un pugno in faccia. Da qui iniziarono ad azzuffarsi e tutta l'ammucchiata di persone ubriache e non, incitò la rissa tra i due.

Le scazzottate divennero più potenti da entrambe le parti e l'azione si spostò sulla riva.
John b spinse Topper che cadde in acqua ma si rialzò subito e lo buttò giù a sua volta. Preso dall'ira, o da non so che pensieri possano esserci nella mente bacata di uno come Topper,  mise sott'acqua la testa di John b con lo scopo probabilmente di affogarlo, perlomeno era quello che stava facendo.

Tutti a questo punto guardarono la scena spaventati, Sarah in primis che stava pregando a squarciagola Topper di fermarsi.
"JJ, Pope fate qualcosa per favore" urlò disperata Kie che era sul punto di piangere.

Io senza pensare corsi verso la riva e prima di entrare in acqua presi un bastone trovato sul bagno asciuga.
"Alex che cazzo fai" sentì urlare da Pope ma lo ignorai completamente ed entrai in mare. Arrivai dietro Topper che era troppo impegnare a tenere sott'acqua la testa del mio migliore amico per badare a me, e lo colpì in testa con tutta la forza che avevo.

"Brutta puttana" esclamò portandosi una mano sul punto in cui lo avevo colpito e po la guardò vedendo del sangue. I suoi occhi si iniettarono di rabbia e per un attimo ebbi paura.

Fortunatamente JJ e Pope corsero in acqua e bloccarono Topper che tentava di liberarsi come un animale selvatico che viene catturato.

Sarah si lanciò in fretta su John b e tentò di fargli riprendere fiato.

Finita tutta quella scena la spiaggia si era iniziata a svuotare, la fine col botto per una festa in cui tutti dovevano andare d'accordo.

Dovevano.