𝗦𝗲𝘂𝗹 𝗩𝗲𝗻𝗼𝗺𓆙
Sbuffai per l'ennesima volta, ma riuscii a non distrarmi neanche per un secondo. Pareva impossibile, ma quel professore in fondo all'immensa aula parlava come una macchinetta e si mangiava metà delle parole. A causa di questo, io non ero riuscita a prendere tutti gli appunti della lezione e già sapevo che me ne sarei pentita. A chi altro avrei potuto chiedere gli appunti? Non ero riuscita a conoscere nessuno in quel paio di giorni a causa di tutti i pensieri che mi avevano affollato la mente. Frequentavo l'università da lunedì, non sentivo Hoseok da venerdì scorso e la mia vita stava cadendo a rotoli da circa una settimana. Avrei così tanto voluto andare a far visita al mio amico, ma i medici permettevano solo ai familiari di entrare. Sabato mattina i genitori di Hoseok mi avevano chiamato per raccontarmi cosa fosse successo a lui venerdì sera, per chiedermi se sapessi qualcosa a riguardo ed io avevo negato tutto con ogni fibra del mio corpo. Non lo avevo fatto perché avevo paura, ma perché non sarebbe servito a nulla, anzi. Se i signori Cha avessero contattato la polizia, Hoseok ed io saremmo finiti nei guai.
Le mie dita smisero di colpo di digitare ciò che il professore disse ed il mio sguardo si perse sul pavimento a causa dei miei pensieri.
Non vedevo o sentivo Taehyung da quella stessa notte, da quando mi avevano portata nel suo appartamento, da quando i suoi amici avevano fatto finire in ospedale Hoseok. Per fortuna, il mio amico se l'era cavata con il naso rotto e qualche costola incrinata, ma nonostante questo i medici lo avevano obbligato a rimanere ricoverato in ospedale per dei giorni solo per poterlo monitorare. In questo modo avevano ridotto Hoseok. Ad un ammasso di garze bianche per curare le sue innumerevoli ferite.
La mattina dopo aver passato l'intera notte nell'appartamento di Taehyung mi ero alzata, ero uscita dalla mia stanza e, dopo essermi assicurata che lui non fosse in giro, me ne ero andata. Una parte di me aveva cercato di convincermi che Taehyung fosse stato sveglio nella sua stanza, che avesse preferito non uscire da essa per non terrorizzarmi ancora di più. Quel ragazzo mi aveva dato non solo la chiave della camera, ma del suo appartamento come se io avessi dovuto farne qualcosa. Malgrado questo però, avevo conservato la chiave elettronica per chissà quale motivo.
Non era passato giorno o minuto, in tutto quel tempo, in cui io non mi ero sentita una perfetta idiota, una stupida a causa di tutto ciò che era successo per colpa mia. Se io non fossi andata dalla polizia quella mattina, Taehyung non avrebbe moltiplicato la somma del debito ed Hoseok avrebbe risolto tutto venerdì sera pagando i quaranta due milioni. E invece no. Io avevo rovinato tutto e il mio migliore amico era finito in ospedale.
«Credo che questa sia la lezione più noiosa a cui io abbia mai assistito»
La voce mi fece quasi urlare. Attirai degli sguardi indesiderati, ma feci finta di niente. Guardai Jungkook con un sorriso ebete stampato in faccia. Il ragazzo se ne stava seduto vicino a me con lo zaino sulle cosce, il respiro affannato come se avesse appena corso. Era strano questo, dato che la lezione sarebbe terminata fra una decina di minuti. Non mi dispiacque avere il moro vicino, anche se non lo avevo visto in quel paio di giorni in università. Avevo però visto il suo amico, Seokjin.
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𝗦𝗘𝗢𝗨𝗟 𝗩𝗘𝗡𝗢𝗠𓆙 [BTS; Kim Taehyung]
FanfictionNessuno di intelligente gioca pulito. [...] Lui era il veleno di Seul. Immaginai fosse soprannominato così perché fosse appunto un veleno. Un veleno senza antidoto. Seul è sempre stata una grande metropoli piena di tutte le cose che mandano Hera i...