Mi risvegliai dal sonno appena compresi che il rumore che udivo non faceva parte dei miei sogni come stavo pensando. Di solito, il rumore dei cartoni di Chris veniva attutito dalla porta chiusa.
Nonostante il vocio si fermò, continuai a sentire una leggera musica di sottofondo e, con un respiro profondo, mi voltai su un lato. Sbattei le palpebre un paio di volte prima di spalancare gli occhi.
Con la vista offuscata incontrai un paio di bellissimi occhi color turchese.
Espirai nuovamente, prima di afferrare Jessica per la vita e trascinarla verso di me. Aveva un timido sorriso sul volto mentre aspettava che fossi completamente sveglio.
"Buongiorno," mi salutò dolcemente, passandomi una mano tra i capelli. La musica cessò quando prese il cellulare e lo spense.
"Buongiorno, raggio di sole," le risposi con voce roca, strofinandomi gli occhi. La mia mano si abbassò sulla sua vita, mentre interrogandola con lo sguardo gli chiesi "Cosa stavi facendo col mio cellulare?"
Rise, chiaramente non colpevole. Mi volse le spalle e prese il cellulare "Giocando."
"Ovviamente," mormorai, nascondendo il volto tra i suoi capelli e chiudendo gli occhi. "Lo carico durante la notte per un motivo, lo sai che la batteria fa schifo. Si spegnerà dopo." Aggiunsi, continuando a borbottare in maniera incoerente.
"Lo metto in carica prima che ce ne andiamo."
"Okay."
Jessica aveva trascorso altri sabato notte tra le mie braccia e in quel momento mi colse l'improvvisa rivelazione di quanto i miei sentimenti per lei fossero forti. Era diventata la nostra routine. Quando arrivava il sabato, nell'appartamento Radley-Bramer significava cartoni di principesse e pollo fritto. Chris era estasiato di avere questa nuova tradizione e Mark sembrava non avere nulla da ridire del nostro cibo spazzatura.
Per quanto riguardava Rebecca... Beh provava per Jessica la stessa ammirazione che provavo io.
Trenta minuti dopo, quando mi ero appisolato nonostante il suono lieve del gioco con cui era impegnata Jessica, la sentii cambiare posizione, bloccare il cellulare e voltarsi verso di me. "Reece," mi riprese, punzecchiandomi fastidiosamente le guance "è davvero ora di alzarsi."
Le schiaffeggiai debolmente il dito, giuro che questo doveva averlo copiato da Chris. "Ancora cinque minuti," mormorai.
"Hai avuto più di cinque minuti," disse ridendo e scuotendo la spalla. Quando vide che non avevo intenzione di muovermi si mise seduta e sbuffò. "Dai, Reece," ordinò, in tono autoritario.
Al mio verso di ostinato rifiuto nel seguire le sue direttive, sbuffò.
Dopo un secondo, il suo corpo coprì il mio e mi schioccò un bacio sulla guancia. Seguito da un altro e un altro ancora. Poi Jessica passò a lasciare una scia di baci lungo la mia mascella, facendomi passare dal mio stato di intontimento da sonno ad uno più eccitato. Mugugnando, la afferrai per i fianchi e sentii il sorriso di Jessica contro la pelle.
Quando ero sul punto di prenderla dalla nuca per darle un bacio, Jessica fece pressione con le mani sul mio petto e saltò giù dal letto.
Scosse la testa, "Che tipo che sei!" Ridacchiò, indietreggiando.
La guardai a bocca aperta. "Jessica!"
"Mi dispiace, dongiovanni!" Sorrise vittoriosa, mentre io la guardavo con gli occhi socchiusi. Non poteva lasciarmi lì, eccitato e infastidito. "Se vuoi un bacio ti conviene tirare giù il sedere dal letto e spostarlo in cucina vestito e pronto per trascorrere la giornata," mi disse.
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A Thousand Words - Traduzione
RomanceQuesta versione è la traduzione di "A Thousand Words" scritta da treblehearts. Trama: Reece Bremer guarda la vita corrucciato e con una fredda personalità. Jessica Andrews vi guarda con un sorriso e con positività. Reece vede la vita noiosa, la gi...