Era tutto pronto per l'inizio della celebrazione. Corinne era testa: non lo era mai stata così in vita sua. Non si era sentita così fragile e forte nello stesso momento. Stava per diventare la moglie del duca di Countershield, Anthony Bridgerton. Sua zia si era adoperata a unire il viscontado al ducato e permettere ai due novelli sposi di non trovarsi davanti all'ardua decisione di abbandonare i propri territori. Ora Il ducato di Countershield conteneva anche i possedimenti appartenenti al viscontado di Anthony. Era stata una saggia decisione e tutte le parti in causa si erano espresse favorevolmente all'unione. Era diventata quindi un'unione di anime, di territori e di futuri. Corinne era dietro la porta che si sarebbe aperta a breve per permetterle di attraversare la chiesta e prendere posto accanto ad Anthony. Sarebbe stato il suo posto per la sua intera vita; grata, emozionata, eccitata, impaurita, incantata. Sentiva tutti i sentimenti insieme e poi ognuno in fila, quasi dovessero esprimersi al massimo della loro percezione. Benedict non stava emettendo un rumore. Aveva gli occhi lucidi, le spalle larghe e dritte, lo sguardo rivolto verso l'entrata della chiesa: fiero. Si era vestito con un blu mare che gli risaltava lo sguardo tagliente, ma dolce. Era un testimone di nozze davvero invidiabile e un accompagnatore perfetto. Non le aveva messo pressione, le aveva anche girato la fiaschetta con il brandy per alleggerirle il nervosismo. Le aveva detto più volte di quanto fosse felice di essere lì, di accompagnarla all'altare; le aveva sussurrato quanto fosse bella e quanto si sentisse grato che lei sarebbe diventata la nuova duchessa della famiglia. E Benedict aveva ragione: Corinne era bellissima e si sentiva in questo modo. Aveva lasciato i capelli sciolti; li aveva però arricciati e la parte superiore della chioma l'aveva raccolta dietro, permettendo a due ciocche di caderle sui lineamenti del viso. Aveva inserito un sottile diadema formato da stelline davanti. Il trucco non era appariscente, ma rendeva la sua pelle opaca, quasi come quella di una bambola. Il rossore delle guance le davano la nota di regalità che ereditava. Era una delle spose più belle che il mondo avesse mai visto; non solamente perché lo fosse, bensì perché a quel matrimonio fossero arrivati tutti con fatica. Ed ecco che le porte si spalancarono. Benedict le strinse il braccio destro con fermezza, quasi a ricordarle sia di partire che non l'avrebbe lasciata cadere o svenire. Era in dong dell'inizio. L'arpa aveva iniziato a suonare, il violino si era messo ad accompagnare la melodia e i piedi dei due si azzardavano a muoversi; lenti, sinuosi, capaci verso la meta. Anthony era fermo con le spalle dritte, come suo fratello, intento a guardare l'altare. Nella sua testa si stava chiedendo di non svenire, vomitare o impallidire davanti alla sua futura sposa. Con l'occhio sinistro vide l'espressione di stupore sulla faccia della regina e temette ancora di più per le sue gambe, che iniziarono a tremare più velocemente. Doveva vederla, sentirla, saperla al suo fianco e poi tutto si sarebbe concluso per il meglio. Quell'attesa lo stava facendo impazzire. Il vestito nero pece gli sembrava troppo stresso, troppo rigido, troppo tutto. Non desiderava sudare, ma dentro di lui il cuore pompava all'impazzata. Maledizione Benedict accelera o dovrete assistere al mio funerale oggi. Era semplicemente in balia delle stesse emozioni che tormentavano la sua sposa. Sentiva i passi dei due. Toc. Toc. Toc. La musica non li nascondeva completamente. O era il suo cuore? Chi lo sapeva! Dovevano solo muoversi ad arrivare davanti all'altare. Il sacerdote sorrideva dietro alle sue spalle. Sentiva di doversi girare. Basta, non riusciva più a stare immobile e a tremare come un cane impaurito. E si girò nel momento preciso nel quale Corinne salì sul gradino al suo fianco. La mano di Benedict si ritrasse e il fiato di Anthony morì. Erano due paia di occhi che amoreggiavano davanti all'altare, in blasfemia. Non esisteva più nulla, né la loro famiglia, né la regnante, né il sacerdote, né il luogo. C'erano loro lì e avrebbero acconsentito a qualsiasi richiesta per rimanerci.
- "Cari fratelli e sorelle,
Ci troviamo qui riuniti per unire nel sacro vincolo del matrimonio la Duchessa del Countershield, Corinne Catherine Corsen e l'ex nono visconte Bridgerton, d'ora in poi Duca del Countershield, Anthony Bridgerton.
Se qualcuno di voi avesse obiezioni al riguardo, le dica ora o taccia per sempre."
Il silenzio rombava nel petto dei due; volevano essere marito e moglie. Volevano vivere velocemente quel momento, perché per loro l'attesa era un supplizio.
- "Può andare avanti." Ordinò la regina. Corinne le fu grata.
La celebrazione continuò e i peli dei due erano rizzati in cerca delle emozioni dell'altro. Durante l'omelia, mentre il sacerdote si incartava nell'importanza della fedeltà nel vincolo matrimoniale, Anthony non riuscì più a trattenersi e girandosi verso la sua futura sposa le sussurrò:
-"Sei bellissima."
-" Ti sei visto, Milord?" Le rispose lei con il sorriso sulle labbra.
-" Sei mia." La guardò lui con malizia.
-" Non ancora e neanche nel prossimo futuro se non stai zitto." Lo ammutolì lei.
In effetti il parroco cercava di richiamare l'attenzione dei due con vacui colpi di tosse.
-" ...Sicché non sono più due, ma una sola carne. L'uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto." Così si concludeva il sermone.
I partecipanti si alzarono, in attesa delle promesse.
Iniziò Anthony, titubante. Era vulnerabile. Come dire a tutti quello che lei significasse per lui? Era vita ed era morte. Era luce ed era tenebre. Aveva scritto qualcosa, insieme a Benedict. Ora doveva solo ricordarselo.
-" Davanti a tutti voi, qui, io prometto di essere fedele, di amare e onorare te, Corinne Catherine Corsen fino alla fine della mia vita. Ma solamente davanti a te, Corinne, io mi prostro come tuo più umile fedele, come tuo aiutante, amico, fratello e devoto marito. Voglio essere l'inizio e la fine di ogni tua giornata. Voglio essere l'inizio e la fine di ogni tuo sogno nella notte. Sarò il tuo futuro nel bene e nel male e voglio che tu sappia che sono legato a te con la mia mente, con la mia anima, con il mio cuore e con il mio corpo da quando sfrontatamente ti hanno presentato all'inizio della stagione. Io, ligio delle regole, sono rimasto impaurito e affascinato dal tuo sguardo fiero. Sono tuo, ora e sempre, Corinne Catherine Corsen e voglio che tu diventi mia moglie." Prima di infilarle la fede, Anthony desiderava spezzare l'aura di Baron dalla duchessa; perciò si inginocchiò e baciò il suo ventre. Lei si commosse.
Una volta alzato e infilato l'anello, fu la volta di Corinne:
-" Per anni non ho avuto una famiglia di sangue che mi sostenesse. Ho avuto una famiglia di fatto; ma in pochi mesi, nel seno della tua famiglia ho sentito finalmente di appartenere a qualcosa. Gli occhi tuoi mi hanno resa soggiogata, ammaliata, amata. Mi hai saputo incoraggiare, spingere, strigliare nei momenti perfetti per farmi avanzare e superare gli ostacoli a me presentati. Hai solo sbagliato un momento, quando mi hai chiesto di sposarti, non perché non fosse perfetto, ma perché mi hai sorpreso. Io che non sono mai rimasta senza parole, in quel momento non riuscivo a ragionare, trovare ed emettere suoni e sillabe. Tu, Anthony Bridgerton, sei il mio alpha e il mio omega. Sei la persona alla quale voglio raccontare tutto, e dalla quale non voglio mai nascondermi. Sei l'inizio della mia poesia che si chiama vita e so che insieme a te, essa avrò una nuova meravigliosa melodia. Ti amo."
Non era presente alcuna persona che non avesse le lacrime agli occhi. Corinne infilò la fede sul dito di Anthony e attese il momento ufficiale. Quel bacio sarebbe stato diverso.
-" In seguito a quanto annunciato, non mi resta che dichiararvi marito e moglie."
L'applauso esplose, ma i due non sentirono nulla, perché le loro lingue trovarono il loro posto preferito: insieme all'altro.
Note dell'Autrice:
Eccomi, scusate l'assenza, ma Dicembre è stato un mese pieno di esami e lavoro.
Ci stiamo affacciando al gran finale e vorrei ringraziarvi: non avrei pensato che la storia avesse così tanti lettori. Voglio augurarvi un buon fine 2022 e un inizio del 2023 strabiliante.
-Eprouve
STAI LEGGENDO
Il visconte che voleva amare
FanfictionCorinne Corsen è la duchessa del Countershield. Nipote della regina e del re, è riuscita a mantenere il ducato sotto la sua responsabilità dopo la morte dei genitori. Una delle condizioni accettate per mantenere il territorio era di trascorrere alcu...