Capitolo 17 - Incontri fortuiti

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A Benedict non andava a genio la reazione dei due appena arrivati. Anthony sembrava non fosse andato da nessuna parte e Corinne si era dileguata in camera, giustificandosi con la stanchezza del viaggio. Certo, riteneva che il soggiorno nel Countershield fosse stato parecchio faticoso, ma comunque non lo convinceva. Dopo aver comunicato visivamente con sua madre e Daphne la sua preoccupazione per la situazione, il secondogenito Bridgerton si era recato verso la stanza attribuita a Corinne. La trovò a sistemare i vestiti nella valigia per il giorno dopo. Bussò:

-" Se sei nuda, ti prego rimani così." 

-" Sei il solito cafone." Gli rispose lei con un sorriso accennato. Sì, di sicuro c'era qualcosa che la infastidiva.

-" Andata bene nel Countershield?"

-" Meravigliosamente. Il signor Cal era malato e per questo non ha potuto mantenere il suo flusso di lavoro. Ho dato precise istruzioni ai miei collaboratori e medici per ripristinare la macinazione e dovrò tenere sott'occhio il proseguimento dei lavori. Per questo domani rientrerò a Londra, così da essere più raggiungibile."

-" Solo per questo?"

Lei alzò la testa dai vestiti e annuì, non molto convinta. Lui la incalzò:

-" Anthony è stato d'aiuto?"

-" Sì, certo, il Visconte ha fatto la sua parte e gliene sono immensamente grata." Era sincera e Benedict apprezzò.

-" Ci vediamo dopo a cena?"

Lei negò con la testa:

-" Non ho fame, penso che andrò a riposare per poter partire con tutte le forze domani."

-" A che ora intendi partire?" La voce era dubbiosa.

-" Presto, prima dell'alba. Più tardi scenderò a salutare la famiglia." Appena smise di parlare, si affacciò una delle domestiche con una bottiglia di brandy e un bicchiere:

-" Miss Corsen, lo pongo sul tavolo?"

-" Certo, la ringrazio."

Benedict era sconcertato; il brandy a stomaco vuoto non era una delle idee migliori, ma confermava la sua supposizione, cioè che non tutto fosse andato secondo i piani. Corinne era stizzita per qualcosa e avrebbe dovuto scoprire cosa fosse successo.

-" Corinne, il brandy a stomaco vuoto non è indicato."

-" Ne berrò poco."

-" Ti sei fatta portare una bottiglia."

-"Benedict, maledizione, non giudicarmi!" Lei si fermò con una maglietta tra le mani.

-" Corinne, che cos'è successo nel Countershield?" Lui avanzò verso di lei con passo lento per non aumentare la sua irritazione. Miss Corsen non intendeva svelargli la verità, cioè che era stata messa da parte, in sospeso da Anthony prima di capire se fosse veramente lei la donna che lui desiderasse o meno.

-" Benedict, per piacere, sono stanca." Lui sbuffò, lasciando cadere le braccia in segno di rassegnazione.

-" Scenderai quindi più tardi per salutare?" Lei annuì. "Allora a dopo, Miss Corsen."

-" Ciao Benedict. Grazie."

Dopo che l'uomo si fu dileguato dalla stanza, lei buttò giù due sorsi di brandy, senza neanche finire di respirare. Avrebbe voluto urlare e piangere. Avrebbe voluto scendere, prendere il viso di Anthony e baciarlo davanti a tutta la sua famiglia; davanti a Edwina, per dichiarare il sentimento che la stava tormentando da giorni. Vedendolo in casa sua nel Countershield, aveva iniziato a immaginare come sarebbe stato vivere insieme ogni giorno, ridere, punzecchiarsi, far impazzire Christine. Sarebbe stato bello e lei si sentiva impotente davanti alla sua scelta. Impotente, di nuovo, senza alcuna parola in merito. Ricordava le parole di lui e sentiva sparire il terreno sotto i piedi. Come aveva dichiarato di volerla, come aveva scherzato a proposito dell'amante. Era scossa da brividi e per calmarli, per potersi tranquillizzare si versò un altro bicchiere e lo bevve immediatamente. Dopo poco tempo iniziò a sentirsi più leggera, meno tesa. Si sentiva quasi fluttuare. Decise di scendere a salutare i Bridgerton, prima di rinchiudersi in camera. Si avviò per le scale e li ritrovò in salotto, intenti a chiacchierare e ascoltare la duchessa Basset suonare il pianoforte. Era una melodia magnifica, malinconica; era perfetta per il suo stato d'animo. Appena la notarono, si fermarono tutti e la guardarono. Vide il pomo d'adamo di Anthony andare su e giù: era teso. Inspirò ed espirò prima di prendere la parola:

Il visconte che voleva amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora