𝗶𝗹 𝗱𝗶𝘀𝘁𝘂𝗿𝗯𝗼 𝗱𝗶𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗱'𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗶𝘁𝗮' 𝗲 𝗹𝗮 𝗱𝗮𝗺𝗶𝗴𝗲𝗹𝗹𝗮. ✔

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"Non so se avete idea di come funzioni il disturbo dissociativo dell'identità... beh, sì, lo sdoppiamento della personalità. I sintomi sono abbastanza vari e complicati, in realtà... in breve, può verificarsi in due forme diverse, una più evidente l'altra di meno. Io faccio parte della prima categoria. In pratica è come se... una persona prendesse il mio corpo. Durante tutti questi anni ho provato varie terapie, per guarire..." 

Fece una pausa. Era evidente che l'argomento non la entusiasmava, perché abbassò lo sguardo e si morse un labbro, nervosa. 

"E... come è andata?" Chiese incalzante Keqing, interessata da Ganyu e dal suo racconto.

"Inizialmente non condividevo nessun ricordo con l'altra me, il che risultava piuttosto problematico spesso. Ora invece ricordo tutto alla perfezione. Non mi capita più di sentire voci nella testa e non è come se mi stessi vedendo da fuori. Tutto questo... ha avuto un costo molto alto" Disse ancora, sospirando. 

"Erano cure usate nell'antichità. Efficacissime, a quanto pare, ma molto dolorose. Preferirei... non andare nel dettaglio, se non vi dispiace" Sussurrò. Entrambe le donne non parlarono. 

"Qual è la causa di una patologia particolare come questa?" Chiese Yelan, guardando la segretaria.

"Io... un trauma. Naturalmente." 

I pensieri di Keqing le scivolarono lentamente alla testa. Ganyu aveva subito una cosa tanto grave come un trauma? Di che tipo? A che età? Come era successo?

Saranno anche fatti suoi, si disse, non ponendo ad alta voce quelle domande scomode. 

"Oh, guardate, siamo arrivate" Disse Yelan, indicando il palazzo. 

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Yelan si sedette alla scrivania accendendo la lampada da tavolo, poi prese i rotoli che giacevano nell'angolo e li aprì sul tavolo. 

I suoi progetti, pensò Keqing, avvicinandosi. 

Appena le cadde l'occhio sulle carte capì che Yelan era veramente una donna geniale. Linee, numeri, lettere e appunti. Disegni precisi e calcoli riempivano le pagine, ammassati l'uno sopra l'altro ma a loro modo ordinati; Yelan li capiva sicuramente, a differenza di Keqing.

"Yelan... mi gira la testa..." disse Keqing ridendo un poco.

Anche Yelan rise, forse un po' imbarazzata dal complimento. Poi si voltò verso la compagna. "Scusami per tanta insofferenza, ma se dovessi rimanere qui, per favore, potresti non fare rumore? Nel senso... nessun tipo di rumore. Mi infastidisce e mi deconcentra"

"Credo che farò un giro del palazzo. Sai, c'è una persona che conosco, che mi piacerebbe rivedere" Sorrise Keqing maliziosa, allontanandosi e aprendo la porta per uscire. 

"Ti aspetto per le sette. Dobbiamo capire dove cenare" Disse la donna, scomparendo poi dietro la porta, richiusa alle spalle di Keqing. 

Con "persona che conosco" la ragazza alludeva a Yun Jin. L'ultima volta che l'aveva incontrata non sembrava voler lasciare la Setta, quindi Keqing era convinta che l'avrebbe potuta trovare nelle stanze di Ganyu. 

Per fortuna la loro enorme camera era vicina a quella della segretaria. Bastarono due piani di scale, quindi in poco meno di due minuti fu lì, davanti al candido, monumentale portone di legno intarsiato. Bussò due volte, in attesa. 

Ad aprire fu proprio la damigella. Yun Jin non era cambiata di una virgola – d'altronde erano passati solo pochi mesi dal loro ultimo incontro; era sempre composta e impassibile come quando l'aveva vista tempo prima. 

"...Tu? Che ci fai qui" Sussurrò, sussultando alla sua vista. 

"Keqing Yuheng. In caso non ti ricordassi il mio nome... o forse non te l'ho mai detto" Disse la ragazza, con un inspiegabile sorrisetto vittorioso dipinto sul volto. Probabilmente si sentiva così soddisfatta per l'espressione che aveva fatto Yun Jin quando aveva ricordato il suo viso – indubbiamente una reazione divertente.

𝐁𝐔𝐓 𝐈𝐅 𝐆𝐎𝐃 𝐆𝐎𝐓 𝐔𝐒  ➢ 𝗴𝗲𝗻𝘀𝗵𝗶𝗻 𝗶𝗺𝗽𝗮𝗰𝘁Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora