Capitolo 25

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Il ristorante in cui si trova Jo con i suoi amici, è un tipico locale Australiano.
Fa parte di una catena di ristoranti tipici, sparsi un po' ovunque in tutti gli Stati Uniti.

E' molto carino all'esterno con una grande insegna luminosa, ma quello che mi interessa è adesso è solo trovare Jo.

Mi sembra di non vederla da anni, mentre sono è passata qualche ora.
So che è qua dentro e l'idea di non poter star insieme a lei mi sconvolge.
Quanto sono patetico da 1 a 10?

Chi lo avrebbe mai detto che mi sarei fritto il cervello in questo modo?

E' assurdo! Non ho mai avuto questo bisogno di essere costantemente insieme ad una persona.
Mi reputo un ragazzo indipendente, libero e spensierato.
Adesso sono drogato di Josephine, la mia droga preferita.
Il suo profumo, i suoi occhi, la sua risata, il suo modo di parlare... Tutto!

Letteralmente tutto mi manda in confusione, una bellissima confusione. Mi batte forte il cuore solamente al pensiero di esser vicino a lei in questo momento.
Ho una cotta stratosferica per lei e ho quasi paura a mostrarle i miei sentimenti, per timore che possano esser troppo per lei.

Ci siamo detti che ci amiamo ma questa sensazione che provo va al di là di tutto, è qualcosa che mi sta sconvolgendo letteralmente la vita e mi sento inebriato da questa allegria senza controllo.

Ho paura che possa finire tutto da un momento all'altro ma allo stesso tempo non me ne frega nulla, voglio vivere tutto questo senza pensieri e mi sto impegnando per portare avanti la nostra relazione nel miglior modo possibile.

Certo, non sarà una relazione tradizionale, visto che io e lei di tradizionale non abbiamo veramente nulla!
Però ce la metterò tutta per far sì che vada bene!

Non ho esperienza di relazioni passate, se non qualche breve frequentazione con alcune ragazze del mio gruppo di amici. Niente di importante e niente di paragonabile a questo che sto provando con Jo.
Quindi cerco di andarci con i piedi di piombo, super cauto in ogni mia mossa, ma non posso far a meno di lasciarmi totalmente andare quando incontro i suoi occhi.
Sospiro e spingo la porta di ingresso del ristorante.

All'interno ci sono veramente tante persone e ringrazio il cielo di essermi messo la felpa con il cappuccio e gli occhiali scuri, per esser meno riconoscibile.

Alex va avanti e parla con la cameriera che, subito dopo, ci fa strada verso un tavolo all'angolo del locale, ben riparato dalla miriade di persone che stanno mangiando e bevendo allegramente.

C'è parecchia confusione, a malapena sento i miei amici parlare tra loro e le luci sono molto soffuse, quasi troppo per i miei gusti.
Non sopporto l'idea di non riuscire a vedere neppure che cosa ho nel piatto.
Ma questo è l'ultimo dei miei pensieri.

Mi siedo vicino a Felix e continuo a scandagliare l'enorme stanza con lo sguardo.
Niente.
Non la vedo da nessuna parte e non capisco dove possa essere.
Mi ha detto che saremo stati lontani ma ci saremmo potuti vedere, eppure non vedo nessuno, neppure Mia.

Guardo Felix, già intento a leggere il menù, in cerca di un aiuto da parte sua ma senza troppo successo devo ammettere.
E' troppo impegnato a decidere cosa mangiare.

Sospiro guardandomi intorno.

"Scusami... tu sei Alex?"

Mi volto in direzione del mio amico, curioso di sapere chi sia la ragazza che si è appena fermata davanti a lui.
E' un vero latin lover!

Lui la guarda interdetto e capisco che non ha la più pallida idea di chi sia questa ragazza.
Lei gli sorride, aspettando una sua risposta e viene raggiunta da una sua amica o perlomeno penso sia qualcuno che lei conosce.

Sliding Doors - 2 VERSIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora