Capitolo Undici: Una migliaia di fiorenti amicizie

506 17 0
                                    

Con Jessica che mi aveva raccontato del suo passato, sentivo un grande peso sulle spalle - così grande da farmi rimanere sveglio tutta la notte. Speravo davvero di iniziare a pensare davvero alla teoria di Kyle secondo la quale il grande segreto di Jessica era non essere riuscita a trovare il biglietto per andare al concerto di una boy band. Ero davvero, ma davvero fuori strada. Sapevo che, in realtà, ci fosse di più, ma non avrei immaginato così tante cose. Di una cosa ero sicuro, adesso portavo molto più rispetto a Jessica di quanto facessi prima. Per aver avuto un passato come il suo, era diventata davvero una ragazza fantastica.

Sapevo che non sarei più riuscito a guardare la messa in scena di Jessica con gli stessi occhi di prima. Ora capivo perché si comportava in quel modo e perché aveva paura. Aveva paura che la storia si sarebbe ripetuta, che un'altra banda di imbecilli le avrebbe nuovamente rovinato la vita, mentre cercava di migliorare la sua. Nonostante avesse detto che non stava cercando di nascondere il fatto di essere orfana, avevo la sensazione che avrebbe preferito che le persone non lo sapessero.

La società era piena di stereotipi ed etichette, non c'era assolutamente bisogno di gettare Jessica in pasto al sistema, così che gli altri studenti si potessero prendersi gioco di lei. Sapevo che se avessi vuotato il sacco, la merda l'avrebbe surclassata e niente sarebbe più stato come prima.

Avrei mantenuto i suoi segreti, sia il fatto che fosse orfana sia il luogo in cui viveva. Non mi interessava il fatto che Kyle fosse convolto in questa storia. Nonostante io e lui sapessimo tutto l'uno dell'altro, così nel caso in cui succedesse qualcosa sapremmo come affrontarla, spettava a Jessica decidere se potesse fidarsi di lui a tal punto di raccontargli il suo passato.

Rebecca non era affatto felice del fatto che me ne fossi andato bruscamente prima di cena e fossi tornato a casa così tardi, quando il giorno successivo sarei dovuto andare a scuola. Anche Chris era uscito dalla sua stanza stordito dal sonno, perché pensava che Rebecca mi uccidesse. Questo la fece sbollire un po', garantendomi il tempo necessario per scappare nella mia stanza con la mia vaga ammissione che non sarebbe più successo. Ma sapevo che se Charlotte fosse venuta a bussare alla mia porta perché Jessica era scomparsa nuovamente, ero pronto a scommettere tutte le carte dei pokemon di Chris sarei uscito dalla porta pronto a buttare quegli imbecilli già dal tetto dell'edificio.

Entrando svogliatamente a scuola, i corridoio brulicavano di rumore. Jessica si trovava davanti al suo armadietto, come sempre, con Charlotte al suo fianco ed un aura sovraeccitata che potei notare a metri di distanza. Jessica replicò animatamente a qualcosa che le aveva detto la sua amica, i suoi occhi brillavano sotto le luci fluorescenti ed aveva il suo solito sorriso sul volto.

Normalmente, questo mi avrebbe infastidito. Era troppo presto per riuscire ad essere così entusiasta e vivace, soprattutto a quest'ora. Le mattine erano destinate agli studenti che si trascinavano in giro, con la stanchezza ancora sulle spalle, significavano appisolarsi durante la prima ora e bere una quantità esagerata di caffè così da riuscire a camminare a fatica lungo i corridoi senza il bisogno di dover correre a casa per buttarsi sul letto.

Con un passato di abbandono, depressioni, parole crudeli, tormenti e il suicidio di una ragazzina... Beh, diamine, Reece, lasciala sorridere ed essere felice!

Forse potresti provarci anche tu, qualche volta.

Un istante dopo occhi di Jessica caddero su di me, la sua felicità sembrò calare leggermente quando mi rivolse un sorriso gentile, con espressione dolce. Ricambiai con un mezzo sorriso mentre mi avvicinavo a loro. Le cose tra di noi, senza alcun dubbio, sarebbero cambiate. Non doveva più preoccuparsi del fatto che cercassi di psicoanalizzare ogni suo gesto e non avevo l'urgenza di invadere i suoi spazi a causa del suo comportamento piuttosto sospettoso. Potevamo rilassarci entrambi.

A Thousand Words - TraduzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora