AVRISono in uno stato di paralisi del sonno, non riesco a muovermi ma sento tutto ciò che c'è intorno a me. È strano, ed orribile, è come se fossi paralizzata dalla testa ai piedi.
"Se non si sveglia non avrò più fondi"
"Il Barone ha superato il limite, che scempio e che spreco di soldi!"
"Voglio andare a casa... o da qualunque altre parte"
Mi accorgo che non sono voci, ma pensieri. Si accavallano ed in un attimo non capisco più nulla, è un brusio basso e fastidioso, come una pentola d'acqua che bolle o una zanzara che rimane ferma in un punto. Posso sentire ogni battito cardiaco, ogni respiro ed ogni rumore nella zona. Riesco a sentire diversi odori mischiati, come quello della pioggia, della muffa nelle pareti ed un misto di colonie, una più forte dell'altra. Sento il mio stesso battito cardiaco, ed il monitor che produce un fastidioso rumore meccanico. Mi libero dalle manette in un istante, sembrano fatte di carta. Apro gli occhi ma la luce è così forte che sono obbligata a richiuderli, ma riesco comunque ad orientarmi nella stanza.
"L'esperimento è avvenuto con successo, come ci aspettavamo. Raduna di nuovo la commissione, entro questa stasera"
Ordina il Barone con una nota di gioia nella voce. Riapro nuovamente gli occhi, sono in una cella diversa, fatta di vetro. Sono stesa su un lettino, con dei fili attaccati al mio corpo. Me li strappo via per poi alzarmi. Mi sento diversa, più forte. Mi guardo attraverso il riflesso del vetro, il mio corpo non è cambiato, non sembro uno zombie come tutti gli altri.
"Ora che avete ottenuto il siero perfetto... mi lascerete andare?"
Il Barone sogghigna, pensa che io sia tanto stupida quanto preziosa. Posso sentire ogni loro pensiero, ogni loro sensazione. Il Barone non ha paura di me, si sente al sicuro oltre al vetro protettivo, che secondo lui non riuscirò a rompere.
"Abbiamo appena iniziato, ma tranquilla, tra qualche giorno non ricorderai nemmeno come ti chiami"
Pensa di essere così scaltro, e potente. Ha vinto questa piccola battaglia, ma prima o poi abbasserà la guardia ed io ne approfitterò per scappare.
"Posso avvertire i miei genitori? Dire loro addio"
L'uomo assottiglia gli occhi e mi fissa attentamente, sospetta che ci sia sotto qualcosa. Ma si ricrede dicendo che non riusciranno mai a trovare il laboratorio, e che sono al sicuro. L'idea di mostrare agli Avengers il suo esperimento vincente non gli dispiace affatto, vuole mostrare a Tony cosa mi succederà.
"Ci penserò"
Se ne va con un sorriso vincente, ed una serie di progetti per registrare il mio addio. Mi siedo in un angolo della stanza e sospiro, ascolto i rumori intorno a me, sento il potere che mi scorre nelle vene e mi chiedo cosa ne penserà la mia famiglia della nuova me.
STEVE
Mi precipito nello studio di Tony, ho ricevuto un solo messaggio con scritto ci siamo. Ero sotto la doccia, mi sono vestito in fretta e sono uscito di casa. Avri però non c'è, l'unica cosa che trovo è il proiettore acceso e la squadra sembra provata da qualsiasi cosa abbiano visto.
"Allora?"
"Siediti"
Ordina Tony senza guardarmi negli occhi. Mi siedo a capotavola, proprio davanti allo schermo. Tony fa partire un filmato, la prima cosa che vedo è il Barone Strucker, stringo i pugni così forte da avere le nocche bianche. Dietro di lui ci sono alcuni scienziati ed infermiere, e stesa su un lettino c'è Avri. Si guarda intorno mentre il Barone spiega la procedura, prova a liberarsi dalle manette quando le mettono le flebo. Inizia ad urlare ed a piangere, ricordo il dolore nel momento in cui mi è stato iniettato il siero. Va avanti per qualche istante, poi Avri perde conoscenza ed il suo cuore smette di battere. Lo scenario cambia subito, ora Avri si trova in una cella di vetro, è seduta sul pavimento e guarda dritta nella fotocamera.
"Ehm.. hey sono stata rapita, è pessimo come inizio"
Sussurra per poi abbassare lo sguardo alle sue mani. È incatenata al pavimento con una cavigliera di ferro. Indossa un camice grigio ma nient'altro.
"Papà, ho sbagliato a tenerti tutto nascosto ma avevo paura di deluderti e di perdere Steve. Io lo amo, è quel tipo di amore che ti capita una volta nella vita, e che non avrò mai più. Ti ringrazio per tutto quello che hai fatto per me, per avermi adottata e resa la tua bambina, ti voglio bene 3000 e non te lo dico mai e mi dispiace"
Le si rompe la voce, si asciuga le lacrime e prende un respiro profondo. Mi si spezza il cuore nel vederla così, sorride e cerca di sembrare tranquilla ma so che è terrorizzata.
"Steve penso che tu sappia cosa devo dirti, e non è facile sapendo che mi state guardando tutti. Credo di essere innamorata di te, lo sono sempre stata. Non abbiamo mai avuto un occasione vera, ma i nostri primi due appuntamenti sono stati tragici e perfetti allo stesso tempo. Mi è bastato così poco per capire che ti amo. Mi va bene qualsiasi donna su questo pianeta, ma non avvicinarti a Sharon, non osare!"
Punta il dito contro la telecamera facendomi sorridere. Manda u messaggio a Yelena, a Pepper, Morgan, tutti i nostri amici, parla delle cose più buffe che ha fatto con loro e dice a tutti quanto ci tiene ed infine tocca a Bruce e Natasha. Qui si commuove più degli altri, fatica quasi a parlare e la cosa mi distrugge sempre di più.
"Siete i miei secondi Mamma e Papà, siete i genitori migliori che io abbia mai avuto, senza offesa per Pepper e Tony. Mi mancherete tantissimo, ma non è la fine. Non siamo in America l'aria è diversa fa più fre..."
Il video si interrompe. Rimaniamo tutti a fissare la sua espressione triste, finché Tony non spegne il proiettore. Non è più in America, fa più freddo. Mi pare quasi scontato dove sia, ed anche Tony sembra pensare alla stessa cosa.
"Che stiamo aspettando?!"
"Non sappiamo se sia lì, la Siberia non è New York, potrebbe essere ovunque sotto il ghiaccio!"
Interviene Bucky. Mi sembra così assurdo, nulla ci ha mai fermati ed ora ci blocchiamo al primo ostacolo che incontriamo. È Avri, io morire per lei, tornerei sotto il ghiaccio per altri settant'anni pur di saperla al sicuro e felice.
"Allora chiediamo aiuto a Fury allo Shield, non mi interessa. Avri è più importante!"
Cala il silenzio nella stanza, ma sono sicuro che la squadra mi darà retta, è troppo importante per lasciarla alla merce di quegli psicopatici. Mi chiedo solo che cosa troveremo e se la troveremo.
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Falling
FanfictionSteve non prova amore da tanto tempo, non vuole innamorarsi di un altra persona che se ne andrà. Passa le sue giornate ad allenarsi e a desiderare la vita degli altri. Ma qualcosa cambia, Avri è cambiata. Non è più la dolce bambina che gli chiedeva...