𝘂𝗻 𝗰𝗼𝗹𝘁𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗮 𝘀𝗲𝗿𝗿𝗮𝗺𝗮𝗻𝗶𝗰𝗼 𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝘁𝗮𝘇𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝘁𝗲'. ✔

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Keqing si risvegliò tra le calde e morbide coperte della camera. Erano passati tre giorni da quando aveva pedinato Yelan; ancora non riusciva a capacitarsi di come la sua compagna avesse potuto avere un vizio del genere. Quando la guardava, vedeva la stessa Yelan di sempre; ma non riusciva a non pensare a ciò che aveva visto. 

Dopo essere rimasta qualche minuto a stropicciarsi gli occhi, nascosta sotto il piumone, Keqing decise di alzarsi per andare a fare colazione. Diede una veloce occhiata all'orologio, per poi fare quasi un salto tra le coperte.

Erano le dieci di mattina; troppo tardi. Le era stato detto che colazione non veniva preparata più dopo le nove e mezza. Imprecò, notando che Yelan non era di fianco a lei. Girò la testa a destra e a sinistra, per vedere se per caso la sua compagna non fosse in stanza: e notò, in un angolo di fianco alla porta, l'esile figura di Yun Jin, che rimaneva immobile come mimetizzata con il resto dell'ambiente.

Che cosa ci faceva lì? A Keqing gelò il sangue nelle vene. 

"Era ora che si svegliasse, signorina Keqing" La rimproverò impertinente con un sorrisetto.

"Yun Jin?! Che ci fai qui? Da quant'è che sei appostata a guardarmi nel sonno-?" Chiese arrossendo Keqing, piuttosto imbarazzata.

"Uhm... da quando la signorina Yelan si è alzata ed è venuta a fare colazione. Credo fossero le otto. Cosa hai sognato, Keqing?" Yun Jin allargò sempre di più il suo sorriso, e socchiuse gli occhi in un'espressione che fece arrabbiare Keqing più di qualsiasi altro affronto.

"Che... che cosa vuoi da me, Yun Jin?" La ragazza digrignò i denti, stringendo tra le dita le coperte.

"Ora lo vedrai, Keqing. Devi sapere" La damigella si avvicinò lentamente a Keqing. "Che le mie dirette superiori sono solo e soltanto Lady Ganyu e la Signora Ningguang. Non prendo ordini da te. Siamo pari" Arrivò a sussurrarle nell'orecchio. 

"Yun Jin, vattene via" Disse Keqing scostandosi, mentre un brivido le saliva per tutta la spina dorsale.

La giovane non fece un solo passo indietro. Allungò il collo, in modo da essere ancora più vicina all'altra – i loro nasi quasi si sfioravano – e incrinò le labbra rosse in un sorrisetto. Gli occhi dello stesso colore la fissavano ancora, non si erano mai staccati dai suoi.

Keqing tentò di allontanarsi, era ormai terrorizzata, ma non poté fare niente, per evitare di sbilanciarsi.

Yun Jin spalancò gli occhi e alzò un braccio. In meno di un secondo Keqing si ritrovò l'impronta della gelida e piccola mano della cameriera sulla guancia. Le aveva tirato uno schiaffo piuttosto forte; dopo l'impatto Keqing rimase ferma per qualche secondo, per poi alzare la mano e tastarsi il punto colpito.

"Traditrice di merda" Aveva intanto pronunciato Yun Jin. 

Quando vide arrivare un altro colpo, ebbe la prontezza di proteggersi il volto dalla mano della giovane; il suo avambraccio si arrossò: il colpo era stato – se possibile – più forte del primo.

"Ma che ti prende?!" Urlò Keqing confusa, tenendo a fatica lo sguardo fisso sulle pupille di Yun Jin, assottigliate dall'odio incondizionato e quasi assurdo che provava per la ragazza davanti a sé.

"Sei solo un'infame traditrice! Non sei meglio delle cazzo di cimici che uccido ogni volta che faccio pulizia nella camera di quella troia di Ganyu!" Gridò a pieni polmoni la damigella, mettendo particolare enfasi sulle ultime tre parole. 
Keqing si chiese se qualcuno le avrebbe sentite.

La ragazza riuscì a spingere via Yun Jin, e indietreggiò, scendendo dal letto fino a toccare con la schiena il muro immacolato della camera da letto. Yun Jin avanzava imperterrita contro di lei. 

𝐁𝐔𝐓 𝐈𝐅 𝐆𝐎𝐃 𝐆𝐎𝐓 𝐔𝐒  ➢ 𝗴𝗲𝗻𝘀𝗵𝗶𝗻 𝗶𝗺𝗽𝗮𝗰𝘁Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora