T/N POV-
La lezione finì e decisi di andare nel suo ufficio per mostrare alla Umbitch con chi aveva a che fare.
Aspettai che Harry uscisse dall'ufficio e lui mi prese da parte. Vidi subito la sua mano e scoppiai a ridere.
"Non puoi entrare lì dentro".
"Perché? Per questo". Gli indicai la mano e lui la coprì.
"T/n per favore torna nella tua sala comune e chiedi scusa domani".
"Oh, al diavolo", mi voltai ed entrai nel suo ufficio.
La porta si chiuse dietro di me e mi guardai intorno.
"Siediti". La sua voce pimpante e finta mi guardò dall'altro lato del tavolo e indicò la sedia a fianco.
Le sorrisi e mi sedetti al tavolo.
"Oggi farai delle battute per me". Mi passò una penna d'oca e un foglio.
"Scriverai 'Rispetterò i miei professori'".
Non riuscivo a smettere di sorridere. Lei mi guardò mentre scarabocchiavo sul foglio e appoggiavo i gomiti sul tavolo con le dita intrecciate.
La fissai dritto negli occhi e non indietreggiai mentre le parole "vaffanculo" si incidevano sulla mia mano.
Guardai il suo respiro aumentare e l'oscurità diffondersi nei suoi occhi. "Ascoltami". Cominciò, ma io mi alzai in fretta, mettendomi faccia a faccia con lei.
Lei esitò.
"Cosa? Non era abbastanza lungo per te?". Sorrisi mentre mi chinavo e scrivevo qualcos'altro, poi spostai la manica che copriva l'altra mano e osservai le parole "Appartengo ai Riddle" incise sul dorso della mano.
Lei mi guardò con occhi spalancati. "Hai ragione. C'è ancora qualcosa che non quadra....". Sorrisi e soffiai sulla mano: i tagli si rimarginarono così in fretta che fu come se non ci fossero mai stati.
Mi chinai e scrissi di nuovo qualcosa, ma questa volta le parole erano incise: "Gli enigmi mi appartengono". "Ecco. Molto meglio".
Mi fissò scioccata e fece un passo indietro. Io risi e dissi: "Se devo farmi incidere qualcosa sulla pelle, saranno le loro iniziali". Mi avvicinai e lei mi guardò spaventata.
Dovevo sembrare pazza a lasciare che la penna d'oca mi incidesse più volte, ma il piccolo dolore dei tagli valeva l'espressione del suo viso.
"Se capisci cosa intendo". Ammiccai e feci un passo indietro. "Penso che io e te abbiamo un'ottima opportunità di diventare amici". Mi voltai e cominciai a rovistare tra le cose sulla sua scrivania, mentre lei mi guardava scioccata.
Speravo di vedere qualcosa di incriminante, perché ho una forte vibrazione da Mangiamorte segreto. Ma non c'era niente.
Ok, piano B.
Mi voltai verso di lei. Ho mormorato nella mia testa: "Legillimens".
Lampi di gatti e studenti. Un flash di Caramell e del Ministero. E poi accadde. Un flash di Lucius e del Signore Oscuro. Bingo.
Rilasciai l'incantesimo e feci una piccola risata mentre saltavo all'indietro sedendomi sulla scrivania. Lei fece per tirare fuori la bacchetta: "Non lo farei se fossi in te".
Si fermò.
"Che cosa vuoi?" Chiese con una voce severa di circa due ottave più bassa di quella con cui saltellava per i corridoi.
"Beh, visto che me l'hai chiesto", mi appoggiai sulle mani sorridendo. "Non vedo alcun motivo per cui io debba frequentare il tuo misero corso. Ovviamente non ho bisogno di principianti di difesa contro le arti oscure".
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Torn Between Two Riddles- (TRADUZIONE ITALIANA)
RandomI fratelli nati dal diavolo erano un duo inseparabile, ma gli era stato insegnato a non condividere... soprattutto non le cose che desideravano. Nessuno dei due era disposto a condividere lei... "Ehi come ti stai ambientando?" "Bene! In realtà avevo...