Capitolo 25 - Rischio

1.3K 45 12
                                    

Chiunque fosse passato davanti alla porta chiusa, avrebbe sentito gemiti compiaciuti. La pelle di lei fremeva ogni volta che veniva stuzzicata dalle labbra voluttuose di lui. Anthony si sentiva oltremodo gratificato. La baciava sul collo, sulle braccia, sulla nuca, sul viso, fino ad arrivare alla bocca, lasciando una scia di desiderio. Il vestito di Corinne era sul pavimento ed era rimasta con gli indumenti intimi. Il visconte, invece, era ancora vestito, con la camicia sbottonata a metà. Miss Corsen non si era permessa di denudarlo. Aveva saputo da Christine cosa volesse dire fare l'amore e come funzionasse l'atto, ma non si destreggiava appieno nella situazione in cui si era ritrovata. Era completamente sopraffatta. Le mani di lui, il respiro e le labbra non la lasciavano pensare, immettere aria nei polmoni e agire. Aveva solamente avuto la forza di spingerlo verso il muro all'inizio per bloccarlo, ma poi ne era rimasta soggiogata e non sapeva come ribattere. Emetteva versi di piacere, che continuavano a caricare l'uomo. Anthony riusciva solamente a pensare a quanto si sentisse bene. Era finalmente sua. L'aveva sognata, desiderata, immaginata mille volte nella sua testa, come un videocassetta rotta che si inceppasse su un'unica scena. E ora, si trovava lì finalmente a viverla. La realtà superava di gran lunga l'immaginazione. Il calore della pelle di lei e la fragranza di gelsomino che emanava lo rendeva ubriaco. Dopo alcuni baci più candidi sui seni e sul collo, era arrivato all'altezza dell'orecchio destro. Il respiro di Anthony emetteva un rumore diverso da quello di Alexander, più dolce. Corinne ricordò l'istante prima che il duca di Bufferl svanisse: le aveva sussurrato qualcosa allo stesso orecchio. Iniziò a sentirsi in colpa per il suo comportamento.

-" Corinne, non posso farti mia ora. Non è corretto, non lo voglio fare. Succederà tutto come deve." Concludendo la frase le girò il viso verso il suo. Con la mano sinistra le portò un ciuffo dietro l'orecchio e, dopo averla guardata, le diede un bacio sulla fronte.

Lei chiuse gli occhi e annuì. Non aveva pienamente compreso a cosa si riferisse, ma si sentiva sicura tra le sue braccia e non volle ribattere per non rovinare il momento.

La incoraggiò a vestirsi, così da poter rientrare all'evento senza destare sospetti. Anthony uscì per primo e dopo qualche minuto arrivò anche Corinne nella sala della ninfa. Diede le chiavi a Carlot e lo ringraziò, facendogli capire che avrebbe ricevuto un'attenzione per mantenere il segreto. Il ragazzo annuì compiaciuto.

Con dispiacere vide che Anthony era già ritornato al fianco di Edwina, dandole le spalle. Ripercorrendo le sale, cercava di contare mentalmente i minuti durante i quali si erano assentati per creare una scusa ragionevole con Alexander, che di sicuro l'aveva già cercata. Arrivata nella seconda sala, lo trovò intento a parlare con altri invitati. Appena la scorse, il duca si avvicinò e le diede un bacio sulla guancia sinistra.

-" Non ricordavo che profumassi di vaniglia e cuoio." Iniziò il discorso lui.

A lei si ammollarono le gambe. L'odore di Anthony era presente e si sentiva. Cercò di dissimulare la paura, facendo spallucce. Vedendola indifferente, Alexander iniziò a discutere con lei di come fosse soddisfatto di aver visto così tante opere in anteprima e di quanto intendesse donare. Corinne faceva finta di ascoltarlo, ma rivedeva la scena con Anthony, il quale era presente nella sua visuale, nella sala antecedente. Vedeva il suo profilo da sinistra; era intento anche lui a parlare con altre persone, ma sentendosi osservato, girò la faccia verso la donna, abbassando la testa in segno di saluto. Il suo viso non rifletteva nulla di percettibile; sembrava quasi che Corinne si fosse immaginata tutto e che non fosse veramente accaduto nulla. Alexander notò l'assenza di Corinne e finalmente le chiese dove fosse andata prima, in quanto pur avendola cercata, non l'avesse trovata.

-" Ricordi quel ragazzo, Carlot?" Domandò lei.

-" Sì, certo, è l'autore della Ninfa." Rispose lui.

Il visconte che voleva amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora