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Erano passati due giorni dalla mia sfuriata a Rafe, in quei due giorni avevo ricevuto a casa altre telefonate da mio padre ma le avevo ignorate tutte, non avevo nessun' intenzione di assecondarlo, così mi limitai solo ad evitare tutto quello che lo riguardasse. In quei due giorni mi era venuta anche la malsana idea di scusarmi con il biondo o comunque giustificarmi, invece mi ero limitata solo a chiedere a Sarah come stesse e a rimuginare sull'accaduto come se pensarci potesse cambiare qualcosa. Ormai l'unica cosa da fare era accettare come erano andate le cose, si sapeva che tra me e Rafe non sarebbe mai potuto accadere niente di più di qualche scopata, lui era un kook io una pogue, appartenevamo a mondi troppo diversi ed era chiaro che eravamo troppo uguali caratterialmente per andare bene l'uno per l'altra, la cosa che mi infastidiva però era che tutto fosse finito a causa mia, sarebbe stato molto più facile da accettare se fosse stato lui a troncare questa "cosa" che avevamo.

Smisi di pensare per qualche minuto e mi concentrai sulle mie amiche, da quando le cose si erano risolte tra noi non avevamo passato nemmeno un po' di tempo da sole senza i ragazzi e dato che oggi era il mio giorno libero dal lavoro, saremmo state insieme.
Kie ci stava raccontando di come il giorno prima lei e Pope si fossero baciati mentre io e Sarah ascoltavamo attente ogni particolare, forse anche troppi particolari.

"Non lo so Kie, tu e Pope?" dissi io non del tutto convinta della coppia che era praticamente nata.
"Lo so, lo so, siamo molto diversi" rispose demoralizzata.
"Quindi è seria la cosa?" chiese invece la bionda sdraiata sul lettino. Quel pomeriggio eravamo andate a casa sua, o precisamente nella sua piscina degna di un kook, nonostante amassimo tutte e tre la vita da pogue, qualche privilegio da kook non l'avremmo di certo rifiutato, non se si trattava di una piscina quasi olimpionica ecco.
"Credo di si, poi ho letto un articolo in cui c'era scritto che gli opposti si attraggono" disse soddisfatta.
"Mh, secondo me è chi si somiglia si piglia" disse invece la bionda mentre si metteva un po' di crema solare sul corpo.
"Assolutamente no" risposi subito io, chi si somigliava non si pigliava ed io di questo ne ero sicura ormai.
"E questo lo dici per.." la mora lasciò la frase in sospeso ma io sapevo dove voleva andare a parare così annuì.
"Come sono finite le cose tra voi?" chiese invece Sarah.
"Sono finite e basta" guardai un punto altrove per allontanarmi dallo sguardo delle mie amiche.
"Lo sai che non approverò mai questa cosa" iniziò a dire Kie "Ma ormaila parte difficile è andata, voglio dire, ormai noi tutti lo sappiamo, quindi tantovale provarci" rimasi stupita alel parole della mia amica che sembravano aver tutta l'intenzione di incoraggiare un possibile qualcosa con Rafe.
"La verità è che abbiamo litigato e ora mi odia" sforzai un sorriso di circostanza anche se non c'era un bel niente da sorridere.
"E' stato qualche giorno fa vero?" chiese Sarah in cerca di una conferma che gli diedi subito.
"Come lo sai?"
"Sto nella camera accanto, quando si arrabbia sono la prima a sentirlo" sbuffò.
"Comunque perchè avete discusso?" chiese Kie curiosa.
"Ero arrabbiata per mio padre che si era fatto risentire e me la sono presa con lui" dissi giocherellando con le dita dall'imbarazzo.
"Aspetta tuo padre è tornato?" chiese Kie allarmata.
"Ha chiamato a casa, ma non ho voluto parlargli e mai vorrò" scrollai le spalle mentre le mie amiche mi regalarono sguardi di compassione, era per quello che non avevo voluto dire niente a nessuno, non volevo la pietà di nessuno, non volevo fare pena e non volevo che sembrasse che ci stessi male.
"Secondo me Rafe non ti odia" disse la bionda e la mora annuì d'accordo.
"Comunque che dicevi di Pope?" cambiai argomento e per fortuna la mia domanda funzionò perchè la mora attaccò a parlare e a renderci partecipi del loro prossimo incontro di quella sera.

Passarono un po' di ore così e mi accorsi di quanto mi fossero mancati i momenti con le mie amiche da sole, parlare di ragazzi e di vestiti, per quanto Kie non lo volesse dare a vedere anche lei, oltre alla bionda ovviamente, era interessata all'argomento.

Mi distrassi quando vidi passare Rafe, intento a prendere la moto e andarsene chissà dove, anche se durò qualcosa tipo mezzo secondo ci fu un contatto visivo tra i nostri occhi e anche subito dopo che era svanito continuai a fissare il punto esatto in cui era stato, pensando che forse le mie amiche avevano ragione. Ormai il grosso era fatto, mi ero praticamente dichiarata davanti a tutti i miei amici, che ormai sembravano averlo accettato. Non avrebbe avuto senso lasciarlo andare a questo punto, mi rifiutavo di aver rischiato tutto per niente.

Ormai avevo deciso, quella stessa sera sarei tornata a casa Cameron e gli avrei parlato, sarei riuscita a sistemare tutto anche con lui, dovevo riuscirci.

𝐛𝐚𝐝 𝐢𝐝𝐞𝐚 𝐫.𝐜.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora