"Dobbiamo parlare."
"Beh, queste non sono delle belle parole da sentire."
Era passata ormai una settimana da quando Jessica era uscita dall'ospedale e la frattura tra noi si era già creata. Ora ero a petto nudo davanti a lei, madido di sudore.
Vacillando dalla punta al tallone, si mise le mani nella tasca della felpa, prendendosi un momento per guardarmi il volto. "Sono arrivata in un brutto momento?" Mi chiese, incontrando immediatamente il mio sguardo dopo una rapida ispezione.
Scossi la testa e feci un passo indietro, così che potesse entrare. "No," le dissi, "ho appena finito di allenarmi, sei giusto in tempo. Entra."
Con la rabbia che avevo in corpo, mi ero dedicato ad una lunga e vigorosa sessione di esercizi nella mia stanza, così che potessi calmarmi. Mi aveva aiutato, certo, però mi aiuterebbe di più che io e Jessica finalmente ci sedessimo e parlassimo. Avevamo trascorso un po' di tempo insieme dopo quel temporale, ma ero stanco di tutto il dannato spazio che ci separava.
Quando mi svegliai, quella mattina, colsi l'impulso di chiamare Jessica per chiederle se volesse venire da me a parlare, quella era la prima cosa che avevo in agenda. Era il momento perfetto per parlare dal momento che Mark e Rebecca erano in città a visitare la sorella pazza di Rebecca e Chris era ad un pigiama-party, forse più a una maratona di video-game. Quindi se ci fossero state delle urla, anche se pregavo Dio non avvenisse ciò perché ero fottutamente stanco di litigare ed urlare con Jessica, le uniche persone che potevano sentirci erano i vicini.
Rilasciai un respiro quando Jessica entrò nel mio appartamento e notai le occhiaie che le circondavano gli occhi. "Sembri stanca," le dissi.
"Sì," annuì, sfregandosi gli occhi. "Sono stata impegnata a recuperare i compiti che non avevo fatto a causa della mia assenza. Giuro, solo due giorni e sembra una settimana - non è normale!" Disse Jessica, gesticolando e attenuando la tensione che avevo in corpo.
Ora era quello che ci serviva. Ero lì per parlare normalmente, senza insulti o commenti che potessero farci del male. Era un processo costante.
"Sì, hai appena rappresentato la mia situazione di ogni giorno. Fa cagare," le risposi nel tentativo di mantenere spensierata la conversazione. "Il lavoro non finisce mai, no? É come se continuasse ad accumularsi."
La vista del suo enorme sorriso era familiare. "Questo è perché sei uno scansafatiche," scherzò ed io ridacchiai appoggiandomi contro il bancone. Tutto okay, pensai rivivendo questa normalità, mi aveva definito culo pigro in passato.
Era di sicuro meglio di essere accusato di volere del sesso in cambio di una storia del passato, no? Stavo ancora vacillando per quella mazzata.
Jessica aveva evitato di venire a scuola dopo che Rory ed Eddie le avevano lasciato quei segni. Era stata un'idea di Silvia, affermando che sarebbe stato l'inizio dei vocii che mi accusavano per averla ferita io stesso. Jessica era praticamente sbiancata ed aveva concordato in pieno per saltare la scuola un paio di giorni. Io ero troppo incazzato per realizzare quanto potesse sembrare vero.
Aveva ragione. Jessica era tornata a scuola dopo un po'. La benda era stata rimossa, rivelando un taglio lungo e scuro sulla parte destra della fronte. I lividi si erano scuriti; creavano un contrasto netto con la sua pelle pallida ed era difficile non notarli con un solo sguardo. La maggior parte delle lesioni di Jessica erano nascoste dalle felpe e dalle giacche, però non c'era nulla che poteva fare per il taglio sulla fronte e il livido sulla guancia.
Come mi aspettavo, un ragazzo che non avevo mai visto prima mi ero venuto a chiedere se avevo alzato le mani su Jessica. Sembrava troppo arrogante per avere le palle di andare a chiedere ciò per cui le persone morivano in attesa di avere una risposta. Come se il bad boy della scuola non fosse fatto per dispensare anche gesti amorevoli, ma per fare la sola cosa che gli riesce meglio - ferire le persone.
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A Thousand Words - Traduzione
RomanceQuesta versione è la traduzione di "A Thousand Words" scritta da treblehearts. Trama: Reece Bremer guarda la vita corrucciato e con una fredda personalità. Jessica Andrews vi guarda con un sorriso e con positività. Reece vede la vita noiosa, la gi...