Capitolo 10-...rimane scoperto il re: Pall Mall e sorprese ad Aubery Hall

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 L'aria era rinfrescante, ma il sole non smetteva di illuminare la giornata. Si stavano raccogliendo tutti in giardino per iniziare ufficialmente la partita di Pall Mall. Lady Mary insieme a Violet Bridgerton li avrebbero sostenuti da sotto un gazebo, poco lontano dal campo dove erano già fissate le porte. Le mazze erano posizionate dentro un cilindro poco lontano dalla postazione delle due donne. I giocatori si erano raccolti attorno per iniziare a prendere le mazze. Tutti cercavano quella nera, ma nessuno la trovava. Curioso era il fatto che anche Anthony mancasse. I suoi fratelli capirono il nesso e si stavano già lamentando.

-" Ma l'ha di nuovo chiusa a chiave?"

- "Io nel suo ufficio non l'ho mica vista."

- "Che si muova solo a presentarsi, intanto quella mazza non lo aiuterà a nulla."

Corinne si divertiva a vederli tutti insieme così tesi, ma allo stesso tempo eccitati a iniziare. Daphne era senza Simon e gliene dispiacque, ma la presenza di Benedict le migliorava l'umore, soprattutto dopo la loro breve chiacchierata. Erano cambiati radicalmente: le battute erano più punzecchianti, i sorrisi più sinceri, il contatto fisico più fluido e l'ammirazione di uno verso l'altra non faceva che crescere. Eloise li studiò un poco, ma appena si rese conto che il primogenito non si stava palesando, si concentrò sul lamentarsi.

Edwina sembrava sperduta in quel gruppo. Era un pesce fuor d'acqua e senza Anthony al suo fianco percepiva di non appartenere a quella famiglia. Erano così diversi da lei...

Eccolo, vestito di un verde scuro, con il sorriso stampato sulle labbra e la mazza della morte in mano. Era così affascinante, così bello... Ricordò a se stessa di non stare a fissarlo a lungo, che non fosse un comportamento adeguato a una signorina e si ricompose. Lei aveva scelto la mazza rosa, in tinta con il suo vestito e Anthony le si affiancò.

Era tutto pronto.

Avrebbe iniziato Colin a giocare.

La concentrazione sullo sguardo dei Bridgerton era indescrivibile. Sembrava dovessero progettare macchinari, risolvere enigmi o combattere un drago a mani nude, o meglio dotati di una mazza. Erano tutti così presi dai vari colpi che dovevano calibrare. Corinne si divertiva a stuzzicare Benedict e ogni volta che toccava a lui o lo tirava dal frac scuro, o lo spingeva in avanti, oppure faceva versi pur di distrarlo.

Al contempo Benedict la prendeva in giro, le diceva che stava tirando da femminuccia e che il Pall Mall non facesse per lei.

Rimasero tutti senza parole vedendoli così affiatati, come se fossero cresciuti insieme, come se fossero stati fratelli.

Anthony ed Edwina, d'altra parte, mantenevano la delicata separazione tra i loro corpi; lui le consigliava dove e come tirare, mentre lei applaudiva a ogni colpo lui facesse, anche se fosse stato mediocre.

- "Benedict, non riuscirà mai ad arrivare fino a lì. La sua palla è malvagiamente troppo lontana. Chissà come ci è arrivata vicino a quel arbusto!"

-" Corinne, se non ricordo male ha sprecato un suo turno ad allontanare la mia palla dalla porta, al posto di indirizzare la sua verso la porta."

-" Mi dispiace, Milord, non lo rimembro."

- "Come tutte le donne, ricorda solo quello che le fa comodo, Vostra Grazia."

Era un continuo battibeccare tra i due. Anthony voleva solo vincere, ma avrebbe dovuto accontentare l'ospite, Miss Edwina, quindi cercava di lasciarle gli spazi migliori per aggiudicarsi le porte. Lei, però, non ne azzeccava una. Ma neanche mezza. Aveva poca forza nelle braccia e oltre a ciò sembrava si stesse annoiando.

-" Miss Edwina, le consiglio di tirare a ovest, così da riuscire nel colpo successivo a marcare direttamente la sesta porta."

-" Lord Bridgerton, molte grazie per la sua apprensione, ma temo che il caldo sia troppo forte per me; vorrei rinfrescarmi con le nostre madri, se non le dispiace."

Il visconte che voleva amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora