Capitolo 38 - Preparativi del matrimonio

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Corinne stava seduta in salotto. Fissava l'anello che indossava all'anulare destro. Era incantevole. Più lo osservava e più il cuore strepitava di gioia. Avrebbe sposato l'uomo della sua vita. Lasciò cadere la testa all'indietro e si accomodò, chiudendo gli occhi. Inspirò ed espirò profondamente per un paio di volte.

Mamma, spero che tu veda dove sono. Chi sono, cosa sto facendo, cosa farò e come lo farò. Spero che tu approvi le mie scelte, ma soprattutto spero che lui ti piaccia.

Lo aveva pensato più volte negli ultimi due giorni, da quando Anthony si era inginocchiato davanti a lei. O meglio dire, dietro. Si era più volte fermata per domandarsi se la defunta duchessa avrebbe accolto il nono visconte Bridgerton con affetto e cordialità. Corinne non aveva alcun dubbio: sarebbe andata così. 

Il giorno dopo la proposta, Corinne aveva raccolto tutti i suoi collaboratori a Londra, tra i quali figuravano Eugenio e Miss Christine Gambit e li aveva fatti sedere. 

-" Ho una notizia da annunciarvi. E' una cosa bella, però comporterà molte decisioni. Ma prima partiamo dalla notizia. Beh, ho ricevuto una proposta di matrimonio e ho già accettato." La maggior parte del personale non era a conoscenza del legame affettivo tra la duchessa e il visconte, pertanto ne furono entusiasti, stupiti e applaudirono con schiamazzi. Miss Gambit si avvicinò a Corinne, seguita da Eugenio, e la abbracciò.

-" Il visconte è una brava persona. Sono felice per te, ragazza mia." Dagli occhi di entrambe sgorgarono lacrime di sollievo. Le assistenti giovani, al sentire chi fosse il fortunato, iniziarono a sorridere sotto i baffi, contente di avere il loro bel vedere a lavoro. Lo scapolo più ambito di Londra non sarebbe più stato scapolo; di sicuro forse sarebbe rimasto ancora ambito.

-" Grazie, Christine. Questo però ridefinisce parecchi ruoli nella casa. Al momento non abbiamo deciso come suddividere il personale per mantenere l'organizzazione pulita ed efficace, però intendo affrontarla con Anthony al più presto possibile. E' certo che non intendo lasciare senza lavoro nessuno di voi. Siete stati instancabili e mi avete resa la persona più fortunata del mondo nell'avervi con me. L'unico ruolo che so di poter già decretare è quello di Miss Gambit, che diventerà la governante della famiglia. E per ora, è tutto. Vi ringrazio." 

Appena tutti si mossero per lasciare libro il salotto, Corinne chiese a Eugenio di rimanere per una breve discussione.

" Vorrei chiederti un favore, se non ti risulta troppo pesante. Sai che, insomma, all'altare sarei dovuta essere accompagnata da mio padre. Ma questo non è possibile. - L'uomo annuì e alzò le sopracciglia in segno di sorpresa per la richiesta - Per questo vorrei che mi accompagnassi tu. Voi siete la mia famiglia e penso che tu sia la persona più adatta."

Eugenio le strinse le spalle. Era la prima volta che si prendeva la libertà di farlo.

-" Sono soltanto un collaboratore. Sappiamo entrambi che ci sono gerarchie e sono sicuro che troverai un'altra persona più adatta alla funzione. Dopotutto, ora fai parte anche della famiglia Bridgerton." Corinne accettò, non senza insistere. Dopo un momento di sconforto si ridestò decisa a chiedere a Benedict: sarebbe stato perfetto. 

Arrivata a Bridgerton House, si accorse di aver molte informazioni da definire con Anthony. Dove avrebbero vissuto insieme? Come avrebbero fatto con i territori? Uno di loro avrebbe dovuto abbandonare il proprio? 

-" Corinne, che piacere rivederti!" Lady Bridgerton era stata molto attenta a chiederle come avrebbe voluto che si svolgesse la cerimonia. Le aveva domandato che colori avrebbe preferito che fossero inclusi, le aveva chiesto con discrezione se avesse voluto un aiuto per la scelta degli indumenti della prima notte di nozze. Aveva svolto il ruolo di madre anche con la sua futura nuora. Miss Corsen aveva apprezzato. Ora, seduta nel salotto dei Bridgerton, doveva ricordarsi spesso che quella casa sarebbe diventata sua. Da lì a una settimana avrebbe preso il posto di Violet nella gestione della casa e dei cognati. Le sue opinioni avrebbero avuto molto peso nell'amministrazione dei conti, nell'organizzazione degli eventi della casa ma soprattutto nei futuri matrimoni dei fratelli di Anthony. Al solo pensiero di poter torturare Benedict con l'argomento, iniziò a sorridere da sola. Violet aveva fatto accomodare la duchessa e aveva chiesto che fosse servito il tè. 

Il visconte che voleva amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora