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"Sta ancora con quell'idiota però sono convinto che si lasceranno a breve fidatevi" John b cercava di convincerci riguardo a Sarah. Lei era fidanzata con Topper, un kook, uno dei più viziati che io avessi mai conosciuto. Io veramente non capivo cosa ci vedesse in quel ragazzi, lui era tipo una spina nel fianco, sembrava il padre. Invece con John b era diverso, si vedeva che c'era chimica e che i due erano fatti per stare insieme.

"Ma per favore non lascerà mai Topper" esclamò JJ prendendo una lattina di birra dalla borsa frigo. JJ era il sogno erotico di quasi ogni ragazza delle outer banks, la sua folta chioma bionda contornava perfettamente il viso dai lineamenti delicati, i suoi occhi azzurri esprimevano una vivacità tutta propria e il corpo era perfettamente scolpito. Il tutto si allacciava perfettamente all'idea comune del ragazzo attraente e spericolato dei sobborghi, descrizione comunque a praticamente tutti i pogue.

"Perché non dovrebbe?" piagnucolò di nuovo John b, l'ultimo romantico.

"È troppo buona, vorrebbe farlo ma non ha mai il coraggio" dissi spostandomi verso il bordo della barca.

"Parlateci tu e Kie" esclamò poi Pope.
"Con Sarah o con Topper?" chiesi ironica ma ricevetti un'occhiataccia "Scusa Mr simpatia" sbuffai. Pope era particolare come ragazzo, non aveva le doti seduttive di JJ ma quello che di certo non gli mancava era un cervello. Pope infatti era probabilmente la persona più intelligente che avessi mai conosciuto, era un tipo strambo e buffo a cui però non mancava di certo il fascino.

"Ci possiamo parlare oggi al falò" propose Kie ed io annuì. Il falò era quello che proclamava ufficialmente l'inizio dell'estate. La prima festa della stagione che dava il via alle centinaia che venivano fino ai primi di settembre.

Le sere d'estate alle outer banks c'era sempre una festa, ovunque andavi c'era la possibilità di fare baldoria.

Il falò era una delle poche feste a cui andavano sia i kook che i pogue, e per me quanto odiassi i kook con tutta me stessa era bello quanto tutti andavano d'accordo.

Sarah pure è una kook e a discapito di tutte le aspettative stavamo bene insieme, anzi, eravamo praticamente migliori amiche.

Inizialmente avevo i miei dubbi sul suo conto, forse un po' stereotipati lo ammetto, ma quando ha iniziato ad uscire con Jb e di conseguenza con noi pogue, la mia idea si è ribaltata.

A primo impatto sembrava una stronza viziata piena di soldi ma in realtà è dolce e esilarante e con il tempo, anche se poco, ho imparato ad apprezzarla.

Continuammo a girovagare per la palude e a parlare per circa un'ora. Il tempo con i pogue passava cosi, anche se non facevamo nulla di particolare ci divertivamo lo stesso,tra di noi ci sentivamo in famiglia e avevamo una complicità unica.

"Pope accelera voglio provare una cosa" disse JJ mettendosi in bilico davanti alla barca, io e Kie ci guardammo consapevoli di quello che il biondo stava per fare. Infatti si portò la lattina di birra in alto davanti al viso intento di far entrare il liquido in bocca sfruttando la velocità.
"JJ che schifo mi sta andando tutta nei capelli" disse Kie
"È più quella ad andare fuori che dentro coglione" mi toccai pure io i capelli ormai appiccicosi per la bevanda.

D'un tratto la barca si fermò di colpo e JJ cadde in acqua in modo a dir poco teatrale.
"Pope!" lo rimproverò John b per aver appena fatto scaraventare l'amico.
"Non è colpa mia l'uragano deve aver smosso la secca" mise le mani avanti a mo' di giustifica.

"JJ sei vivo?" domandai al ragazzo che ormai sembrava essere un morto a galla.
"Tralasciando che mi sono toccato la nuca con il tallone si" si massaggiò la parte dietro del collo e poi mi allungò una mano.
"Aiutami a risalire" gli presi la mano e tentai di riportarlo a bordo ma lui invece mi tirò dentro l'acqua.
"Tu pezzo di merda!" urlai tentando inutilmente di affogarlo mentre lui si sbellicava dalle risate.

Poi mi feci riaccompagnare a casa e mi infilai subito in doccia per togliere dal corpo l'acqua della palude.

Mentre l'acqua calda scorreva veloce sulla pelle pensavo a tutti i propositi per l'estate. La pressione che mi metteva dover studiare e lavorare contemporaneamente era indescrivibile e le vacanze estive erano la mia pausa, era il periodo in cui potevi fare cazzate, quello in cui potevo ubriacarmi ogni sera e quello in cui potevo non pensare a un cazzo.

Doveva essere la mia fase leggera, quella in cui la testa è completamente assolta dai pensieri, talmente leggera da poter prendere il volo.

Uscita dalla doccia avvolsi il mio corpo nell'asciugamano e poi andai in camera. Mi sedetti sul mio letto singolo che ormai mi andava stretto.

Rimasi all'incirca mezz'ora a fissare il mio armadio semi spoglio e alla fine decisi di mettermi un crop top nero, gli shorts neri e un cardigan beige perché sapevo che la sera poi avrei sentito freddo. Mi misi il correttore, il mascara e la matita nera che usavo per darmi uno sguardo più deciso.

Mi infilai le mie converse sopravvissute anche alla guerra tra un po' e uscii dalla camera. Arrivata in salone vidi mia madre crollata dal sonno sul divano. Fare così tanti doppi turni la sfiniva e quell'immagine di lei mi faceva male fisicamente. Presi una coperta e gliela misi sul corpo esile.

Per quanto sarei voluta rimanere al suo fianco a guardarla dormire, gli altri mi stavano già aspettando fuori casa.

Uscita infatti trovai il nostro amato twinkie ad attendermi. Salii e mi misi nei sedili accanto a Kie e JJ mentre Pope e John b erano in quelli davanti.
"Che schianto" ammirai Kie in tutto il suo splendore, era davvero bellissima, motivo per cui tutti i ragazzi del gruppo hanno avuto una cotta per lei almeno una volta.

"Tu pure non sei da meno amica" ammiccò lei
"Sempre detto che il tre è il numero perfetto" si intromesse poi JJ che ci guadagnò due pugni, uno da parte mie e uno dalla mia migliore amica.

Dopo dieci minuti arrivammo in spiaggia e sistemammo i barili di birra e il fuoco. Passati nemmeno due minuti iniziò ad arrivare gente, kook, turisti e chi più ne ha più ne metta.

Il party poteva finalmente iniziare.

𝐛𝐚𝐝 𝐢𝐝𝐞𝐚 𝐫.𝐜.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora