Capitolo 5 - Una donna, due fratelli.

1.8K 70 0
                                    

 -" Lady Whistledown è a conoscenza di qualcosa che vorresti dirmi, fratello?" La voce di Anthony era bassa, gutturale. Non le piaceva Corinne Corsen e di sicuro non era contento del fatto che la società londinese ora vedesse con malizia suo fratello e quella donna.

Benedict sapeva ciò che la scrittrice aveva esposto, ma fece finta di niente, alzando un sopracciglio.

-" No, Anthony. Vuoi che parliamo di qualcosa?"

- "Corinne Corsen, Benedict, non fare lo stupido. Hai intenzioni con lei? Ti hanno visto baciare la sua mano e parlarle a lungo all'Accademia e voci borbottano che avete addirittura passeggiato senza che lei fosse accompagnata da uno chaperon".

-" E' stata una sua idea. Io le ho consigliato di non passeggiare, ma abbiamo iniziato a parlare della collezione di quadri che ha nella sua dimora e sinceramente il tempo era già trascorso. Gli occhi avevano già visto e le voci stavano già mormorando. Non sto corteggiando la duchessa, non per ora. E' una donna incantevole con uno spiccato gusto per l'arte naturalistica e piena di valori saldi. Non ti nascondo che desidero rivederla per conversare, e se proprio mi va per ballare con lei. Ma di sicuro, Anthony, non sto pensando per ora di sposarla. Non la conosco, maledizione."

Il visconte si rese conto di essere stato troppo affrettato e aver avuto pregiudizi sulla donna. Non avrebbe mai pensato che potesse essere in grado di intrattenere suo fratello con ciò che più stava a lui a cuore, cioè la pittura. Ne era sorpreso e, non senza esserne un pochino intimorito, incuriosito dalla nuova figura.

- " Ho conosciuto la signorina Edwina Sharma, Benedict. E' una donna leale, giovane, con spirito materno. - desiderava rilassare la conversazione – Possiede tutte le qualittà che cerco in una futura moglie e ho deciso che inizierò a corteggiarla. Questa stagione devo completare lo sposalizio e lei mi sembra una donna all'altezza. Che ne pensi?"

Benedict non voleva esporre quello che veramente stesse pensando in quel momento e cioè che Anthony stava affrettando ciò che doveva venire da sé; doveva essere portato dal cuore e non spinto dalla mente. Doveva rifiorire dalle viscere e soffocarlo dalla voglia di vivere accanto alla ragazza. Doveva sentirsi suo e sentire lei sua. Il visconte di sicuro non percepiva tutti quei sentimenti verso Miss Sharma, data la poca conoscenza reciproca, ma soprattutto dato il discorso distaccato e finalizzato all'obiettivo che aveva appena dichiarato Anthony. Avrebbe tenuto sott'occhio la faccenda, essendo che la futura moglie, sarebbe diventata la nuova viscontessa. Si limitò a sorridere sommariamente e cingere con le sue mani le braccia del fratello.

- " E' meraviglioso che tu pensi al tuo futuro Anthony. Devi solo smetterla di pensarci così tanto." Alzò le spalle e si recò in giardino. Il confronto era stato vinto da lui.

D'altra parte, nella sua splendida dimora, Corinne si trovava davanti alla Regina, rimasta senza accompagnatori. Capiva che stava dando troppa attenzione a quella scrittrice. La parrucca viola della zia le infliggeva uno strano aspetto, quasi grottesco. O magari lei ne era intimorita.

-" Ho sentito che hai avuto il piacere di conoscere Benedict Bridgerton, il fratello del visconte, Corinne."

- "Sì, zia. E' una persona rispettabile."

- "Oltre a rispettabile, vorresti aggiungere qualche ulteriore aggettivo?"

- "No, zia , mi fermerei a questo." Si prese la gonna lunga lilla tra le mani, come una bambina, per darsi più coraggio. Sapeva che non aveva sbagliato in niente, ma si sentiva comunque a disagio.

- "Stavo pensando di organizzare un ballo tra qualche giorno, sai per introdurre meglio Miss Sharma alle famiglie locali, che ne dici?"

- "Penso che sia un'ottima idea, zia." Non le interessava affatto della nuova fanciulla-diamante. Doveva però ammettere che conoscere Miss Bridgerton e Lord Bridgerton le aveva migliorato la stagione e pensava che trascorrere una serata di ballo in loro compagnia avrebbe gioito al suo temperamento crepato dalla malinconia del suo ducato.

- "Mi dirai se questo Bridgerton, o ogni altro rispettabile signore, attirerà la tua attenzione, vero Corinne? Non dovrò scoprirlo dal pamphlet di quella Whistledown?"

-" Lo prometto, zia. Ma per ora rimango sul mio primo pensiero di non sposarmi. Ammetto che sia Miss Eloise Bridgerton che Benedict Bridgerton hanno confermato la tua rispettabilissima prospettiva sulla loro famiglia." Le aveva esposto le sue due uniche amicizie della stagione perché sentiva la profonda preoccupazione della regina di non conoscerla fino in fondo. Si aspettava che commentasse qualcosa al riguardo, ma non lo fece. Sorrise e le chiese di presentarsi al ballo del sabato sera. Corinne si inchinò in segno di riconoscimento e accettazione. Si ritirò dalla dimora della regina e mentre si stava recando a piedi verso la sua casa, inciampò in Lord Anthony Bridgerton. Stava imbrunendo.

-" Vostra Grazia, Corinne Corsen." la salutò abbassandosi la visiera del capello.

- "Lord Bridgerton..." Si inchinò la fanciulla. Era il primogenito; il visconte alla ricerca della donna da sposare. Era l'uomo che cercava il diamante.

-"Lei gira sempre senza chaperon?" Domandò sarcastico.

- " Ammetto, milord, che non somiglio alle donne che lei di solito frequenta. Forse sono migliore, o forse peggiore. Di sicuro non devo essere per questo giudicata. Buona serata." Gli chiuse la bocca con la risposta tagliente e affrettò il passo. Anthony rimase sbigottito e voleva chiedere spiegazioni o porgerle le sue scuse, in quel momento non capiva, ma di sicuro non desiderava mettersi contro la nipote della regina.

- "Miss Corsen, Vostra Grazia?". La chiamò, ma questa si dileguò veloce tra le stradine. Sentiva solo più il suo profumo. Gelsomino bianco. Dolce. Deciso. Caldo.

La cercò ancora con lo sguardo, ma non la ritrovò. Non sarebbe partito a rincorrerla, anche perché si stava recando dalla parte opposta e lei non era neanche chaperonata. Non era una grande idea.

Nel buio delle strade, un cappuccio veniva alzato per nascondere un viso paffutello sorridente.

Sapeva già di cosa avrebbe scritto nel prossimo pamphlet. Una donna e due fratelli: uno da lei affascinato; uno da lei odiato. Che cosa sarebbe successo nella stagione corrente?

Anthony mentre si incamminava verso la sua meta, cioè casa sua, aveva in testa solo un pensiero. Al prossimo ballo avrebbe parlato con Corinne Corsen.

La duchessa, vicina alla sua di dimora riusciva solamente a pensare che quell'uomo le faceva venire i brividi. Non di sconforto o di ribrezzo, ma di incompatibilità.

Conosceva la sua storia di libertino e conciliava quell'immagine al maschilista che pensava che egli fosse. Di una cosa era certa, voleva assolutamente stargli lontano.

Il visconte che voleva amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora