Capitolo 5

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Centocelle, 4 novembre 2019

Il weekend lo passai letteralmente china su "La signora Dalloway", cercando le analogie tra la vita della nobildonna inglese e la mia; ne dedussi che sia lei che Septimus, l'altro protagonista del romanzo, fossero messi molto più male di me: alla fine avevo divorziato da un marito che non mi meritava, avevo uno spasimante molto acceso e uno psicologo dalle intenzioni poco chiare, ma tutto sommato poteva andarmi peggio.
<< Sembrano i compiti a casa per le vacanze che si danno al liceo >> mi prese in giro Laura, mentre ci preparavamo per uscire.
<< Ancora non ci credi che voglia solo essere il mio psicologo? >> indovinai.
<< Non importa troppo quello che pensa lui di te, ma cosa pensi tu di lui: e devi pensare che è Dante Mainetti, e che per qualche congiunzione favorevole di pianeti ti viene dietro! >> mi ricordò, perseguitandomi con quella tesi dalla mattina di Halloween.
<< Quanto ci scommetti che oggi alle 15 mi inviterà nel suo studio per analizzarmi e basta? >> cercai di tagliare corto.
<< E va bene, non insisto... Anche perché stasera comincia "Viva Raiplay" con Fiorello! >> esclamò allora, e cominciammo a saltellare e a lanciare gridolini come due adolescenti ad un concerto.
Erano passati otto anni da quando Rosario Fiorello aveva fatto il suo ultimo show su Rai Uno, dal titolo "Il più grande spettacolo dopo il weekend", ed Elena, Laura e io non ne perdevamo una puntata nel nostro appartamento di Piazza Bologna, tutti i lunedì sera.
<< Antonio mi ha detto che alla Panetteria Mainetti verrà organizzata una serata a tema. Chiara e le altre ragazze stanno addobbando la sala di bianco e blu >> le raccontai.
Mi dispiaceva non godermi la serata del debutto, ma sapevo che la puntata sarebbe stata caricata sulla piattaforma digitale Raiplay.
<< Una visione collettiva? Allora stasera veniamo anche con Elena! >> dichiarò la mia amica, facendo in modo che vivessimo lo stesso il nostro rito, anche se dovevo lavorare.

                                    ***

Da quando Antonio mi aveva parlato della serata a tema "Viva Raiplay" per festeggiare il ritorno di Fiorello sul grande schermo, avevo preparato diverse ricette di dolci e salati cucinati con prodotti tipici siciliani: arance, limoni, sarde, pomodori, cioccolato di Modica, fichi d'India; fortunatamente i fornitori dei Mainetti provenivano da tutta Italia e quindi avevamo ampia scelta.
<< Ma tu sei fan di Fiorello, sì? >> mi volli sincerare, mentre preparavo l'impasto dell'Arancione, un arancino siciliano, ma di dimensioni più grandi; l'interno, poiché c'era il sugo di pomodoro, colorava di arancione anche l'esterno.
<< È bravo, sì. Mi fa ridere >> replicò.
<< Io lo adoro! Pensa che quando eravamo studentesse universitarie, le mie amiche e io guardavamo "Il più grande spettacolo dopo il weekend" tutti i lunedì sera da novembre a dicembre del 2011! E l'ho visto anche ad aprile di quest'anno quando venne intervistato dalla Carrà nel suo programma "A raccontare comincia tu". Dicono che ci sia anche lei tra gli ospiti, è come se lo avesse spoilerato... >> gli raccontai, piena di entusiasmo.
<< Sei strana, tu. Hai un divorzio alle spalle e già ti spuntano intorno gli spasimanti, stai per stenderti sul lettino di uno psicologo e intanto ti entusiasmi per uno dei tuoi idoli... Un'altra si sarebbe chiusa in casa al tuo posto! >> constatò, squadrandomi da capo a piedi.
<< Ma io non sono come tutte le altre... >> ammiccai, mentre mi concentravo di nuovo sull'impasto.
Era il più strano dei complimenti che avessi mai ricevuto, ma stranamente mi fece piacere.

                                       ***

Alle quindici meno dieci mi presentai a Via Costantino Sabbati, dove si trovava lo studio di Dante.
Con una tensione alle stelle suonai al campanello. Senza dire una parola attraverso il citofono, mi aprì il cancello e io mi avventurai fino al portone interno; ringraziai che quella fosse l'ora in cui la gente o dormiva o guardava la televisione: se Dante non fosse stato uno psicologo rinomato, probabilmente il vicinato avrebbe pensato che ero la sua amante.
Per fortuna il suo studio si trovava al pianoterra: non appena vidi il suo nome sul campanello feci per suonare, ma lui fu più veloce di me.
<< Solo il postino suona sempre due volte >> scherzò, aprendo la porta prima che io potessi prendere qualsiasi iniziativa.
<< Ah, ah. Spiritosissimo >> commentai spiazzata da quella freddura.
<< Dai, entra... >> mi fece accomodare, mentre io mi guardavo attorno.
La cosa che mi colpì di più fu la quantità di libri, non perché dubitassi che fosse un uomo colto, ma perché a casa Lojacono non ce n'erano quasi per niente.
<< L'hai finito il libro? >> mi domandò, mentre ci accomodavamo nel suo studio.
Mi saltò subito all'occhio il lettino tipico di quelle situazioni.
<< No, non ti devi mettere lì. Non oggi almeno >> mi corresse infatti, indicandomi la sedia di fronte alla sua. Mi accomodai.
<< Oh sì. Ci ho fatto praticamente le chiuse >> risposi.
<< Cos'hai imparato? >> mi incalzò.
<< Che era incasinata, anche la signora Dalloway. Ma io mica sono disperata come lei! >> esclamai.
<< Però sei altrettanto emotivamente instabile. È per questo che ti voglio assegnare un altro compito: un ricettario >> ribatté.
<< Un ricettario? >> feci, stupita da quella nuova iniziativa che mi proponeva.
<< Sì, un ricettario online. Ogni sera dovrai scrivere una ricetta, come se fosse un diario, in maniera tale da avere un appuntamento fisso, che diventa una forma di stabilità >> mi spiegò.
Le sue intenzioni verso di me mi divennero ancora più oscure: anche se mi stava dimostrando di voler essere solo il mio psicologo, pensavo ancora che ci stesse provando con me.

                                     ***

<< E quindi fammi capire: sei andata da lui in un orario in cui tutti si fanno i cazzi loro, eravate soli nello studio e lui ti ha solo detto di scrivere una specie di diario online? >> fece Elena stupita, mentre ero al suo negozio a vedere i vestiti. Era al computer e scriveva sul suo blog "La voce di Centocelle": era una forma di giornalismo che coltivava nonostante sua madre e il suo ragazzo le dicessero che stava perdendo tempo.
<< Un ricettario, insomma una specie di blog. E poi cosa vi aspettavate che mi facesse, che mi sodomizzasse sul lettino? >> ribattei sarcastica.
<< E dai, lo sai che Laura, Fabiola e io vi shippiamo >> rispose ridacchiando la Castroni, mentre sceglievo tra un abito celeste e uno ocra.
<< Quello ocra. Fa più autunno >> aggiunse, sollevandomi da ogni dubbio.
<< Se è per questo lui stesso mi shippa col suo amico Marco. Ma vi siete dimenticati che ho divorziato da sei giorni? >> le ricordai.
Prima che Elena potesse rispondermi, Federico irruppe nel locale con tutta la sua bicicletta.
<< Ciao biondissima! Sei venuta a raccontare l'esperienza dallo strizzacervelli? >> esordì, con quel modo di fare da verme viscido di cui la mia amica non si accorgeva minimamente.
<< A me l'ha già raccontata. Ani, mentre tu la racconti a Fede, io ti cerco altri abiti di altri colori sempre autunnali, così hai più scelta... >> si congedò lei, sparendo sul retro del negozio.
<< Grazie... >> risposi, visibilmente a disagio di rimanere sola con il fidanzato della mia migliore amica, noto per provarci con me.
<< Allora, biondissima. Vuoi cominciare a raccontare? >> esordì, cercando di cingermi le spalle con un braccio, ma lo bloccai in tempo.
<< Senti, coso. Io ti posso anche raccontare, ma tu quel braccio lo togli e anche subito, altrimenti ci metto un attimo a dire a Elena che sei solo un rider spiantato che ha trovato l'America con la figlia di una negoziante. Allora, che vogliamo fare? >> lo sfidai.
Lui non fece una piega, e fortunatamente Elena tornò poco dopo.

                                      ***

Le venti e trenta arrivarono portando dentro la sala della Panetteria Mainetti un'emozione quasi religiosa: quando Fiorello comparve sullo schermo, accompagnato in macchina da Raffaella Carrà e Achille Lauro fino agli studi dove sarebbe andato in onda "Viva Raiplay", tutti i presenti, clienti e dipendenti, batterono le mani all'unisono; anche noi del forno uscimmo per assistere a quel momento, dopodiché, quando cominciò lo spettacolo, vennero accolte con altrettanta festa tutte le mie creazioni: l'Arancione, il Tortino di Sarde, i Muffin al Mix di Agrumi, i fagotti al pistacchio e cioccolato di Modica.
Fiorello spiegò che quelle che sarebbero andate in onda per la prima settimana di novembre erano solo anteprime, e che lo show vero sarebbe cominciato dal 13 novembre su Raiplay, di mercoledì, giovedì e venerdì.
Non appena tornai a casa mi sistemai, diedi la buonanotte a Laura mentre citavamo ancora le battute di Fiorello, poi mi chiusi in camera mia, presi il computer e cominciai la procedura per aprire il mio nuovo blog; ci misi un po' di minuti a decidere il titolo, poi vidi che le persiane erano ancora aperte e feci per chiuderle, ma prima mi soffermai sulla quantità di stelle presenti quella sera: allora pensai alle persiane, poi tornai al portatile e scrissi, senza esitazione, "Quante stelle ha il mio cielo".

Quante stelle ha il mio cieloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora