Apparentemente c'era qualcosa all'interno del mio stomaco che mi diceva che non avevo scelta riguardo a quanto tempo avrei passato con Jessica. La sfortuna mi aveva preso di mira, quest'anno. Se non fosse così, probabilmente non avrei come compagne di studio le due ragazze più fastidiose della classe.
"I compiti sono previsti per la prossima settimana. Non vi verrà lasciato alcun tempo durante le lezioni, quindi, vi suggerisco di organizzarvi e di trovarvi fuori da scuola."
Ci disse la nostra professoressa, scegliendo i gruppi in tono lamentoso. La fortuna doveva essere dalla loro parte, visto che aveva concesso a raggio di sole ed alla sua amica di essere nello stesso gruppo. Almeno loro non dovevano lavorare con qualcuno che odiavano, dato che si adoravano l'un l'altra. O forse, potevano odiare me, ma non era un'opzione plausibile visto il loro carattere dolce verso tutti e tutte. Charlotte e Jessica si sedettero di fronte a me, entrambe con un sorriso sul volto.
Rimasi scioccato.
"Ehi, Reece," mi salutò Jessica, con un tono che era completamente l'opposto di quello che aveva usato il pomeriggio precedente, mentre mi riempiva di insulti, nonostante avessi potuto rompergli il collo. Non l'avrei mai fatto, comunque.
"Raggio di sole," la salutai. Feci un cenno del capo a Charlotte. "Bubbly."
Charlotte ridacchiò. "Nomi da ragazzine, non trovi?"
"Perché, non lo siete?"
"Non provare a negarlo."
Socchiusi gli occhi. Prima avremmo iniziato, prima avremmo finito e sarei potuto stare lontano da queste ragazze. Non ho né voglia, né bisogno di passare altro tempo con loro. Il mio obiettivo era di portare a termine quel lavoro, poi levare le tende.
Poteva sembrarvi semplice, vero? Invece, no. Avevo parlato troppo presto.
"Sarà divertente, sai? Abbiamo l'occasione di conoscerci meglio," disse Jessica.
Charlotte annuì e si protese in avanti. " Che ne dite di guardare un film appena abbiamo finito?"
Che ne dite della mia risposta, 'no', pensai.
"Sì!"
Uccidetemi. "Okay!" Le interruppi, alzando le braccia. "Nulla di tutto ciò," gesticolai tra me e loro. "Portiamo a termine questo progetto e basta, capito?"
"Antipatico," mormorò Charlotte, mentre Jessica tossicchiò per non attirare l'attenzione. "Guastafeste."
Questi soprannomi non erano nulla di nuovo, quindi le ignorai e presi la mia matita, iniziando a pianificare ciò che avremmo dovuto fare. "Quindi, dovremmo iniziare con il pro-"
"Signor Burke, sono felice che tu abbia deciso di unirti a noi."
Quando sentii quel cognome a me familiare lasciaere le labbra della professoressa Rolland, alzai di scatto la testa. Kyle era di fronte alla porta e mi stava facendo un sorrisetto sfacciato. Si voltò verso l'insegnante.
"Felice di essere tornato, Lydia." Jessica si morse il labbro inferiore per remprimere la sua risata, mentre Charlotte allungò una mano verso di lei. Per fortuna che avevano la schiena rivolta verso occhio di falco, sennò la professoressa Rolland le avrebbe sicuramente dato una punizione.
Quest'ultima lo guardò con un'espressione severa, con entrambe le mani posate sui fianchi e la testa alta. "Stai parlando con una professoressa, giovanotto. Ora unisciti a questo gruppo e datti una controllata." Rilasciai un sospiro di sollievo appena inidicò il nostro banco. Il destino mi aveva riservato un po' di forutna, dopotutto. "Sono sicura che la signorina Andrews possa spiegarti in cosa consiste il compito," continuò.
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A Thousand Words - Traduzione
RomansaQuesta versione è la traduzione di "A Thousand Words" scritta da treblehearts. Trama: Reece Bremer guarda la vita corrucciato e con una fredda personalità. Jessica Andrews vi guarda con un sorriso e con positività. Reece vede la vita noiosa, la gi...