La serata del ballo era arrivata.
Corinne indossava un lungo abito verde menta con perline rilegate sulla vita. I guanti erano bianchi avorio e aveva lasciato che i lunghi capelli scuri le cadessero sulle spalle. Si sentiva genuina. La regina aveva spedito per accompagnarla sia all'andata, che al ritorno, una carrozza semplice, senza tanti fronzoli; non sembrava neppure regale. La duchessa ne rimase soddisfatta, visto che voleva solo trascorrere la serata in modo tranquillo, senza risaltare troppo. Era la serata di Miss Edwina Sharma e di sicuro lei non aveva nessuna intenzione di distogliere l'attenzione dal nuovo diamante della stagione. Appena entrata, venne presentata agli invitati. Le danze si fermarono. Gli occhi si alzarono e un inchino collettivo si propagò.
-" Avrei dovuto passare inosservata..." Bisbigliò a se stessa. Cercò con lo sguardo il viso severo della zia e appena lo scorse, in fondo all'ampio salone rettangolare, capì dal sorriso malizioso stampato in faccia che, oltre al diamante, Regina Carlotta si aspettava grandi cose anche dalla sua di serata. Cercò di non pensarci e non darci molto peso. Avrebbe solo voluto divertirsi. Insomma, era nella società londinese da qualche settimana e aveva fatto poche amicizie. Il ducato, oltre all'affare della farina, sembrava sopravvivere senza di lei e perciò, poteva dedurre che stava sprecando un periodo di tempo prezioso per la sua indole. Non sapeva bene cosa le stesse succedendo, forse era colpa del vino bevuto prima del ballo in solitaria, del caldo afoso o dello sguardo della zia, ma Corinne si sentiva svolazzante e vogliosa di partecipare attivamente a quel ballo. Iniziò a parlare velocemente con i vari invitati, finché si trovò davanti Lady Featherington con le sue tre figlie. Aveva sentito della morte del marito della donna e le porse il suo cordoglio. Dopo i basilari convenevoli, Portia presentò le tre figlie in cerca di marito, Prudence, Philippa e Penelope. Tutte e tre vestivano abiti sgargianti; Penelope indossava un abito giallo paglierino. Corinne si ricordava di aver osservato quanto male le si addicesse quel colore.
- "Vostra Grazia, le mie figlie sono tutte e tre debuttate in società, sa? Penelope quest'anno insieme a Miss Eloise Bridgerton. Non le trova oltremodo superbe?"
Sembrava quasi che dovesse sposarsele lei le tre Miss Featherington. Cercava di dissimulare l'imbarazzo, di uscire dalla trappola, ma si sentiva una mosca in una ragnatela, prossima al suo giudizio universale.
-" Miss Featherington, sono meravigliose. Si vede che sono cresciute da una donna ambiziosa, come lei. Le faccio i miei sinceri complimenti." La donna la stava innondando di domande. Quanto sarebbe stata in città? Stava cercando marito? E la cosa più importante, aveva fratelli da sposare? La situazione era insostenibilmente insofferente L'unica, oltre che lei, che sembrava patire l'incontro era Miss Penelope. La ragazza si fece piccola dietro la figura della madre e cercava di guardare da tutta un'altra parte. Le due sorelle più grandi, era brutto da ammettere, ma sembravano ebeti. Ferme con un sorriso finto in fronte.
-" Miss Featherington, penso che purtroppo devo disturbarla, perché vorrei domandare a sua Grazia, la duchessa Corsen, se avesse ancora qualche ballo disponibile per un povero artista come me."
Gli occhi chiari di Benedict erano un mare di salvezza. La duchessa accettò il primo e il secondo ballo con il secondo Bridgerton.
-" E' un incanto questa sera, Vostra Grazia!"
-"Oh, milord, non pensa di eccedere con i complimenti quando suo fratello, il visconte, sta ovviamente ballando con la dichiarata bellezza della stagione?"
- "Le bellezze, Vostra Grazia, non si dichiarano, si ammirano, si fanno segreti e si adorano in silenzio."
- "E' bravo anche con le parole, oltre che con il pennello, milord. Devo darne atto, mi ha affascinato la sua uscita."
- "Vostra Grazia,.."
- "Corinne, milord, può chiamarmi Corinne."
-" Allora, Corinne, lei può chiamarmi Benedict, o Vostra Grazia, se non le dispiace."
Mentre stavano ballando, entrambi risero di gusto. La scena venne vista e fotografata da più occhi; quelli di Whistledown erano attenti sia sul Visconte e Miss Sharma, ma sentiva in cuor suo che la duchessa Corinne Corsen avrebbe portato molte sorprese.
Benedict dopo il secondo ballo le chiese perdono, ma non voleva insistere troppo per non provocare ulteriori pettegolezzi. Corinne accettò il suo ragionamento, ma si rese conto che lui la stava portando a conoscere la famiglia.
-"Corinne, questa è mia madre, Violet Bridgerton."
- "Vostra Grazia, è un onore rivederla."
-" E' un piacere unico anche per me."
-"Corinne! Non ti ho vista da tempo!" Eloise le si gettò al collo, abbracciandola con cuore sincero. La famiglia Bridgerton rimase di stucco, soprattutto Anthony che stava ancora volteggiando sulla pista da ballo con Miss Sharma. Erano al loro terzo ballo, ma non stava più guardando il viso di Edwina, bensì stava cercando di scrutare da lontano ciò che stava avvenendo vicino a sua madre. C'era Corinne Corsen e doveva assolutamente parlarle per domandarle perdono.
Dopo che gli occhi interrogativi di Benedict, Violet e Colin passarono da Eloise a Corinne, quest'ultima prese la parola e iniziò a raccontare come la figlia fosse una gemma da scoprire. Un bocciolo di rosa che sarebbe diventata l'attrazione del giardino. Nessuno le credeva, ma non ebbero neanche il coraggio di dissentire. Eloise la ammirava. Il portamento, la voce, le parole usate: era indipendente, ricca di giudizio e strutturata. Le piaceva stare in sua compagnia e si scusò nel non essere più andata a incontrarla sotto l'albero, ma spiegò che il ritorno di Colin dalla Grecia, aveva portato lei a stare di più o a casa ad annoiarsi, oppure a stare in compagnia di Penelope.
Violet scrutava Benedict e Corinne, insieme sembravano brillare. Sembrava quasi che Anthony fosse passato in secondo piano con la sua voglia di sposarsi. Appena spostò lo sguardo, vide arrivare Daphne e il duca di Hastings, accompagnati da Lady Danbury e il piccolo Auggie.
-"Corinne..."
Ricordò quella voce, come quando ricordi la brezza presente nella tua giornata preferita dell'infanzia.
- "Maledetto Hastings!" Si girò e lo abbracciò con tutta se stessa. Era una vita che non lo vedeva
- "Sei sparito nel nulla dopo... Insomma, è da tanto che non ti vedevo."
-"Mi sei mancata anche tu" Il suo sorriso spigolato la fece sentire a casa. Era un vecchio amico ritrovato.
- " Ti presento mia moglie, Daphne Basset e mio figlio Augie Basset."
-"Sono diventata una Basset, ma ho il cuore di una Bridgerton." Daphne era di una bellezza rara. Affabile e dolce. Comprendeva perché la zia l'avesse scelta come diamante ed era felice che Simon l'avesse presa come moglie. Li guardava insieme ed erano sorprendenti. Il piccolo Augie assomigliava tanto a Simon. Chiese se potesse prenderlo in braccio e giocò insieme al bambino per un po'. La Regina Carlotta la vide nel seno di quella famiglia numerosa. Le stava proprio bene. Si dispiacque che avesse avuto un'infanzia e un'adolescenza piena di responsabilità. Prima date dal comportamento del padre e poi dalla vita data dal fato. Sì, sperava che fosse la stagione giusta per lei. L'aria felice e giocosa espansa nella famiglia Bridgerton si interruppe quando il Visconte si avvicinò. Passò uno sguardo di inchiesta verso tutti e poi si limitò a chiedere:
- "Miss Corsen, posso chiederle la gentilezza di questo ballo?"
La mente le diceva di no, il corpo non le rispondeva. Non poteva rifiutare un visconte. Non un visconte con la famiglia così gentile e unita. Non quel visconte.
- "Lord Bridgerton, con molto piacere."
La Regina rimase con il bicchiere alzato a mezza aria. Edwina Sharma si sentiva tradita e Benedict Bridgerton decise che avrebbe tirato un pugno dritto sulla guancia destra al fratello. Colin capì l'insofferenza e lo stava tirando per un braccio.
Lady Whistledown, beveva sorridente la sua limonata. Aveva ragione. Quella Corinne Corsen avrebbe dato una svolta all'intera stagione.
Mentre tutti erano sommersi dal proprio stato d'animo, la duchessa Corinne Corsen e il visconte Anthony Bridgerton, si trovavano uno di fronte all'altro, pronti a sentire l'inizio della melodia.
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Il visconte che voleva amare
FanfictionCorinne Corsen è la duchessa del Countershield. Nipote della regina e del re, è riuscita a mantenere il ducato sotto la sua responsabilità dopo la morte dei genitori. Una delle condizioni accettate per mantenere il territorio era di trascorrere alcu...