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Il male alla testa mi perseguiterà tutto il giorno, ne sono sicura. C'è un solo lato positivo in tutto questo, mi sveglio tra le braccia di Steve. Il suo profumo è così buono potrei respirarlo per ore. Si accorge che sono sveglia non appena mi muovo, socchiude gli occhi e mi sorride. Gli accarezzo le guance, hanno un filo di barba che mi pizzica la pelle.

"Lo so, dovrei tagliarla"

Sussurra con una voce sexy e roca che mi fa sciogliere. Per un momento penso che mi legga nel pensiero, ci troverebbe roba strana su di lui. Che amo l'odore della sua pelle, o che vorrei far sesso con lui in ogni istante della giornata. Lui però mi risponde ancora una volta senza che io dica nulla.

"Hai puntato lo sguardo sulla tua mano, significa che la mia barba ti pizzica"

"Posso fartela io?"

Propongo ironicamente. Lui però annuisce, ci alziamo dal suo letto ed entriamo in bagno. È molto pulito e profumato, mi aspettavo qualcosa di più maschile, ma è solo uno stupido stereotipo. Prepara la schiuma da barba poi mi spiega come muovere il rasoio. Si siede sul bordo della vasca e mi appoggia le mani sui fianchi delicatamente. Cerco di non tagliargli la pelle mentre passo il rasoio tra i peli corti. Sono più puntine, ma forse gli danno fastidio. La porta del bagno si spalanca con forza, sussulto e mi giro verso di essa. In piedi accanto allo stipite c'è mio padre, ci guarda con rabbia.

"Eccovi Romeo e Giulietta. Scendete di sotto, adesso"

Ordina con un tono acido. Se ne va subito dopo sbattendo la porta, giusto per farci capire meglio che è furioso. In questi giorni me ne sto approfittando, è vero, bacio Steve davanti a lui oppure mi siedo sulle sue gambe. Questa cosa non gli piace affatto, magari oggi si è svegliato male ed ha deciso di prendersela con noi. Finisco di radere Steve, anche se lui mi ripete più volte che finirò nei guai, non posso correre ogni volta che papino per lo ordina. Scendiamo al piano di sotto venti minuti dopo, sono tutti silenziosi e tesi. Non abbiamo fatto sesso, abbiamo solo dormito e doverlo spiegare mi mette a disagio.

"Che cosa c'è"

"Vediamo, vuoi la lista completa o il riassunto?"

Domanda Papà guardando prima me poi Steve. Nessuno dei due risponde, mi limito ad ascoltare l'ennesima ramanzina ed aspettare il momento giusto per fingere di essere dispiaciuta per essere stata me stessa con Steve e chiedere scusa.

"Avri stanotte hai dormito nella camera di Steve?"

È la Mamma a chiederlo, mentire a Papà è una passeggiata ma con lei è diverso. Lei è il poliziotto buono tra i due, ma quando si arrabbia è pericolosa, potrebbe anche cacciare Steve di casa ed è l'ultima cosa che mi serve.

"Non abbiamo fatto niente"

"Non è quello che ti ha chiesto tua madre, hai dormito nella camera di Steve oppure no?"

Interviene Bruce con un cipiglio. Annuisco confermando così la loro tesi, lo sapevano tutti che io e Steve abbiamo dormito insieme, è stata Morgan a spifferarlo, o almeno è quello che capisco leggendo tutti i loro pensieri. Mi giro verso la bambina, che ridacchia guardandoci.

"Sei una spiona, lo sai gli spioni che fine fanno?"

Esclamo andandole in contro. Ormai ha otto anni, dovrebbe smetterla di comportarsi da bambina piccola. È solo invidiosa perché tutti danno più attenzioni a me, ultimamente. Lei in cambio mi fa la linguaccia e ridacchia.

"Avri smettila, tua sorella non ha detto nulla, vi abbiamo visti tutti!"

La difende Pepper. È normale che voglia difenderla, lei è la piccolina che va difesa, ma finché Morgan verrà trattata come una bambina piccola, rimarrà una bambina piccola.

"Oh certo, la porta era chiusa ma ci avete visto tutti? Perché Morgan è entrata nella camera di Steve? Voleva frugare nei suoi cassetti come ogni volta, anche se le avete detto di non farlo!"

"Non è vero!"

Esclama Morgan con il muso lungo. Ora si metterà a piangere e farà la vittima, tutti si rattristeranno per lei e le faranno le coccole, mentre io finirò in punizione. Alle volte la odio, vorrei che non fosse mai nata.

"Sì invece, sei una spiona ed una ficcanaso!"

"E tu una sporcacciona, stavi facendo sesso con lo zio Steve.. ma pensavi che non ci fosse nessuno in casa!"

Spalanco gli occhi quando dice quelle parole, non avevo idea che Morgan sapesse che cosa vuol dire fare sesso. Probabilmente non lo sa, ma lo dice comunque. Fatto sta che non dice una bugia, e tutti se ne accorgono.

"Non sai nemmeno che cosa vuol dire!"

"Sì invece, è come giocare alla lotta ma per gli adulti. Sei una sporcacciona"

"Chiudi quella boccaccia senza denti!"

Gli adulti sembrano aspettare che io e Morgan finiamo di bisticciare, mio padre è semplicemente basito da quello che ha sentito dire da quella mocciosa. Steve è troppo imbarazzato per dire qualsiasi cosa, Bucky, Yelena e Thor mangiano come se non stesse succedendo nulla. Morgan continua a dirmi che sono una sporcacciona, mentre lei annusa le mutande di tutti ma è solo curiosa, mi sembra giusto.

"Smettila!"

Urlo quando non ne posso più. Sbatto un piede sul pavimento e stringo i pugni così forte che quasi mi fanno male i palmi delle mani. Morgan non ha affatto paura di me, mi guarda dritta negli occhi e ripete sporcacciona ancora ed ancora.

"Chiudi quella boccaccia o giuro che io.."

"Sporcacciona, sporcacciona, sporcacciona!"

La guardo intensamente, non vedo più la sua faccia sento solo la sua voce che ripete quella parola. Il corpo inizia ad andarmi a fuoco, la rabbia prende il possesso del mio corpo ed in un attimo Morgan è appiccicata al muro e mi guarda con terrore.

"Avri mettila giù!"

Le voci intorno a me sono ovattate, fisso Morgan negli occhi e ad un certo punto inizia ad urlare ed a piangere. Quel suono mi risveglia, capisco che la situazione è grave quando Morgan inizia a tossire e chiama la Mamma urlando. Tutti mi guardano scioccati, come se fossi un mostro, hanno quasi paura di me.

"Papà.."

"Steve portala giù, alla cella di contenimento"

"N-no Papà... aspetta io.."

Mi sento sempre più debole, la testa mi gira e le gambe mi cedono. Cado sul pavimento troppo stanca, sono senza fiato ed ogni fibra del mio corpo fa male. Steve mi prende il viso tra le mani, è preoccupato ma ha anche paura di me. L'ultima cosa che vedo sono i suoi occhi, dopodiché il buio.

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