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AVRI

Guardo il mio corpo steso sul lettino, con i fili attaccati al mio corpo e con gli elettrodi sulle tempie. Fisso un punto indefinito della stanza mentre Jet continua a sussurrare che sono cattiva, che ucciderò tante persone e che ucciderò la mi famiglia. Mi si gela il sangue, chiudo gli occhi per un istante e quando li riapro sono nello spazio vuoto. Non so che cosa stia succedendo, ma voglio tornare a casa.

"Voglio tornare a casa, adesso!"

Urlo con tutta la mia forza. Mi sento così angosciata, mi formicolano gli arti ma non riesco a muoverli. So che il mio corpo si sta rigenerando, ma lo fa lentamente e la cosa mi crea molta frustrazione. E se mi seppelliscono? Poi come faccio ad uscire senza morire soffocata?

"Pensi che sia così facile? Il tuo corpo ha perso tutto il sangue, non immagini la fatica che sta facendo per rigenerarsi. Quindi adesso sta buona e goditi la vacanzina!"

"Non posso idiota, non lo capisci? Sono bloccata qui con me stessa, è l'incubo peggiore di sempre. La mia famiglia mi farà un funerale, metterà il mio corpo in una bara!"

Sto diventando pazza, urlo contro me stessa. La mia coscienza mi guarda annoiata, è così irritante. Dovrebbe avere il mio stesso umore, dovrebbe essere spaventata e confusa come lo sono io. Forse lei è la parte razionale delle due, aspettare e stare calmi è il suo piano.

"Ci dev'essere un modo per velocizzare la prassi"

"Non c'è. Puoi rimanere qui a piangere, oppure aspettare con dei bei ricordi. Perché non guardi la prima volta che hai chiamato Tony e Pepper mamma e papà? O il giorno in cui è nata Morgan. Il mio preferito è il giorno in cui Tony e Pepper ti hanno portata in spiaggia per la prima volta. Non avevi mai visto l'oceano e ti sei spaventata a morte!"

Scoppio a ridere ricordando com'è finita quella giornata. Pensavo che l'oceano volesse mangiarmi, sono corsa verso Tony, mi sono arrampicata sulle sue gambe e l'ho stretto forte. Da quel giorno mi sono sentita al sicuro come mai prima d'ora.

"Voglio tornare da loro"

Sussurro senza riuscire a trattenere le lacrime. Voglio mia madre, voglio Papà e Steve. Loro sarebbero in grado di farmi sentire bene, Nat mi accarezzerebbe i capelli dicendomi che andrà tutto bene, e Steve mi lascerebbe un bacio a fior di labbra. Mi mancano, voglio scusarmi e rimedire a tutto ciò che ho fatto.

"Tornerai da tutti loro, devi solo aspettare un altro pò di tempo"

Mi siedo nel mezzo del vuoto, forse la mia coscienza ha ragione e devo aspettare e stare calma. Decido di riguardare tutti i ricordi più belli nella mia mente e finisco per addormentarmi nel vuoto totale.

STEVE

Sposto il lenzuolo quando basta per guardare il suo bel viso. Sembra stia dormendo, ma so che non è così. Credo di non aver mai pianto tanto, l'ho vista crescere e diventare una donna bellissima, ed ora è morta. Non riesco a crederci.

"Voglio tornare da loro!"

Sussulto quando sento Avri parlare. La guardo attentamente, metto l'indice sotto il suo naso ed aspetto. C'è un flebile soffio che riaccende la speranza. Speravo che accadesse, ci ho sperato per gli ultimi due giorni.

"Tony!"

Richiamo l'uomo che è al piano superiore. Scende velocemente seguito da Bruce. Mi guardano per un istante per poi appoggiare lo sguardo sul corpo di Avri.

"Ha parlato, lei ha detto qualcosa..."

"Che stai dicendo.. Steve"

Bruce le copre il viso con il lenzuolo, come poco fa. Io lo afferro e lo strappo vi scoprendo completamente il suo corpo. Le gambe e le braccia hanno un colorito normale, e i due sembrano notarlo.

"Lei è lì da qualche parte... lei è lì sta cercando di tornare da noi"

"Smettila.. Steve smettila di dire cazzate lei è morta, sai che cosa significa morta?"

Tony si avvicina a me con rabbia, gli si spezza la voce e gli occhi gli si riempiono di lacrime. Abbassa lo sguardo per non farsi vedere da noi. Lo sento piangere, tutti lo sentiamo. Forse pensa che il suono della doccia o la musica alta possano mascherare il suo dolore, ma non è così.

"Pensi che dicendo così fermerai il funerale? Domani la seppelliremo, Steve, le daremo i nostri fottuti saluti dopo averla uccisa, quindi mettiti l'anima in pace!"

Sputa con rabbia, afferra il lenzuolo dal pavimento e lo posa sul suo corpo prima di andarsene. Devo essere sicuro che nessuno la tocchi, almeno finché non si sveglierà. Sono sicuro che lei c'è ancora e che tornerà, devo solo tenerla al sicuro fino a quel momento.

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