𝗲𝗽𝗶𝗹𝗼𝗴𝗼. ✔

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Il cielo era violaceo, e le foglie delle piante che crescevano dappertutto erano del colore del mare. Anche i loro seggi erano fatti di foglie, o di legno, o forse di fiori; difficile dirlo.

Erano sei. L'unica cosa sicura che si poteva dire riguardo a loro.

E ce ne era uno più grande di tutti gli altri, più alto, più possente, più bello, migliore, la cui forma indistinta e mutevole sedeva sul suo trono di legno, fiori e foglie colore del mare.

La sua voce era mille voci diverse. Profonda e raschiante come quella di un anziano, sicura e rassicurante come quella di un padre, giovane e stridula come quella di un bambino; perché lui non era nessuno di loro, eppure era tutti e tre.

"Come sapete - dissero il vecchio, l'uomo e il bambino - la guerra a Est si è conclusa"

Tutti gli altri presenti bisbigliarono tra loro con le loro multiple e confuse voci, che insieme risultarono solamente un caos di suoni indistinti. Ma forse le loro mille orecchie riuscivano a capirsi.

"Siete qui perché vi ho convocati. Una decisione deve essere presa" Continuò il più grande di tutti gli altri.

"Perdonare l'Est per i suoi errori, oppure porre fine alla punizione che si è abbattuta sui figli dei peccatori. È stato necessario colpire gli esseri umani per i loro sbagli, ma è ancora necessario piagarli con il cancro della guerra, che ha tolto la vita ad innumerevoli figli?"

Fu Haagentus, Guizhong, Kishuu, la Signora della Polvere, a parlare per prima con le sue innumerevoli voci.

"Il mio voto andrà alla pace. La mia idea è che questa generazione abbia sofferto già abbastanza per colpa dei peccati dei propri predecessori. Portiamo pace ai loro animi e gioia nelle loro case"

Haagentus, la Signora della Polvere, era sempre stata così. Gentile, pura, semplice e cristallina come il vetro, permettendo a chiunque di vedere cosa si cela dietro e dentro di sé.

"Haagentus, come sempre sei fin troppo benevola" Il tono di Liuyun, Colei che Comanda le Nuvole Immobili e Il Vento Calmo, la Gru dal Colore del Cielo, era di rimprovero, anche se tinto di una punta di dolcezza.

"Ti ricordi gli orrori con cui gli abitanti dell'Est hanno fatto soffrire la nostra anima?" La Vestale delle Nuvole, Liuyun, alzo la sua mano al cielo, anche se in realtà non aveva mani, e anche se in realtà il cielo era sotto di lei.

Dal non-cielo discese una fiamma. Una fiamma di tutti i colori dell'universo, anche quelli che l'occhio non poteva percepire.

La fiamma variopinta cambiò forma e colore fino a quando al suo interno non si formarono delle immagini. Una ragazza dai capelli colore del mare cantava e camminava con attorno uomini e donne, mortali. Rideva, perché non c'era motivo per piangere, e tutti gli uomini ridevano insieme a lei. Era Gechen, la Raminga dei Sentieri, la dea che più di tutti ama gli esseri umani. Soleva condividere la sua gioia con loro, intonando bellissime e ultraterrene melodie, portando tra di loro la calma e la pace replicabili solo dagli dei. 

E continuò a ballare fino a che qualcuno non urlò e la uccise, e allora tutti gli uomini ritornarono alla loro natura rabbiosa e bellicosa, perché la dea aveva oramai lasciato il suo corpo esanime a terra. E d'un tratto il cielo si fece viola di fulmini e nero di tempesta, poiché i numi erano stati offesi, una di loro chiamata "strega" e uccisa; la loro anima era stata ferita, e ora piangevano lacrime di rabbia sulla razza umana.

Con un cenno della mano, della zampa, del capo di Lapis la fiamma si dissolse e scomparì di nuovo.

"Liuyun, Vestale delle Nuvole, non credo che nessuno abbia dimenticato ciò che è successo cento anni fa. Colei che Canta trai Mortali e Vaga nelle Città, Gechen la Raminga dei Sentieri, ha perso una delle sue innumerevoli vite a causa degli inconsapevoli ed egoisti abitanti dell'Est. Ma dobbiamo davvero ricordare le settimane di dolore che la nostra anima ha sofferto?"

𝐁𝐔𝐓 𝐈𝐅 𝐆𝐎𝐃 𝐆𝐎𝐓 𝐔𝐒  ➢ 𝗴𝗲𝗻𝘀𝗵𝗶𝗻 𝗶𝗺𝗽𝗮𝗰𝘁Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora