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Sussulto quando noto Jessie dall'altra parte del vetro che mi guarda. È dispiaciuto, pensa che non sia giusto ciò che mi hanno fatto. Il piano originale era quello di rubare la gemma della mente per riprendere gli esperimenti che gli Avengers hanno interrotto.

"Vuoi farti beffa di me?"

So che cosa vuole, leggo i suoi pensieri così facilmente. Mi alzo dalla specie di letto che mi è stato dato e cammino verso il vetro. Mi hanno sottoposto a qualche seduta di elettro choc, non ho proprio una bella cera, in più ho una catena pesante legata ad una caviglia, la pelle continua a squarciarsi e rigenerarsi. Oggi mi faranno dei test per capire i miei poteri, cercherò di nasconderne la maggior parte.

"Non mi chiamo Jessie. Mi chiamo Ian"

"Per un istante ho pensato volessi essere mio amico, invece mi hai avvicinata per derubare mio padre"

Prova pietà per me, mi da fastidio questa cosa. Non sono la povera Avri Stark, la ragazzina senza amici, triste e sola. Io sono piena di persone che mi amano per quello che sono, e non per la vicinanza agli Avengers. Non sarò mai sola e probabilmente è quello che tiene viva la speranza, mi troveranno e mi aiuteranno a tornare quella di prima.

"Preparati. Ti faranno dei test orribili. Vogliono sapere tutto di te, sei l'unico paziente sopravvissuto al momento. Ti faranno del male"

"Non ho bisogno del tuo aiuto, non ti pulirai il Karma così. Tu mi hai condannata a questo, e se morirò mi avrai sulla coscienza. Sarai un assassino"

Inizia a camminare verso la porta ma io lo seguo continuando a colpire i suoi punti deboli. Ian se ne va sbattendo la porta. Il rumore è così forte che rimbomba nella stanza svariate volte dandomi fastidio. Ancora una volta mi siedo in un angolo della stanza e cerco di pensare positivo finché non vengo portata nel laboratorio per fare i test. Iniziano con la rigenerazione dei tessuti, mi tagliano la pelle con un coltellino ma la pelle si rigenera in pochi istanti. Poi continuano con la forza fisica, la velocità, ed infine con i test cognitivi e di memoria. Li supero tutti. Tengo nascosto l'unico potere che non si può vedere, il controllo della mente. Torno nella mia cella ore dopo, sono spossata ed onestamente vorrei solo dormire. Mi siedo nel mio angolino tra il letto ed il vetro, ormai è diventato il mio pensatoio. Guardo il mio riflesso ho le occhiaie profonde e gli occhi rossi. Ho dei lividi all'altezza delle tempie dovute all'elettro choc, i capelli sporchi, la pelle ricoperta da un sottile strato di polvere e sporco. Non ho un buon odore. Appoggio una mano al vetro proprio sulla mia faccia per non guardare le mie condizioni. Il mio palmo si scalda a contatto con il vetro, diventa bollente, sempre più caldo finché non si espande una crepa nel vetro. Sposto la mano spaventata da questo potere, mi guardo il palmo ma non c'è alcun segno, ne rossore ne tantomeno sento il calore di poco fa. Forse un modo per uscire c'è, devo solo attendere il momento giusto, non voglio morire nel ghiaccio.

STEVE

Per la prima volta in tutta la mia vita sono felice di vedere Fury. Non che io abbia un antipatia per lui, lui ha occhi ed orecchie ovunque, sono sicuro che ci aiuterà a trovare Avri.

"Ce ne hai messo di tempo!"

Esclama Tony. Ogni giorno che passa è sempre più deperito. Ogni notte esce a cercarla, parla con degli Ex mercenari, con persone affiliate all'Hydra. Non smette mai di cercarla, lo sento entrare ed uscire con l'armatura.

"Non c'era campo. Mettiamoci al lavoro, voglio Avri a casa prima di cena. Le ho portato un regalino"

Indica un pacchetto rosa con un fiocco sopra. Lo appoggia delicatamente sul tavolo, dopodiché srotola una cartina sul tavolo. La ricordo perfettamente, sono le basi dell'Hydra nel mondo. Una in particolare attira la mia attenzione, l'ultima volta che ci siamo stati ho perso l'amicizia di Tony, e ho dovuto far congelare il mio migliore amico alcuni giorno dopo.

"La maggior parte delle basi dell'Hydra sono state distrutte, potrebbero aver ricostruito le strutture e via dicendo, quindi.."

"È in Siberia, nel video dice che l'aria è diversa che fa freddo. Gli altri bunker sono sparsi per l'Europa ed il clima è primaverile!"

Intervengo stanco di aspettare. Sono passati due giorni, non abbiamo fatto altro che aspettare, programmare. Bisogna agire o Avri morirà, verrà trasformata in un altro soldato d'inverno. 

"Non possiamo saperlo, e non possiamo sprecare le nostre forze per dare un occhiata"

Ripete Tony. È ancora furioso, mi parla solo se necessario ed in modo scontroso. Sicuramente ho perso la sua amicizia, ma è troppo preoccupato a cercare sua figlia per dare retta a me. Non smetterò di amare Avri, sopratutto dopo che ha detto di amarmi.

"E stare qui è più utile? Manda me e Buck o chiunque altro voglia venire a cercala con me!"

Cala il silenzio nella stanza. Fury sembra però a favore con me. Stare qui e on fare nulla aumenta le possibilità di morte per Avri. Gli esperimenti dell'Hydra sono violenti, non gli interessa se il corpo cede, voglio risultati positivi. Rendono le persone cattive, abbiamo l'esempio di Bucky e dei gemelli Maximoff.

"Pensaci bene, Tony, hanno tutte le attrezzature usate con i soldati d'inverno, sono capaci di sopravvivere come gli scarafaggi... lei è lì, ci metto una mano sul fuoco!"

Finalmente li vedo convinti. Tony sospira e poi annuisce. Fury organizza una squadra di assalto, mentre noi ci prepariamo psicologicamente. Non sappiamo che cosa ci troveremo lì dentro, se Avri è viva o se è già diventata un mostro. Tutto quello che so è che non ci andrò piano, non mi tratterrò ed ucciderò chiunque l'abbia sfiorata con un solo dito.

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