81

662 39 5
                                    




Quando finalmente arrivai a Grimuald, corsi in camera mia e chiusi la porta a chiave, lasciandomi andare a un esaurimento totale dove nessuno poteva sentirmi.

Urlai a squarciagola e lanciai oggetti per tutta la stanza.

Lasciai la stanza in completo disordine e mi addormentai sul pavimento, perché ero troppo esausta mentalmente per alzarmi.

Per settimane passai il giorno a fissare il soffitto, completamente intontita.

Non mangiavo né bevevo quasi nulla.

Venivo costantemente controllato dai gemelli, da Ginny e da Lupin.

Ma io annuivo e dicevo loro che stavo bene.

Quando in realtà tutto mi sembrava uno spreco.

Sprecare tempo ed energie per una ragazza che non riusciva nemmeno a proteggere suo padre.

Questo fu il mio stato mentale per tutta l'estate.

Niente mi faceva ridere e nemmeno sorridere.

Mi mancava e basta.

Mentre ci avvicinavamo alla fine dell'estate, sapevo che mi aspettavo di tornare a Hogwarts, ma come?

Mancano due settimane alla fine delle vacanze e sembra ancora che sia stato ucciso ieri.

Come posso affrontare una scuola piena di persone che si aspettano un eroe, quando non riesco nemmeno a scendere le scale e ad affrontare le persone che amo?

Mi sdraiai nel mio letto nella stessa posizione in cui mi trovavo da giorni.

Non importava nulla.

Il Signore Oscuro sapeva che esistevo e stava per portarmi via lentamente tutti quelli che amavo.

Finché non mi ucciderà.

E io mi sento così impotente a fermarlo.

Non mi sono mai sentita impotente.

Potevo sconfiggere dieci Mangiamorte in una volta sola, ma non importava perché lo uccidevano lo stesso.

Mio padre.

L'avevo appena riavuto.

Hanno bussato alla mia porta. Immagino che sia Lupin che cerca di controllarmi per la decima volta nelle ultime 24 ore.

"Sono occupata... nuda". Ho urlato sperando che se ne andasse.

"Questo dovrebbe tenermi lontano?". Sentii la sua voce gettare la porta. L'ultima voce che mi aspettavo.

Una che non sentivo da mesi.

"Tom?" Mi alzai e aprii la porta. "Sei a casa mia?".

"E sei vestita. Mi chiedo chi sia più deluso".

"I-"

"Posso entrare?"

"No".

Mi ha spinto davanti nella mia stanza, "grazie".

Si girò e mi impedì di tornare a letto. "Devi mangiare".

"Non ho fame".

"Pensavo che l'avresti detto". Non esitò nemmeno a gettarmi sulle sue spalle e a dirigersi verso la cucina, scendendo le scale.

Mi dimenai e lo colpii alle spalle: "Tom mettimi giù! Non ho fame! Voglio solo...".

"Non mi interessa cosa vuoi".

Arrivammo in cucina e mi posò vicino a una sedia, ma quando cercai di tornare fuori mi afferrò la vita e si sedette, tirandomi sulle sue ginocchia in modo che fossi a cavalcioni su di lui.

Torn Between Two Riddles- (TRADUZIONE ITALIANA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora