Capitolo 7 - Pregiudizio

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 Scorgeva il viso della zia fare capolino tra gli invitati. Erano osservati dalla maggior parte delle persone, a parte chi si stava schierando per ballare la quadrille. Era un ballo festoso, molto amato dalla società londinese, che però non dispiaceva neanche a Corinne. Certo, danzare con un uomo interessante era un conto; trovarsi a danzare con il visconte, si stava rivelando più impegnativo. Si sentiva per di più un oggetto, una bambola, nelle mani del fabbricatore. Si disposero nella catena umana e la musica partì.

Davanti a loro stava notando la faccia infuriata di Benedict, il sorriso beffardo di Simon, il broncio dubbioso di Daphne e lo sguardo enigmatico di Violet. Di Colin non c'era più traccia.

Nei passi dedicati alla coppia, sentì fiorire nel basso addome una richiesta di aiuto. Pensava fosse paura. Non poteva fidarsi di quell'uomo: libertino e manipolatore. Lei doveva sopravvivere a questa stagione senza combinare casini.

-" Vostra Grazia, sono felice che mi abbia accordato questo ballo."

-" E' una danza piacevole, Milord." Il silenzio tra di loro era tagliente. Sentiva gli occhi di lui solleticare le sue spalle, i capelli ed entrare dentro il suo sguardo. Non lo aveva mai notato, ma Anthony Bridgerton era un uomo bello. Fisicamente ammirevole. Doveva anche ammettere quanto fosse fluido nei movimenti e che danzare con lui non stava dimostrandosi così deludente come aveva inizialmente percepito. Le loro mani si sfioravano, non avevano mai il coraggio di stringersi completamente, ma il suo sguardo era lampante. Deciso, fermo su di lei, anche se nessuna parola veniva emessa. Corinne manteneva il contatto visivo, sorridente. Anthony assomigliava alla madre. Gli stessi occhi enigmatici. Benedict, invece insieme a Daphne, sembravano libri più aperti, meno nascosti.

-" Ora è il vostro turno di dire qualcosa, Milord. Non so, magari qualcosa sulla presenza delle coppie, sulla dimensione della sala, o solamente sulla bellezza di Edwina Sharma." Corinne desiderava punzecchiarlo. E si rese conto di aver risvegliato qualcosa in quell'uomo.

- "Miss Corsen, io desideravo porgerle perdono per l'incontro dell'altra sera. Io non conosco lei, Miss, ma neanche lei conosce me. Le chiedo quindi la gentilezza di non paragonarmi ai miei fratelli e alle mie sorelle. Parlando con loro non saprà nulla di me. Io non sono come loro, non ho potuto esserlo. Ho un destino diverso - rendendosi conto di quanto si fosse esposto, Anthony cercò di generalizzare e aggiunse – Ognuno di noi ha un destino diverso. Le chiedo solo di non avere pregiudizi su di me. Sulla mia decisione di completare lo sposalizio. "

Corinne non pensava lui dovesse giustificarsi davanti a lei, ma si stava sentendo allibita dalla situazione. Aveva solamente provato a fare una battuta, mal riuscita, a quanto pareva.

- " Lord Bridgerton, io..." lui la interruppe affondandole la mano tra le scapole. Per la prima volta dall'inizio del ballo i loro corpi si toccavano veramente. Fino ad allora sembravano solo due spiriti che veleggiavano nell'aria. Lei abbassò le spalle ed ebbe dei brividi sulla schiena.

- " Miss Corsen, Vostra Grazia, sono incantato che lei abbia legato con Benedict ed Eloise. E' solo che io... Io volevo solo eliminare i nostri precedenti incontri e partire da zero. Sempre se lei non nota ostacoli."

- " Milord, non volevo infastidirla con il commento; desideravo solo alleggerire la tensione. Non so se ha notato, ma penso che dopo il ballo rischi un azzuffata con Benedict. Sinceramente, fossi in lei, però, avrei più paura di sua madre. Quello sguardo non promette molto di buono, o sbaglio?"

- "Miss Corsen, su questo sono d'accordo. – sogghignò con gusto – Forse ho avuto un'entrata in scena troppo drammatica. Di sicuro non desideravo rapire la ballerina preferita da mio fratello."

- "Milord, sono stati solo due balli..." Cercava di dissimulare la narrativa che si stava creando. Non conosceva molto Benedict, le piaceva, certo, ma oltre a un fraterno affetto sembrava che non si stesse creando nulla di più.

Il visconte che voleva amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora