Era bello sfrecciare in autostrada sulla Ferrari di Charles, con le persone che fermavano lo sguardo su di te per vedere chi fossi.
Era bello sentire l'aria che ti scompigliava i capelli, mandando a fan culo la piastra appena fatta ma rendendo tutto incredibilmente emozionante.
Era bello essere al fianco di Charles, e sapere che lui ti stava portando a vedere la sua casa, il luogo in cui era nato e cresciuto: Monaco.
Lo vedevo, mentre sbirciava il mio sorriso. Ero felice, ma felice sul serio. Mi sentivo in uno di quei momenti in cui tutto sembra talmente perfetto da non poter essere vero.
Il viaggio fu ovviamente molto lungo, ma comunque meraviglioso.
Quando arrivammo restai letteralmente senza fiato. Monaco era molto grande, e meravigliosa. Il mare era di un azzurro fantastico, coperto parzialmente da imponenti yacht ancorati a riva. La città era moderna, piena di grattacieli, di installazioni artistiche spettacolari.
"mi sa che dovrò presentarti un bel po' di gente... ci conosciamo tutti qui", mi confessò Charles, sorridendo.
Lo guardai. Era diverso, lì, nel suo mondo. Era come se fosse più felice, più rilassato. Era lo stesso bagliore negli occhi che notavo quando si trovava sulla sua monoposto in pista.
"non vedo l'ora", risposi, senza mai smettere di sorridere.
Parcheggiò la Ferrari di fronte ad un palazzo. Subito il portiere ci raggiunse, afferrando le chiavi e portando via l'auto, insieme ai nostri bagagli, che molto probabilmente una volta saliti avremmo trovato già in casa.
Trattamenti del genere nel mio mondo erano concepibili solo in hotel lussuosi, non certo nel proprio appartamento.
Sorrisi: avrei dovuto farci l'abitudine.
Una volta saliti, Charles mi trascinò verso il terrazzo.
Restai senza fiato. Da lì tutto era più bello. Sembrava di essere sul tetto del mondo, di poter toccare il cielo con un dito. Il mare si stagliava di fronte a noi, con l'acqua che luccicava sotto la luce accecante del sole pomeridiano.
Restammo in silenzio per qualche istante, contemplando il panorama. "ti piace?", mi chiese.
"è... stupendo", fu l'unica cosa che riuscii a dire. Non ero brava a esprimere i miei sentimenti. Stupendo era un aggettivo che non si avvicinava neanche lontanamente al modo in cui vedevo quella città.
Il pilota mi baciò lentamente il collo. "oggi è una giornata tutta per noi... le presentazioni attendono domani"
Sorrisi maliziosa, girandomi verso di lui. "cos'hai in mente?", gli chiesi.
"te l'ho già detto... tu ne le sauras qu'en vivant, lo scoprirai solo vivendo"
"quand'è che cominci ad insegnarmi il francese?", gli chiesi, mentre Charles continuava a lasciare sulla mia pelle una scia di baci..
"un giorno, forse", sussurrò, trascinandomi lentamente verso l'interno dell'appartamento e richiudendo la porta del terrazzo dietro di se.
Mi prese in braccio, e mi scortò verso la camera da letto, cercando di evitare i nostri bagagli sparsi sul pavimento.
"ed un giro della casa non me lo fai fare?", chiesi ridendo.
Charles si mise a ridere e, sempre tenendomi in braccio e inframezzando le sue parole con dei baci insistenti, mi indicò tutte le stanze, una ad una.
Tutto l'appartamento era arredato con uno stile molto moderno, come piaceva a me.
Alla fine, al termine di un corridoio, giungemmo alla sua camera.
Mi posò delicatamente sul letto, sfilandomi con gesto agile la camicia azzurra, ed infine i jeans. Feci lo stesso con lui, facendo scorrere la sua maglia bianca Balenciaga lungo la sua pelle morbida, e facendo lo stesso con i jeans neri che la accompagnavano.
Mi baciò il petto, sganciando con delicatezza il reggiseno, per poi continuare la sua scia di baci verso il basso. Afferrò il bordo delle mie mutandine con i denti, e così sfilo anche quelle, abbattendo velocemente le barriere tra noi.
Lo vidi mentre posizionava il suo volto tra le mie gambe, andando ad inserire la lingua nella mia intimità. Presto la sostituì con due dita.
Lo vidi poi sfilarsi i boxer, e posizionarsi alla mia entrata. Lo sentii subito in me. Il colpo secco da lui sferrato mi provocò un gemito, che lo fece sorridere.
Le fossette che gli si formavano sulle guance erano disarmanti.
Venimmo entrambi, e lui si accasciò su di me, baciandomi.
Amavo quelle forti braccia che mi stringevano a lui, amavo le sue labbra, così dolci e sottili, amavo tutto di lui.
"ed ora sei pronta per la cena?", mi chiese ridendo.
Un paio d'ore dopo uscimmo dall'appartamento di Charles, pronti per dirigerci verso un lussuoso ristorante in riva al mare.
Indossavo un vestito azzurro oceano, lungo, monospalla, accompagnato da scarpe col tacco e pochette bianchi.
Scendemmo in garage, dove ci attendeva la Ferrari di Charles.
Una volta usciti all'aria aperta, vidi la gente indicarci, confabulare. In molti avevano capito che in quell'auto c'era nientemeno che Charles Leclerc, uno dei piloti di Formula 1 più famosi al mondo.
"sei felice?", mi chiese improvvisamente il monegasco, probabilmente vedendomi sorridere.
"non lo sono mai stata così tanto in vita mia", confessai.
Sorrise. "neanch'io, mon petit"
Adoravo sentirlo parlare in francese. Era la sua lingua e, nonostante la sua pressoché perfetta padronanza sia dell'italiano sia dell'inglese, si percepiva la naturalezza con cui pronunciava velocemente ogni parola.
Cenammo a lume di candela, in riva al Mediterraneo. Osservando la città e le sue spiagge, tentavo di immaginarmi un Charles bambino, ancora libero da ogni sorta di obbligo o preoccupazione. Per lui Monaco era tutto: il suo passato, presente, futuro.
Sapevo perfettamente che se le cose tra noi fossero andate avanti, come ovviamente promettevano di fare, avrei dovuto trasferirmi lì con lui.
Amavo vivere a Milano: era sempre stato il mio sogno, ed ora lo stavo realizzando. Per Charles però, avrei cambiato i piani. Sarei andata in capo al mondo solo per vederlo felice, per vedere un sorriso comparire sul suo volto, accompagnato da quelle meravigliose fossette che tanto amavo.
Vidi i suoi occhi verdi sui miei.
Era perfetto.
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Velocità II Charles Leclerc
RomanceL'aria che ti scompiglia i capelli, il rombo del motore, quel brivido nel cuore, è questa la velocità, ciò che più di tutto ci unisce, ciò che ci rende unici. 🥇1 in #maranello 18/11/2022 🥇1 in #hamilton 18/11/2022