Capitolo 20 - Preparazioni in vista

1.2K 45 3
                                    

Anthony non aveva smesso di leggere quel maledetto Whistledown da quando Violet glielo aveva posto con un volto preoccupato.

-" Intende sposarsi, Anthony. Intende sposarsi e l'ultima volta che l'abbiamo vista, ti ha tirato uno schiaffo. Che cosa intendi fare per non perderla?" Lui aveva smesso di guardare la donna e si era focalizzato sull'articolo. Aveva solo sussurrato solamente:

-" Non so a cosa ti stia riferendo."

 In cuor loro, sia il visconte che Lady Bridgerton erano uniti da un senso di impotenza. Il primo dovuta alla scelta di trascorrere più tempo con Edwina. Aveva fatto un passo coraggioso, ma fallace, perché aveva allontanato più veloce di un uragano la donna che sentiva di dover e voler amare. Non solo la sua decisione l'aveva fatta soffrire, aveva anche espresso parole poco piacevoli ed era consapevole della ferita che aveva provocato nella duchessa. Corinne, pur disprezzando il comportamento del padre, era rimasta comunque legata alla figura che un padre dovrebbe avere. Lei, e lei sola, possedeva il diritto di denigrarlo; il visconte non l'aveva mai conosciuto e quindi doveva evitare di giudicarlo. Anthony aveva fallito, come amico e gentiluomo. Sia un ruolo che l'altro avevano contribuito a schernire la donna. Ora lei voleva sposarsi e di sicuro lui si trovava nella parte più bassa della lista. A meno che non esistesse una lista nera, allora il suo nome stava annotato lì sopra. Ne era sicuto.

Lady Bridgerton, d'altra parte, aveva compreso, appena aveva scorto la duchessa insieme a Benedict, che l'avrebbe voluta come nuora. Il portamento, il ruolo, ma sopra ogni altra cosa i suoi valori e il suo modo di essere erano perfetti per una Bridgerton. Calzava bene nella famiglia, adorava ridere, punzecchiare i fratelli maggiori, teneva loro testa ed era competitiva. Era una Bridgerton mancata. Si sentiva impotente di fronte all'allontanamento della donna da Benedict, ma appena aveva visto Anthony insieme a lei, nella sua testa era scattato qualcosa: Corinne Corsen era un'ottima persona a capo della famiglia Bridgerton. Il visconte doveva fare tutto ciò che stava in suo potere per sposarla. Aveva visto negli occhi del primogenito una scintilla che mai aveva scorto ogni qual volta la duchessa era nei paraggi. Era una fiamma mista di desiderio, ammirazione, commozione e attrazione che lei ricordava negli occhi di Edmund, quando erano insieme. Anthony l'amava. Non comprendeva come mai avesse scelto Edwina, che possedeva comunque grandi doti comunicative, ma si adattava poco alle situazioni, pendeva letteralmente dalle labbra del visconte e sembrava più un'accompagnatrice, che una donna capace di mantenere una casa; soprattutto una così numerosa come la sua. Avrebbe dovuto fare qualcosa; anche con Daphne il suo zampino era stato essenziale. Non avrebbe potuto fallire o la vita di Anthony sarebbe caduta in rovina miseramente. Dopo avergli dato l'articolo, girò i tacchi e si diresse verso la camera di Benedict. Doveva far partire il suo piano. Non era convinta che il secondogenito accettasse, ma il fine giustificava i mezzi e lei necessitava di ogni aiuto possibile per convincere la testa dura del primogenito a lasciarsi invadere dall'amore. Bussò alla porta e sentì un grugnito. La aprì ed entrò.

-" Ciao Benedict."

-" Madre, buongiorno. Dormito bene?"

-" Certo, grazie. Tu?"

-" Il caldo inizia a darmi noia, ma comunque non mi posso lamentare. Avevi bisogno?"

-" Hai letto l'ultimo Whistledown?"

-" Non sono come voi, donne, così attratto dagli pettegolezzi, madre." Sorrise sarcastico.

-" Avresti dovuto leggerlo, Benedict." Il tono serio di lei lo lasciò un attivo perplesso. Di sicuro non presagiva nulla di buono e pensava a qualche peripezia della sorella Eloise.

-" Che succede?"

-" Si tratta di Corinne..."

-" Le è successo qualcosa?" Se prima si trovava seduto comodo su una poltrona, al sentire il nome della duchessa era saltato in piedi allarmato.

-" No, Benedict. Di sicuro non te l'avrei detto così. Capisco quanto tu ci tenga a lei. Come a Daphne e a Eloise...". Violet sentiva il legame affettivo tra i due. Lo percepiva come puro, immacolato dalle stupidità mondane che di solito macchiavano la dignità di una donna. Loro, invece, erano stati abbastanza maturi da fermarsi prima.

-" Quindi?" La incoraggiò lui.

-" Sembra che abbia dichiarato alla regina di voler trovare marito in questa stagione. In pratica ha aperto la caccia al titolo di Duca e la società è in fermento."

Benedict la guardò e comprese. Erano entrambi preoccupati per Anthony. Non erano a conoscenza di cosa fosse accaduto tra i due nel Countershield, ma gli incontri che si erano presentati negli ultimi giorni dimostravano un freddo distacco.

-" Come l'ha presa lui?"

-" Mi ha dichiarato di non sapere a cosa mi stessi riferendo, quando gli ho suggerito di non perderla, ma non ha smesso di fissare quel Whistledown."

-" E' ferito e orgoglioso. Dobbiamo fare qualcosa."

-" Per questo sono qui."

-" Hai già in mente un piano?"

-" Sì, ma ho bisogno di te. Promettimi che farai tutto quello che ti dirò."

-" Non posso farlo prima di sapere a cosa stai pensando, madre. Potresti obbligarmi a girare nudo per le strade e sinceramente non sono in vena adesso." Entrambi sorrisero, ma subito dopo Violet lo incalzò:

-" Promettimelo, Benedict."

-" Lo prometto."

Così Violet raccontò al secondogenito cosa avrebbe dovuto fare per raggiungere l'obiettivo. Anthony doveva aprire gli occhi e vedere ciò che avrebbe potuto perdere.


A molte strade di distanza, Corinne stava scegliendo il colore lavanda per il suo primo ballo da ospite. Il secondo step dichiarato nel piano era quello di preparare e ospitare uno dei più entusiasmanti balli che la società londinese potesse mai testimoniare. Molti desideravano vedere il suo castello, da quando l'avevano incontrata e avrebbe dovuto soddisfare la loro curiosità. Il sabato successivo il Countershield avrebbe aperto le sue porte agli occhi indiscreti di Lady Whistledown. Aveva invitato anche Siena, ma la donna aveva declinato l'invito. Lei con un evento di così grande importanza di sicuro non aveva nulla a che fare. Corinne aveva cercato di convincerla, ma non c'era stato verso. Il secondo passo del piano, avrebbe dovuto affrontarlo da sola e si sentiva più viva che mai.



Nota dell'autrice:


Ciao! 

Un ballo nel Countershield. Cosa pensate abbia in mente Violet e come pensate che andrà  il piano di Corinne e Siena?


Alla prossima

-Eprouve

Il visconte che voleva amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora