MATTHEO RIDDLE POV-
Siamo entrati nella sala, felici di vedere tutti gli studenti che guardavano con cautela ogni nostra mossa. Eravamo lì da neanche dieci secondi e già ci temevano. Ed è giusto che sia così. Mi avvicinai alla ragazza che mi aveva dato degli insulti sul treno. Sapendo che non sapeva chi fossi, pensai che sarebbe stato divertente sedermi accanto a lei e guardarla mentre si contorceva dopo averlo scoperto, e così feci.
I miei occhi incontrarono i suoi e lei si schernì: "Cosa stai guardando?" non aveva paura di me. Sentii il sangue ribollire sotto la pelle. Nessuno osava parlarmi in quel modo. La gente era benedetta se le risparmiavo anche solo uno sguardo.
"Io"
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TOM RIDDLE POV-
"Io..." cominciò a parlare mio fratello. Potevo dire che era già furioso con la ragazza per non essersi rannicchiato. Lo interruppi. "Dovresti stare più attenta a chi parli, signorina...".
"T/c" rispose lei con un sorrisetto.
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T/N POV-
Chi pensavano di essere questi ragazzi? Non me ne poteva fregare di meno di chi fosse il loro padre. Conoscevo la mia forza. "Si potrebbe dire lo stesso di te, Riddle" dissi con un sorrisetto.
Ora entrambi mi guardavano come se avessi firmato la mia condanna a morte. Feci solo un sorriso a metà, in pratica dicendo di "mettermi alla prova".
Poi all'improvviso sento una presenza fastidiosa dietro di me.
"Spostati, mezzosangue!" Draco sputò. Mi girai puntandogli la bacchetta alla gola.
"Pensavo di averti detto di smettere di chiamarmi così" dissi alzandomi in piedi per affrontarlo. Era qualche centimetro più alto di me, ma questo non aveva importanza.
Mi schernii e dissi "Fanculo" e mi voltai verso il tavolo dei Grifondoro. Non avevo intenzione di sedermi qui ed essere al centro dell'attenzione. Lo odiavo. Ma quando cercai di andarmene, una mano mi afferrò il braccio tirandomi di nuovo giù.
Mattheo mi sussurrò all'orecchio: "Ora dove pensi di andare, eh? Non abbiamo ancora finito la nostra conversazione". Il suo respiro mi solleticò i peli sulla nuca.
Mi girai verso di lui e dissi con un leggero sorriso, "Ti sembra che mi importi?"
" Sì" mi guardò con un sorrisetto e lasciò andare il mio braccio.
Mi alzai per andare via sapendo che questo era il suo tentativo di avere l'ultima parola, ma quando fui fuori portata mi fermai e mi voltai verso di lui. "Lo vedremo" dissi mentre li salutavo. E con questo mi allontanai.
Quando raggiunsi il tavolo dei Grifondoro, i gemelli si separarono lasciandomi uno spazio tra loro. Potevo ancora sentire entrambi gli occhi dei Riddle bruciarmi nella nuca.
Ciascuna delle due gemelle mi cinse il braccio e mi sussurrò all'orecchio simultaneamente: "Versa il tè!2
Mi misi a ridere, come facevo sempre quando dicevano cose all'unisono. La maggior parte della gente credeva che fossero letteralmente copie carbone l'uno dell'altro, ma io sapevo che non era vero. Sì, erano molto simili, ma George era più dolce. Si sentiva in colpa quando vedeva gli altri essere maltrattati dai Serpeverde, dai professori o da Filch. Per questo voleva fare gli scherzi che facevano loro. Invece Fred era quello selvaggio. Aveva sempre un'osservazione divertente pronta per quando si presentava l'occasione. Era lui la vera mente dietro gli scherzi. Tutti noi contribuivamo, certo, ma quando andavamo da lui con qualcuno di cui volevamo vendicarci. Lui aveva un piano impeccabile pronto in pochi secondi.
"Quale tè?" dissi schernendoli. Sapevo che si stavano chiedendo cosa fosse appena successo al tavolo dei Serpeverde. Lo facevano tutti. Era ovvio che i figli di Voldemort erano il nuovo fascino della scuola. E tutti avevano visto quello che era appena successo. I discorsi avevano affogato le parole, quindi nessuno poteva sentire. Ma avevano visto le nostre azioni.
"So che non ci stai nascondendo nulla in quel modo" disse Fred dandomi una gomitata sul fianco. Il trio d'oro sedeva di fronte al nostro tavolo e anche lui mi stava incoraggiando a sputare il rospo.
In realtà tutto il tavolo dei Grifondoro stava aspettando con ansia. Dio, lo odiavo. "Non è stato niente" dissi con una leggera risatina cercando di allentare la tensione.
"I figli di Voldemort si trasferiscono a Hogwarts. La prima cosa che fanno è sedersi accanto a te come se in qualche modo li avessi già fatti incazzare prima ancora di conoscerti. Tu parli. Malfoy si presenta. Tu cerchi di andartene, ma lui ti afferra-"
"George ha dovuto trattenermi. Ero pronto a lottare con lui per questo-"
"Cavolo Fred lasciami finire".
"Lui ti sussurra all'orecchio e tu ti giri per andartene dicendo qualcosa mentre lo scansavi... Ma non era niente...."
L'ho guardato, facendo del mio meglio per non ridere e ho detto "Esattamente". L'intero tavolo gemette e tornò al suo cibo. Sapevano che non avevo intenzione di condividere nulla in questo momento. Mi sono chinata in avanti e ho sussurrato all'orecchio di ogni gemello "Più tardi. Al vostro dormitorio". E loro mi guardarono sorridendo.
Sapevano che avrei ceduto, ma non stavo illuminando tutta Hogwarts sulla mia prospettiva su quello che era appena successo.
Potevo ancora sentire gli sguardi dei fratelli Riddle. Mi mettevano alla prova per vedere se mi sarei voltato e avrei ricambiato lo sguardo, ma non avrei dato loro la soddisfazione. Harry, che era di fronte a noi, se ne accorse e disse: "Sai che ti stanno fissando". e tutto il gruppo si voltò a guardare tranne me.
"Lo so...."
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Torn Between Two Riddles- (TRADUZIONE ITALIANA)
AléatoireI fratelli nati dal diavolo erano un duo inseparabile, ma gli era stato insegnato a non condividere... soprattutto non le cose che desideravano. Nessuno dei due era disposto a condividere lei... "Ehi come ti stai ambientando?" "Bene! In realtà avevo...