Capitolo 40 - Le emozioni prima delle sfide

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Se la celebrazione era stata un tripudio di emozioni, il ricevimento era da incoronare come esplosione di felicità. I bambini scorrazzavano ovunque nei giardini di Aubery Hall: schiamazzavano, ridevano, giocavano a nascondino e si divertivano a infastidire gli adulti. Questi ultimi erano incentrati a bere alcolici, danzare, osservare gli atteggiamenti di tutti e in particolare dei due neo- sposini. Lo sguardo di lei era una sinossi di pace e gratitudine. Il suo sguardo incontrava quello del nuovo duca di Countershield e chiunque poteva rendersi conto che erano fatti uno per l'altra. Seduti al tavolo, lui le baciava la fronte, mentre lei socchiudeva gli occhi e sorrideva. 

-" Finalmente sei mia, Corinne Corsen."

-" Sono stata tua dal momento che ti ho visto, ma non mi ero resa conto."

-" L'importante è esserci adesso." E le baciava le labbra, in modo candido e genuino. Voleva che lei si sentisse amata e desiderata.

-" Vuoi danzare?" 

-" Anthony Bridgerton, duca di Countershield, che domanda è mai questa? Noi dobbiamo danzare, altrimenti qui nessuno inizia a divertirsi."

Così si recarono sulla pista da ballo e i musicisti iniziarono a intonare un valzer. Era una canzone piumata, soffice e splendida. Loro volteggiavano in cerchio, sorridendo uno all'altra e sperando che l'attimo non finisse mai. Ma si concluse dopo poco, per permettere a tutti di sentire la loro stessa leggerezza. Gli invitati erano entusiasti: era il matrimonio della stagione e con esso questa si sarebbe conclusa al meglio delle aspettative: c'erano stati scandali, sorprese, disperazioni e pettegolezzi prontamente raccontati da Lady Whistledown. Ed eccola lì, ferma vicino al tavolo dei dolci a osservare la luminosità del tramontare della stagione. Neanche questa volta aveva ricevuto proposte di matrimonio, ma poco le importava: stava diventando ricca e il suo potere di influenzare la mondanità le piaceva. 

Che cosa vuole lui da me? Si interrogò appena vide arrivare lo sposo nella sua direzione: la stava puntando.

-" Miss Penelope Featherington, permette un ballo?" L'amica di sua sorella era dimagrita parecchio nell'ultimo anno. I seni erano più voluttuosi, il viso più elegante, il sorriso più deciso. Non che prima non fosse una bella ragazza, assolutamente, ma Anthony, grazie alle osservazioni della moglie, notò effettivamente come Penelope stesse sbocciando. Di sicuro la prossima stagione farà furore. Ricordava Anthony il pensiero sussurrato da Corinne al suo orecchio, prima di invitarlo a danzare con lei, per ricordare a tutti che Penelope Featherington era una bella persona, da guardare con rispetto. Effettivamente gli sguardi seguivano i movimenti dei due sposi, fino ad arrivare alla figura della ragazza, impacciata a rispondere affermativamente alla richiesta di ballo. La famiglia Bridgerton condivideva la decisione della nuova capa della famiglia: la duchessa Corine Catherine Bridgerton, nata in Corsen. Alla duchessa piaceva nominarsi in quel modo. Le piaceva l'intervallo dato dal cognome Bridgerton tra i suoi nomi e il cognome che aveva avuto fino a poco tempo prima, tutti inizianti con la C. Le piaceva e spesso se lo ricordava. Sei una Bridgerton ora. Rendili fieri del tuo portamento. E così fu. Al matrimonio si era impegnata a conversare attivamente con tutti, chiedere se fosse tutto di loro gradimento, ridere agli scherzi fatti e ribattere alle cattiverie velate su Anthony, libertino della città ormai soggetto al guinzaglio che il matrimonio gli aveva messo al collo.

-" Duchessa Bridgerton, ti sta bene questo cognome, lo sai?" La zia le si parò davanti, con la sua parrucca bianca, ornata di rose rosse.

-" Grazie zia, è anche merito tuo tutto questo."

-" Non te ne pentirai del tuo futuro, duchessa. Ma ti devi preparare. Il tuo ruolo richiederà energie."

-" Mai stata pronta." La regina annuì, prima di recarsi da Lady Bridgerton e Lady Danbury, alle prese con il miglior brandy della loro vita. Inutile aggiungere che al calare della sera, le tre donne si dimenticarono di aver trascorso più della metà della loro vita e si divertivano a danzare senza ritegno.

Il visconte che voleva amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora