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T/N POV-

Tornammo dentro e ci radunammo in salotto, Molly era in cucina con Arthur e Lupin a preparare la cena.

Sirius entrò con la testa e chiese di andare a fare una passeggiata.

Mi alzai e lo raggiunsi nel corridoio. "Passeggiare dove? Non puoi uscire".

"Voglio mostrarti una cosa". Allungò il braccio.

Con riluttanza presi la sua mano nella mia. Mi sentii risucchiare da un tubo mentre apparivamo e atterravamo in una foresta. Mi guardai intorno, non c'era traccia di civiltà. Mi voltai lanciandogli un'occhiata confusa che lo fece sorridere.

Si girò, sollevò la bacchetta e lanciò "revelio".

Tra gli alberi apparve un piccolo cottage largo forse tre stanze. Mi prese per mano e mi condusse all'interno. Era decorata da capo a piedi con foto di Sirius e di mia madre dei loro giorni a Hogwarts. Una camera da letto, una cucina e un soggiorno.

Le luci delle tende e le piante coprivano la stanza, decorandola esteticamente.

"Woah! Cos'è questo posto?".

"Tua madre e il mio posto segreto. Il mio rifugio per metà del tempo. Doveva essere un posto in cui fuggire solo noi due per le serate di coppia. È stato il mio regalo di nozze per lei". Fece una pausa. "Non ne ho mai parlato con nessuno, ma credo di non averne più bisogno".

Un'altra pausa. "Credo sia arrivato il momento di passarlo a te. Fai attenzione a chi lo condivide con te. Questo è il mio regalo per te, nel caso in cui un giorno il tuo segreto venga scoperto e tu abbia bisogno di un posto sicuro dove rifugiarti".

"Quindi non dire ai Riddle in pratica è quello che stai dicendo". Dissi con una piccola risata.

"Non necessariamente. Se tu ti fidi di loro allora io mi fido di loro. Ma voglio che tu sia completamente sicuro prima di fare qualsiasi mossa. Il futuro è nelle tue mani". Si guardò intorno sorridendo, poi scosse la testa scuotendosi dalla trance. "Non dovremmo restare a lungo o attireremo l'attenzione. Ho mantenuto il segreto con tutti. È tutto tuo".

Non sapevo nemmeno cosa dire. Le lacrime cominciarono a scorrere sul mio viso. "Grazie".

"Buon Natale, figlia mia".

"Buon Natale papà".

E ci siamo abbracciati. Durò qualche minuto e non volevo che finisse. Nulla di tutto il mondo aveva importanza quando ero con lui.

Era la mia famiglia e, indipendentemente da tutto il resto, sarebbe sempre stata la mia casa.

La casa non è un luogo, ma le persone con cui condividi una parte della tua anima.

Lui era la mia casa.

E nonostante tutti gli anni che ci sono mancati, mi sembrava di avere sempre avuto questo legame. Una sensazione che ho provato solo con poche persone.

Tornammo a casa e ci godemmo la cena.

Era il Natale perfetto.

Tutto quello che avrei potuto chiedere.

Ma domani dovrò salire sul treno e lasciare la mia famiglia qui.

Ma va bene così.

Perché so che lui sarà sempre qui.

E io tornerò dalla mia famiglia a Hogwarts.

Ci addormentammo tutti insieme in salotto. Ci svegliammo con una Molly in preda al panico che faceva uscire tutti di corsa dalla casa. Harry rimase indietro a parlare con Sirius e io aspettai il mio turno.

Quando Harry passò di lì, tornai indietro per un ultimo saluto.

Mi abbracciò e mi sussurrò: "Stai vicino ai Riddle".

Mi staccai: "Cosa?".

"Ho visto il modo in cui Tom ti ha guardato la notte in cui ti ha portato da me e ho visto l'espressione del tuo viso quando parli di entrambi. Sono la tua casa tanto quanto lo sono io. E io non posso proteggerti da qui, quindi lascia che siano loro a proteggerti".

"Non ho bisogno della loro protezione...".

"Lo so tesoro, ma con Voldemort di ritorno e la tensione che sale non puoi combattere una guerra da solo. Voglio che tu sappia che hai la mia benedizione per appoggiarti a loro quando ne hai bisogno. Ho fiducia che ti proteggeranno".

Abbassò lo sguardo sui braccialetti e lo riportò ai miei occhi.

Immediatamente mi tolsi quello scuro e feci per porgerlo a Sirius, quando lui mi respinse la mano. "No. Questo deve andare a qualcuno che può proteggerti come io non posso. Dallo a uno di loro".

Mi fermai. Non può andare in pubblico. Se vengo catturata o bloccata in una brutta situazione, lui non può venire a salvarmi, ma loro sì.

Devo darlo a uno di loro.

Ma a quale.

"Lo saprai". Sirius interruppe i miei pensieri.

"Cosa?"

"Quando sarà il momento giusto, lo saprai".

"Come fai a saperlo?".

"Perché siamo collegati, tesoro".

"Collegati?"

"Non ho tempo di spiegarti ora, ma un giorno capirai".

"Sai già di quale profezia si tratta?". Non so cosa mi spinse a chiederlo, ma lo feci e basta.

Lui esitò. "Lo so".

"Quale..."

"Questo lo devi capire da sola".

Annuii e me lo rimisi al polso. Mi tirò a sé per un ultimo abbraccio. "Ti voglio bene, nonno, ci vediamo presto".

Mi tirai indietro: "Ti voglio bene anch'io".

Molly entrò di corsa nella stanza: "Sei pronta, tesoro?".

Io sorrisi e Sirius rise. "Sì, signora".

E mi condusse alla macchina strapiena. Quando le gomme si sollevarono da terra, guardai attraverso il lunotto posteriore e lo vidi in piedi sul finestrino. Mi fece l'occhiolino e sorrise prima di sparire dalla vista in lontananza.

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Torn Between Two Riddles- (TRADUZIONE ITALIANA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora