La dottoressa Raynor mi guarda annoiata, vengo qui da una settimana ma non dico mai nulla. Vorrei parlare ma le parole non escono, si fermano alla mia mente. Non so che cosa dire ed ho paura di risultare stupida. Tutti hanno avuto traumi ben peggiori dei miei, persino Morgan."Se vuoi che la terapia funzioni devi parlare. Sei in uno spazio sicuro, non ti giudicherò ma cercherò di aiutarti a rendere la cosa meno soffocante"
"Quale cosa?"
"Me lo devi dire tu, Avri. Cosa c'è che ti turba?"
Ultimamente mi viene chiesto molto spesso. Il professore Anderson ed io stiamo facendo passi avanti, a detta sua non penso più di voler uccidere gli avengers. Morgan però mi evita ancora, non scende mai se sente la mia voce o se mi vede dalle scale, sono tornata a scuola per gli ultimi giorni ma nessuno mi parla.
"La mia vita non è più la stessa. Non sono più io"
"Che intendi dire?"
Prendo un lungo sorso di tè freddo, gentilmente offerto dalla segretaria dello studio, ma solo per prendere tempo e mettere in ordine i pensieri. Mi sento molto a disagio ma so che è necessaria la terapia.
"Le persone prima mi salutavano, mi cercavano anche solo per gli Avengers. Adesso invece mi evitano, sono diventata quella strana. A casa invece hanno paura di me, Morgan ha paura di me. Ogni tanto penso che forse dovrei sparire. Prendere le mie cose ed andare in un posto dove non posso ferire nessuno"
"Non risolverai le cose scappando, Avri. Puoi cambiare scuola, puoi cercare di riconquistare la fiducia di tua sorella e quella della tua famiglia. Nulla è irrisolvibile, ti è capitato qualcosa di brutto e sei cambiata. Concentriamoci su come aiutare la nuova Ari e lasciamo quella vecchia nel passato"
Annuisco non troppo convinta. Il primo passo, secondo la dottoressa è quello di fine l'anno scolastico, avrò tutta l'estate per riconquistare Morgan e la mia famiglia.
"Voglio che impari ad esternare i tuoi pensieri ed i tuoi problemi. Se qualcosa non ti piace, devi comunicare alla tua famiglia se qualcosa ti fa soffrire o ti rende felice. La prossima settimana mi dirai com'è andata. Siamo d'accordo?"
Ti ritrovi ad annuire ancora una volta, la dottoressa mi saluta con un sorriso di cortesia e mi accompagna alla porta. Ad aspettarmi fuori c'è Steve, gli vado in contro con un sorriso per poi alzarmi sulle punte e baciare le sue labbra.
"Sono felice che tu sia qui. Possiamo andare dritti a casa? Non mi va di andare in giro"
"Sei sicura? Possiamo andare dove ti pare, ho portato la moto"
Scuoto la testa, lui annuisce un pò deluso e sale sulla moto dopo avermi aiutata a mettere il casco ed a salire in sella. Guida lentamente verso casa, come se volesse farmi godere il viaggio con l'aria fresca contro il viso. Andiamo dritti in camera mia, gli propongo di guardare un film e lui sembra contento della proposta. Stiamo semplicemente sdraiati a letto, con il ventilatore puntato in faccia. Il suo profumo è così intenso, alzo la testa verso le sue labbra e gli lascio un bacio più passionale. Steve non si tira indietro, anzi, mi accontenta in tutto.
"Sono davvero grata di averti nella mia vita"
Steve sorride, mi sposta i capelli dal viso ed unisce la sua fronte alla mia. È il gesto più dolce al mondo, è molto più che dirsi ti amo o baciarsi. Mi bacia dolcemente la fronte e mi culla con il suo respiro, canticchia una melodia triste che mi fa addormentare.
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Falling
FanfictionSteve non prova amore da tanto tempo, non vuole innamorarsi di un altra persona che se ne andrà. Passa le sue giornate ad allenarsi e a desiderare la vita degli altri. Ma qualcosa cambia, Avri è cambiata. Non è più la dolce bambina che gli chiedeva...