𝐁𝐔𝐓 𝐈𝐅 𝐆𝐎𝐃 𝐆𝐎𝐓 𝐔𝐒 ➢ 𝗴𝗲𝗻𝘀𝗵𝗶𝗻 𝗶𝗺𝗽𝗮𝗰𝘁

𝗽𝗮𝗴𝗶𝗻𝗲 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗽𝗶𝗲𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗳𝗿𝗮𝘀𝗶 𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗼𝘂𝘁𝗶𝗻𝗲. ✔

Si può veramente definire un diario?

Non sono più una bambina, non sto scrivendo un diario. È più... un resoconto il più dettagliato possibile della mia convivenza con Yelan.

È un personaggio, l'ho capito subito. Ha una personalità che spicca tra le altre.

Direi che per oggi non ho nient'altro da scrivere.

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Otto novembre; sera.

Ieri sera Yelan è uscita di casa verso le otto. Non mi ha portata con sé, e non mi ha neanche detto dove era diretta. Verso le undici è tornata a casa, e sembrava stanchissima. Aveva qualche mora in mano. Si è riposata qualche minuto sul divano e poi è andata in cucina e si è preparata un caffè. Infine si è chiusa in camera sua, e ha lavorato al progetto di cui mi aveva parlato ieri. Quello riguardo al suo piccolo robot. Non me ne ha parlato, in realtà, e non me lo fa vedere; non so se si vergogna, o semplicemente non le fa piacere che qualcuno veda la sua creazione incompleta. Dopotutto non ha neanche chiamato i suoi professori a Ovest, le uniche persone che aveva dopo essersene andata dalla FWO. Spero lo finisca presto, però. Mi incuriosisce.

Le luci della sua camera non si sono spente se non a mezzogiorno. Ha un periodo sonno-veglia molto particolare. Infatti, all'una di pomeriggio, si è congedata e ha dormito più o meno fino alle sette, o sette e mezza, di stasera. È appena uscita, come ieri. Non so dove vada, ma sono determinata a scoprirlo. Non ho ancora osato chiederglielo.

Non so quando riuscirò a fare le sue particolari abitudini mie, quindi per ora l'unico periodo in cui possiamo interagire è quello della mattina, quando non lavora.

Per il momento non mi ha detto come potrò aiutarla. Ecco, sicuramente non nel suo progetto sui robot, ma credo che, se mi spiegherà meglio, in questi giorni potrò imparare qualcosa riguardo ai suoi piani per la pace.

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Dieci novembre; mattino.

Quando è tornata dal misterioso luogo dove si dirige ogni sera, ha voluto parlarmi.

La prima cosa che ha menzionato è stata proprio riguardo a questo; però purtroppo non ho ricevuto spiegazioni, ha semplicemente detto "è un'abitudine che mi sarebbe troppo difficile perdere". Non so se essere preoccupata. So che Yelan sa badare a se stessa, ma naturalmente chiunque può avere punti deboli che solamente con l'aiuto delle altre persone si riescono a superare.

Detto ciò, ha parlato del suo lavoro. Ha detto che lo avrebbe ridotto da tredici ore a sette al giorno. Nelle rimanenti sei, dalle sei di mattina fino a mezzogiorno, avremmo parlato, discusso e in generale passato un po' di tempo insieme. Ha voluto puntualizzare che queste non sarebbero state ore sprecate. Credo ci tenga molto a come la vedo e come mi sento in questo periodo.

A quanto mi ha raccontato, normalmente le prime quattro ore le dedica alla pianificazione di discorsi e brainstorming su cosa sia meglio fare o no per arrivare alla pace; quindi ora, invece di farlo da sola, ci sarò io con lei, Mi ha detto anche che nelle due ore rimanenti mi avrebbe insegnato a combattere. Quelle cose che non ti dicono di solito alla FWO.

Adesso sono le sei meno quindici. Tra qualche minuto smetterà di lavorare, e mi spiegherà del discorso che ha in mente di fare a Ningguang.

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Undici novembre; sera

Questa mattina Yelan ha finito alle sei precise di lavorare. Prima di tutto abbiamo discusso riguardo a Ningguang. Né io né lei l'avevamo mai incontrata, né sapevamo nulla riguardo al suo carattere o alle sue informazioni personali. Perciò Yelan ha pianificato un approccio molto volubile, in modo da essere pronta a fronteggiare qualsiasi comportamento. Pensa di iniziare con una brevissima presentazione, e poi far parlare la leader. Così possiamo facilmente scegliere che parole usare o che atteggiamento mostrare. Come tecnica, è semplice ma efficace; credo che Yelan sia veramente una donna impressionante. Abbiamo parlato e ci siamo confrontate veramente per tanto tempo. Io sono molto meno colta e raffinata di lei, ma ha affermato più volte che una personalità semplice, onesta e diretta come la mia è molto piacevole, dato che si è potuta sempre confrontare solo con se stessa.