𝗖𝗔𝗣𝗜𝗧𝗢𝗟𝗢 36. Allora stenditi così ti passo sopra.

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Buona sera<3, scrivo qui per dirvi che dopo questo capitolo la storia andrà in "vacanza" fino all'8 gennaio quando ci sarà il nuovo aggiornamento.
Buone feste<3

xxx

𝗦𝗲𝘂𝗹 𝗩𝗲𝗻𝗼𝗺𓆙

Erano passati giorni da quando Taehyung ed Hoseok avevano trascorso la serata film a casa mia

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Erano passati giorni da quando Taehyung ed Hoseok avevano trascorso la serata film a casa mia. Ricordavo che Hoseok fosse stato tutto il tempo attaccato alla bottiglia, aveva parlato della sua ultima relazione non del tutto conclusa per finire con il blaterare qualcosa riguardo le ragioni per cui Elena avrebbe dovuto scegliere Stefan. Erano cose che Hoseok avrebbe detto anche da sobrio.

Taehyung era stato un amore quella sera: aveva ascoltato tutti i deliri di Hoseok senza fare alcuna domanda e aveva partecipato alla conversazione. Il ragazzo mi era sembrato davvero disposto a fare amicizia con il biondo o perlomeno ad andarci d'accordo, forse tutto questo per me. Lo avevo davvero apprezzato.

Avevo trascorso il resto della settimana tra università e studio. Avevo parlato a Jungkook del fatto che avessi chiamato il Fire ed avessi fissato la data della prima prova. Lui ne era stato felice e allo stesso tempo sembrava che se lo fosse aspettato. Si capiva così tanto che odiavo il mio vecchio bar? Poco importava. Da quando avevo lasciato Sungho e suo padre, la mia salute mentale era migliorata, l'ansia decisamente diminuita e ne avevo guadagnato in felicità. Certo, il fatto di non avere alcun soldo sicuro a fine mese mi preoccupava, ma ero decisa a tenermi il posto al Fire e a fare il sacrificio di lavorare lì la notte. D'altronde, non si parlava di tutte le notti, ma solo di alcune volte a settimana. Potevo farcela.

Per quanto riguardava Taehyung, invece, le cose erano andate stranamente bene. Lui lavorava tutto il giorno tutti i giorni, per cui durante i pomeriggi non potevamo vederci, ma passavamo ogni serata insieme. A volte andavamo al Mc, a volte a vedere un film al cinema e a volte passavamo il tempo a casa sua a parlare. Un parlare che poi si trasformava in qualcos'altro, ma pur sempre parlare.

Avevo avuto la conferma di una cosa in quei giorni: Taehyung mi piaceva tanto, mi piaceva da matti e dopo aver avuto il lasciapassare di Hoseok non c'era nulla che potesse fermarmi. C'era però qualcosa che mi bloccava, ovvero Taehyung stesso. Quel ragazzo era un libro aperto solo a metà; era vero che con me fosse dolce e gentile, ma non lo era con le altre persone. Quindi, non sapevo quale delle due sue parti fosse una bugia. Se quella che usava con me o quella che usava con gli altri.

«Signorina, ho altri clienti che aspettano»

«Sono sicura che saranno qui fra poco- mi dia altri dieci minuti per favore»

Il tassista borbottò qualcosa prima di ritornare al posto del conducente. Coglione. Non c'era razza peggiore di lavoratori dei tassisti, impiegati comunali e impiegati delle poste diceva mio papà. E aveva pure ragione.

𝗦𝗘𝗢𝗨𝗟 𝗩𝗘𝗡𝗢𝗠𓆙 [BTS; Kim Taehyung]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora