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STEVE

Tiro i pugni al sacco da boxe sentendo la tensione scendere ogni istante di più. Oggi è stato particolarmente difficile, ultimamente mi è capitato di fare pensieri su Avri, alle volte anche espliciti. Mi chiedo come sarebbe stare con lei, e baciare le sue labbra perfette. Poi però ricordo chi è per me, e per Tony sopratutto. Bucky entra in palestra con la borraccia d'acqua. Mi fa un cenno della testa per poi mettersi accanto a me.

"Stai massacrando quel sacco... va tutto bene?"

Domanda preoccupato, annuisco anche se non è così. Io e Buck ci conosciamo da così tanto tempo che ormai riconosce quando mento. Non ne sono molto capace, inizio a sudare e sposto lo sguardo per la stanza.

"Avanti, che ti passa per la testa?"

Mi fermo per riprendere fiato, mi siedo su una delle panchine ed il mio amico fa lo stesso. Prendo un lungo sorso d'acqua prima di dirgli effettivamente che ho per la testa.

"Avri... mi riempie la testa Avri"

"Stark?"

Mi guarda confuso. Annuisco sentendomi in profondo imbarazzo. Avri non è solo una Stark, è la cocca di papà e di chiunque nella famiglia, così come Morgan. Un passo falso con lei è come un suicidio. Non posso proprio provare certe cose per quella ragazzina, è inappropriato e strano.

"Non capisco.. che ha fatto Avri? Ha preso di nuovo i propulsori di Tony?"

Lo guardo confuso, come può non esserci arrivato? Penso a lei costantemente, al suo corpo maturato e alle sue forme poco caste e molto eccitanti. Spesso gira per casa in shorts ed io non posso proprio evitare di guardarla.

"Penso costantemente ad Avri, Buck. Non credo ci sia un modo migliore per dirlo"

Bucky si acciglia ed abbassa lo sguardo al pavimento, dopodiché si passa le mani sul viso e sospira pesantemente. È molto protettivo con le piccole Stark, probabilmente starà cercando di non dare di matto.

"È una bambina... non ti sto giudicando ma... è una bambina!"

"Lo so Buck, lo so. Ma non ci posso fare nulla, lei è molto più che bella ed io..."

"L'hai vista crescere, le facevi fare l'aereo in giardino"

Tutto ciò non mi aiuta affatto, anzi, mi fa sentire incredibilmente in colpa. So bene che cosa comporta tutto ciò e sto cercando di reprimere i miei sentimenti, ed i pensieri sopratutto. Ma non è affatto facile, sono pur sempre un essere umano con un cervello ed un istinto.

"Grazie Bucky sei molto d'aiuto"

Mi alzo per riprendere l'allenamento, in fondo tirare pugni al sacco è decisamente terapeutico. Mi sento sempre abbastanza teso, vivo in un mondo che sto iniziando a capire solo adesso, ho perso tutto, solo Buck è rimasto accanto a me. Certo ho guadagnato amici, una grande famiglia che mi rende felice, ma c'è sempre qualcosa che manca. C'è un tassello del puzzle che manca.

"Hai un enorme problema amico mio"

Borbotta per poi iniziare a colpire il sacco, solo che i suoi pugni sono meno aggressivi dei miei. Lui e Yelena fanno una bella coppia, entrambi strani ed orgogliosi. Non dimostrano il minimo affetto davanti al resto del compound, ma si percepisce l'amore che provano tramite lo sguardo, ed i sorrisi che si lanciano.

"Solo non fare casini, perché a quel punto sarò costretto a farti il culo"

Sorrido per le parole di Buck, che in cambio mi colpisce la spalla con un pugno. Senza accorgermene iniziamo una sfida a chi sia più forte e ci ritroviamo in giardino a sollevare i vasi di cemento.

AVRI

Appoggio lo zaino accanto all'ingresso come tutti i giorni, anche se Tony mi ha detto mille volte di non farlo, sono solo troppo pigra per salire le scale, riporre lo zaino e tornare giù per fare merenda. Morgan e Steve sono sul divano, guardano una puntata di SpongeBob. Prendo un pacchetto di patatine dalla dispensa e mi siedo accanto al Capitano. Mi sorride gentilmente ed alza un braccio per far si che mi avvicini di più. Il suo profumo è intenso e davvero piacevole. Torna a guardare la tv mentre io rimango a guardarlo, ha la mascella squadrata e ben definita. Non l'ho mai visto con nemmeno un filo di barba, è sempre così pulito e profumato. Per non parlare dei suoi occhi, due pozzi blu intenso e le labbra rosse e sottili. È semplicemente perfetto.

"Va tutto bene?"

Sussurra girandosi a guardarmi, i nostri volti sono troppo vicini, posso sentire il suo respiro caldo sulla pelle. Annuisco prontamente senza riuscire a trovare le parole. Lui mi sorride dolcemente, mi accarezza una guancia, la sua pelle è ruvida e fredda, ma quel contatto è in grado di farmi diventare bollente in un istante. Mi sposto a guardare la tv non appena sento dei passi, è Bruce. Mi appoggia una mano dietro alla testa e la spinge verso le sue labbra per lasciarmi un bacio sulla fronte.

"Com'è andata a scuola?"

"Bene!"

Apro il pacchetto di patatine al formaggio, Morgan allunga la mano e la infila nel pacchetto per poi prendere qualche patatina tra le sue dita piccole e sottili. Alzo gli occhi al cielo e sposto il pacchetto più lontano dalla sua portata.

"Peter?"

"Doveva lavorare, vi manda un saluto"

Steve mi ruba qualche patatina così come Morgan, ma lui può farlo, gliene offro altre ma lui scuote la mano. Inizia un battibecco tra me e Morgan perché lei ne vuole altre, ma io le ho prese per me.

"E perché allo Zio Steve le dai?"

"Perché lui non è una zecca come te!"

"Avri non dire a tua sorella che è una zecca!"

Mi richiama Bruce. Mi giro a guardarlo, sta cercando di cucinare la cena. Lui tra tutti è il peggior cuoco, facciamo i turni per tutto. Per chi deve portare fuori la spazzatura, chi deve cucinare, chi deve pulire. Io e Morgan veniamo escluse dalla maggior parte delle mansioni, ci fanno fare altre cose, come apparecchiare e sparecchiare, sistemare la nostra camera o aiutare gli adulti a sistemare il giardino da tutti i giochi.

"Ti serve una mano?"

Mi alzo dal divano stanca di stare accanto alla zecca. Bruce scuote la testa mentre cerca di pelare un pollo, sul IPad c'è una ricetta per il pollo al forno, ma lui non sembra convinto di quello che sta facendo.

"Questa volta mi uccidono tesoro, non ho proprio idea di come si cucina un pollo"

Borbotta per poi grattarsi il collo, sorrido divertita e decido di dargli una mano. Sempre meglio che tornare da Steve, non che non mi piaccia stare con lui, ma ho paura di sembrare troppo strana. Non voglio fargli sapere che ho una cotta per lui, quando lui guarda Sharon. Che cosa ci troverà in quella donna. Bruce riesce a distrarmi combinando un casino con il pollo. Alla fine non sembra così male, e la famiglia sembra apprezzare abbastanza.

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