Capitolo 37 - Pall Mall porta sempre sorprese

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Per la prima volta dopo tanto, Lady Whistledown si stava tremendamente sbagliando. Anthony lo sapeva, mentre leggeva il nuovo pamphlet rilasciato settimanalmente da quel agente incognito. Lady Whistledown si sbagliava e questo significava solamente una cosa: non apparteneva alla famiglia Bridgerton. Difatti, se fosse stata Eloise, come molti tramavano, non sarebbe riuscita a tenere la bocca chiusa e avrebbe rivelato quello che era successo la domenica dopo il ballo tenuto ad Aubery Hall. Era stata una giornata magnifica e Anthony continuava a sorridere mentre stava rimembrando la freschezza di quel pomeriggio.

La sera prima, al ballo, era tormentato dal fatto di non esser intervenuto per aiutare Corinne. L'aveva vista in seria difficoltà quando Baron si era inginocchiato davanti a lei. Gli occhi sembravano spezzati da una fragilità indescrivibile. Violet, però, l'aveva ostacolato e la duchessa era salita in camera da dove non era più uscita fino alla colazione il giorno dopo. Erano tutti ovviamente preoccupati, ma Lady Bridgerton non voleva che i problemi personali di Corinne infestassero la sua famiglia, prima che la donna comprendesse se la sua vita fosse legata ai Bridgerton o intendesse viaggiare parallelamente. Il visconte la amava e i suoi cari lo sapevano. Si vedeva nei suoi occhi chiari come fosse rimasto ammaliato da lei e quanto si preoccupasse per il suo benessere. Violet doveva proteggerlo. Se Corinne avesse deciso di tornare da Baron? O se avesse intenzionato a rimanere zitella? Bisognava darle il suo spazio per capire. Era a un bivio e in questi incroci viene difficile scegliere la strada voluta. La donna aveva avuto ragione. Il giorno dopo, a colazione, Corinne Corsen era scesa vestita con un lungo abito color lavanda. I capelli, come era il suo solito, li teneva sciolti. Era arrivata nella sala da pranzo con passi lenti e titubanti: non voleva disturbare e non sapeva bene come domandare perdono per l'avvenimento della sera precedente. Sentiva che fosse stata colpa sua. Mentre entrava nella sala, i piccoli Bridgerton avevano già finito di mangiare, e si stavano lanciando di nascosto dei chicchi d'uva gialla. Violet Bridgerton discuteva con Daphne degli ospiti del ballo. Erano entrambe contente di come fosse trascorsa la serata e avevano ricevuto parecchi complimenti per l'allestimento della dimora e le pietanze offerte. Eloise era seduta vicino ai suoi fratelli minori, impegnata in una lettura. Benedict e Colin non erano presenti, forse stavano ancora dormendo dopo la serata o magari si erano già alzati da tavola. Anthony, visibilmente stanco, stava leggendo un giornale. Era a capotavola, nel posto più distante dall'entrata nella sala. Appena si avvicinò di più alla famiglia, i membri girarono le teste verso di lei. Anthony la alzò dal giornale e le sorrise. Così come fece Lady Bridgerton: Corinne apparteneva ai Bridgerton. Lo vide nelle pieghe dei capelli. Nelle spalle dritte e imperscrutabili. Lo notò nel portamento e nel sorriso affabile che emise.

-" Lady Bridgerton, Lord Bridgerton... Non so bene da dove iniziare a..." Il discorso sarebbe dovuto iniziare con le sue scuse.

-" Da quando in qua, ti rivolgi a me come Lady Bridgerton?" La viscontessa le mise le mani sulle spalle e la guardò fissa negli occhi. " Ti reputo come una delle mie figlie, Corinne." Continuò. " Chiamami Violet e non voglio sentire più quel appellativo da parte tua." 

Anthony si era alzato, avvicinandosi alle due donne.

-" E io per te sono Anthony. Penso che non sia tanto difficile, o sbaglio?"

Corinne negò con la testa. Aveva ancora una leggera emicrania che le stava offuscando i pensieri. Amava profondamente Anthony, ma la vista di Baron e le sue gesta l'avevano impietosita. Alexander aveva bisogno di aiuto e lei non sapeva come mai, ma si sentiva di essergli debitrice. Forse perché mentre lui la stava corteggiando, lei aveva goduto della vicinanza del visconte. Forse...

-" Vuoi mangiare qualcosa?" La voce di lui era vibrante, ma chiara. La scostò dai tuoi demoni.

-" Sì, grazie. Ho un leggero mal di testa."

Il visconte che voleva amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora