"Sono le quattro di notte, non possiamo aspettarci di trovare la sede della Future World con questo buio. Dobbiamo fermarci a dormire" Esordì come prima cosa Beidou, con sguardo fermo e serio.
Bennett annuì, e abbozzò un "hai ragione", senza sforzo.
Erano effettivamente tutti stanchi morti, avevano dovuto correre, scappare, uccidere... Insomma, avevano indubbiamente bisogno di riposo. Erano in cinque, senza soldi e senza idea di dove si trovassero, questo perché erano stati bendati prima di essere portati al palazzo.
"Ho un'idea" Disse Xinyan, facendo subito pensare a Keqing che si dovesse trattare di uno di quei colpi di fulmine pericolosi e, la maggior parte delle volte, idioti, ma allo stesso tempo incredibilmente geniali.
"Questi sembrano case, che ne dite? E se chiedessimo gentilmente un alloggio per la notte? Al massimo li minacciamo con il coltellino di Keqing" Qualcuno abbozzò un sorrisetto.
"Mi sembra una grandissima cazzata, lo sai?" Intervenne Beidou. "Ma dato che non abbiamo nulla di meglio..." Il sorriso a trentadue denti della donna riportò vigore e speranza sui volti spossati degli amici, che si diressero verso l'unico edificio da dove filtrava un po' di luce, da una camera al secondo piano.
Salite – con fatica – le scale, si ritrovarono di fronte alla porta dell'appartamento. Esitante, Xiangling bussò.
"Chi può essere a quest'ora..." Si sentì una voce ovattata dall'altro lato della porta. Era femminile, un po' scocciata, probabilmente dalla stanchezza.
Sia Beidou che Bennett sembrarono notare qualcosa. Il ragazzo sussurrò una frase relativa alla voce, ma le parole si confusero e si mischiarono, incomprensibili.
La porta era evidentemente chiusa a chiave, a molte mandate. Dopo vari clack-clack però finalmente si spalancò.
La donna che si ritrovarono davanti aveva gli occhi sottili e verdi, che sembravano quasi quelli di una volpe. Si erano illuminati, alla vista delle persone che si era ritrovata davanti. I capelli corti e neri erano tinti di un blu oltremare sulle punte, e l'espressione dipinta sul volto era enigmatica e compiaciuta. Era appoggiata allo stipite della porta di sbieco, il braccio sinistro lasciato cadere con noncuranza lungo il fianco.
"Beidou! Bennett! E tu... sei Xiangling, giusto? Ci sei anche tu!" La donna sorrise, ma non si trattava di un'espressione particolarmente contenta, piuttosto sembrava... gli occhi sottili, le labbra incrinate in un sorrisetto, le guance rosate...
"Yelan..." Beidou digrignò i denti, evidentemente non contenta di vedere quella che sembrava una vecchia conoscenza.
"Entrate, su! Così spiegherete alle nuove arrivate chi sono! E... Xiangling, che ti sei fatta? Come mai i lividi?"
Quel tono era piuttosto fastidioso, faceva drizzare i capelli anche a Keqing, che pur non conosceva quella donna. L'accoglienza però non fu per niente maleducata. Ai ragazzi venne anche offerto un tè, che solo Xiangling accettò. Poi si accomodarono su un divano, e Beidou iniziò a spiegare chi fosse la misteriosa donna che aveva aperto la porta.
"Keqing, Xinyan, lei è Yelan. È stata la compagna più fedele del signor Tartaglia, cinque anni fa. Hanno fondato insieme la Future World Organization. Era un membro brillante, piena di abilità e coraggio, te lo ricordi, Bennett? Però, due anni dopo la fondazione, ci abbandonò senza una ragione precisa. Non si unì alla Setta, ma lasciò la Future World, senza mai ritornare. Il giorno prima era lì, mangiava al nostro tavolo, beveva la nostra acqua. Il giorno dopo non c'era più, scomparsa, senza darci più notizie. È questo il tuo peccato, Yelan. È questo quello che ti meriti, ti meriti di essere dimenticata. L'abbandono fa male, lo sai?"
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𝐁𝐔𝐓 𝐈𝐅 𝐆𝐎𝐃 𝐆𝐎𝐓 𝐔𝐒 ➢ 𝗴𝗲𝗻𝘀𝗵𝗶𝗻 𝗶𝗺𝗽𝗮𝗰𝘁
Fanfiction-〝 𝗲 𝗹𝗲𝗶 𝗲𝗿𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗿𝗲𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮, 𝘀𝗲𝗽𝗽𝘂𝗿 𝗰𝗼𝘀𝗶' 𝗯𝗲𝗹𝗹𝗮, 𝗺𝗼𝗿𝘁𝗮𝗹𝗲, 𝗰𝗵𝗲 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗶𝗿𝗮𝘃𝗮 𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀𝗮 𝗮𝗿𝗶𝗮, 𝗯𝗲𝘃𝗲𝘃𝗮 𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀𝗮 𝗮𝗰𝗾𝘂𝗮, 𝗲 𝗺𝗮𝗻𝗴𝗶𝗮𝘃𝗮 𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗽𝗮𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝘁𝘂...