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                                                                                                                                                                                                                                                  "you try to explain but before you can start
                                                                                                                                                                                                                                                   those cry baby tears come out of the dark"

"Merda" sussurrai non appena JJ sganciò quella bomba.
Serena rimase inizialmente scioccata ma poi manifestò tutta la sua rabbia "Ti rendi conto che le persone pagherebbero per stare con me! Guardami!" con le mani esaltò il suo corpo e mostrò tutta la mercanzia che lui aveva deciso di sprecare. "Non ci posso credere che mi hai tradito" continuò sempre più scioccata.
"Senti Serena-" provo a giustificarsi Rafe ma la bionda lo bloccò con un altro urlo isterico, che tra l'altro fece sobbalzare tutti i presenti, inculo JJ che se la rideva.
"No, non voglio sentirti Rafe" il suo tono era talmente forte che avrebbe potuto spaccare tutti i vetri dell'isola.
"Almeno dimmi con chi!" sbraitò la bionda e Rafe inconsciamente si voltò verso di me ma poi osservò anche tutti gli altri che si stavano godendo lo spettacolino, Serena seguì il suo sguardo e nell'esatto momento in cui mi vide le parve di aver capito tutto.
"E' lei non è vero?" mi indicò e tutti, nemmeno uno escluso, mi fissarono. "Credevi che non vi avessi visto alla festa insieme" disse con aria saccente mentre io mi sentii la gola secca e il cuore pronto ad esplodere, Rafe mi guardò intensamente negli occhi come per scusarsi di aver mandato tutto a puttane, anche se ero stata io a farlo.

"Ti scopi Rafe Cameron?" Urlò JJ arrabbiato e tutti i miei amici iniziarono ad imprecare guardandomi dalla testa ai piedi.
"Io posso spiegare" dissi con un filo di voce che a stento riuscivo a sentire io, la cosa peggiore che potesse capitare era appena successa, davanti a tutti d'altronde, non avevo la minima idea di cosa fare, non avevo nemmeno la forza di parlare o di collegare il mio cervello alla mia lingua, in quel momento l'unica cosa che riuscì a percepire, oltre allo sguardo delle persone, era un casino nelal mia testa, una campanella d'allarme che suonava e risuonava non facendomi capire un bel niente di quello che stava succedendo.
"Non c'è niente da spiegare, tu te lo sei scopata" urlò John B arrabbiato.
"Come hai potuto Alex" mi guardò amareggiato Pope.
"Questo stronzo mi ha picchiato va bene? E tu la mia migliore amica che fai? Ci vai a letto" rise rosso dalla rabbia JJ mentre fissava rafe che però si era ammutolito con anche gli sguardi di Topper e Kelce puntati su di lui, anche la sua reputazione da kook perfetto era andata a puttane, la sua più grande paura pure era successa, era stato beccato con me, una pogue, entrambi avevamo appena perso tutto.

Guardai Kie che era l'unica, apparte Sarah, che non aveva proferito parola, i miei occhi la stavano supplicando e cercai di farmi capire almeno da lei ma, quando guardai i suoi di occhi l'unica cpsa che vidi fu delusione.
"Niente segreti tra pogues" disse amareggiata.
Sentivo le lacrime bruciare intensamente per poter uscire dai miei occhi ma cercavo a tutti i costi di combatterle, di non cedere, anche se l'unica cosa che avrei voluto fare in questo momento era piangere, mi sentivo pronta a scoppiare e questo era mostrato anche dalle mie mani che stavano tremando manco fossimo cinquanta gradi sotto lo zero. Non riuscivo a fermare il mio tremolio, nè riuscivo a mettere a fuoco le persone che avevo davanti, tutta l'acqua proveniente dai miei occhi offuscava la mia vista e mi trovai costretta a far uscire delle lacrime per poter vedere, tutto quello che misi a fuoco però era i visi disprezzanti e delusi dei miei migliori amici.

"Mi dispiace" fu l'unica cosa che uscì dalla mia bocca prima di correre via. Sulla mia schiena sentì bruciare lo sguardo di tutti, incluso di Rafe, mentre la sua ragazza, o ex a questo punto, esibiva un sorriso vittorioso meschino e smagliante dato la sua dentatura perfetta.

Mi accesi una sigaretta e già dal primo tiro mi parve di ricominciare a respirare, era come se per tutto quel tempo fossi stata in apnea e fossi risalita in superficie solo adesso, ma la verità è che io non ero in superficie, ero sul fondo allo stremo delle mie forze. Man mano che mi allontanavo le lacrime di fecero più fitte e costanti, mi stavo lentamente trasformando in un rubinetto a cui si era rotta la manopola, lacrime senza fine, avrei pianto fino a prosciugare i miei occhi, questa da ora in poi era diventata la mia aspettativa di vita, niente più feste, niente più pogues, niente più Wreck e niente più Rafe, solo occhi disidratati.

Arrivai davanti la porta di casa ma prima di entrare vomitai, il dolore che sentivo era troppo forte e lo dovevo espellere in qualche modo, vomitai tutte le parole che non avevo detto e che avrei dovuto, vomitai tutte le scelte sbagliate che avevo fatto in quelle settimane, vomitai tutte le bugie che avevo raccontato per salvare me stessa e tutte le bugie che mi avevano portato alla distruzione di me stessa.

Mi lavai i denti per togliere il sapore acido dalla mia bocca e strofinai talmente forte lo spazzolino che mi feci sanguinare le gengive, ero arrabbiata più di tutti con me stessa. Ero stata io a dire a JJ di provarci con Serena, in qua,che angolo contorto della mia mente speravo che questo potesse dare una possibilità ai sentimenti che provavo con Rafe, mi sarei dovuta aspettare tutto ciò, qualunque scelta che avessi preso da circa tre settimane a quest'ora era completamente sbagliata, avevo perso tutta la mia parte razionale, avevo perso i miei amici, avevo perso la mia dignità, avevo perso tutto.

Nonostante fosse passata già un'ora la mia mente non riusciva a smettere di pensare agli sguardi dolorosi dei miei amici che mi avevano ferita come dei coltelli, non stavo male solo emotivamente ma anche fisicamente, i miei occhi erano talmente gonfi da sembrare dei palloni e mi facevano male per quante lacrime avevano dovuto versare, le mie mani non smisero nemmeno un secondo di tremare e la tachicardia che stavo provando era decisa a mettere a dura prova il mio cuore e vedere quanto sarebbe servito a farlo esplodere.

Mi rannicchiai sul letto in posizione fetale e strinsi il più possibile le ginocchia al petto, più mi faccio piccola e meno sarà il dolore che provo, pensai ma nin funzionava così, per niente. Alcune lacrime continuarono a cadere dai miei rubinetti mentre mi stavo per addormentare, chiusi gli occhi e per un istante mi sembrò di provare pace, anche se non era così, sarei stata in pace solo una volta sistemato tutto questo casino che io stessa avevo creato.

Il rumore della porta mi svegliò riportandomi alla realtà, a quella schifosa realtà, ci misi un po' a collegare che qualcuno stava bussando. Sebbene volessi schizzare giù dal letto e vedere se ad aspettare fuori ci stavano i miei amici pronti a perdonarmi, cosa in cui speravo ma non credevo, raggiunsi la porta con una lentezza flemmatica, ero troppo esausta per fare qualunque cosa, a stento mi sembrò di essere sveglia per quanto ero stanca.

"Che ci fai tu qui?" dissi alla persona di fronte a me, era l'ultima che mi sarei aspettata di vedere e l'ultima che avrei voluto vedere, se l'avessi fatta entrare mis arei messa ancora di più nei guai ma a questo punto,

Cosa avevo da perdere ancora?

𝐛𝐚𝐝 𝐢𝐝𝐞𝐚 𝐫.𝐜.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora